Odiato dai liberals per le sue investigazioni ed “exposures” critiche di prominenti magnati dei media, registi, attori e cantanti americani che sostenendo piu’ o meno apertamente il partito Democratico e il suo attuale leader, attaccano al contempo il partito avversario, la “zanzara” Jason Mattera sta’ continuando nel suo piccolo l’opera di “debunking” iniziata dal pionieristico Andrew Breitbart, scomparso recentemente all’eta’ di 43 anni e molto amato dal pubblico conservatore.
A proposito di Bon Jovi, torno a ricordare che per questo si e’ meritato l’assunzione alla Casa Bianca in qualita’ di White House Council for Community Solutions per promuovere la “visione Obamiana” ai giovani. Nel seguente video eccolo in azione in uno dei numerosi “YES CENTER“, circoli messi su dal partito Democratico per fare proseliti fra le comunita’ afro-americane e latino-americane:
Nel libro si parla ancora del bigottismo dei Repubblicani (per avallare il relativismo culturale sempre caro alla Sinistra) e del razzismo della controparte politica (ancora una volta far brillare il presidente dal “volto umano” che vuole regalare loro l’amnistia col “Dream Act”, in barba agli immigrati regolari e alla legge), e ancora, si fanno allusioni alla superiorita’ intellettuale e morale della Sinistra di cui sono farciti gli script di serie tv e film hollywoodiani. Potete leggere altri post sul tema nella sezione “Obama” e “Politica Americana”.
Libri a parte, Mattera e’ diventato famoso per i suoi interventi in stile “Le Iene” come infiltrato ai rally dei sostenitori del partito Democratico e per le sue imboscate a politici e attori.
Sulla stessa scia di Mattera, un’altra famosa zanzara, Mark Levin;
Nel seguente podcast relativo alla trasmissione andata in onda lo scorso 2010, Levin intervista Mattera chiedendogli le ragioni del successo di questo presidente specialmente fra i giovani. Ecco come vengono indottrinati;
Questo argomento viene trattato ampiamente nel suo libro “Obama Zombies: How the Liberal Machine Brainwashed My Generation“, in cui si parla molto sia del ruolo svolto da vari cantanti durante i numerosi tour che vedevano star del firmamento musicale esibirsi insieme in giro per gli States per convincere i giovani a votare per Obama (c’erano sempre dei banchetti per prendere firme e voti durante i concerti!), che del ruolo svolto dai social media, soprattutto Facebook, per far presa sulle generazioni i-Pad e i-Pod.
Ps: come non ricordare qui la menata assurda sul ruolo dei social media durante la cosiddetta “Primavera Araba”, in cui si parlava piu’ di Twitter e dell’uso delle tecnologie informatiche che degli eventi tragici che avvenivano sul campo?
Ma torniamo un attimo agli Ipocriti di Hollywood. Al 93 esimo minuto dell’ultimo podcast andato in onda ieri sera Levin intervista nuovamente Mattera per parlare degli “Hollywood Hypocrites“: qui espone Bono Vox, Alec Baldwin, che si vuole candidare come sindaco di New York ed ha attaccato in varie occasioni gli avidi banchieri, salvo poi girare uno spot commerciale per una banca, Bruce Springsteen il quale dopo aver giudicato giusto e necessario far pagare piu’ tassi ai benestanti ha dichiarato al fisco una parte delle sue proprieta’ come “azienda agricola” per ottenere cospicui sgravi fiscali, Matt Damon etc.
Buona lettura :)
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