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Il lusso del tempo

Creato il 17 gennaio 2013 da Lanterna
A volte le persone "esterne" equivocano sul mio essere part time. Nell'accezione comune, significa "lavorare mezza giornata". Nel mio caso, significa "lavorare 4 ore in meno alla settimana". Anzi, spesso significa "lavorare full time o peggio ma mettere da parte straordinari da recuperare durante le vacanze".
Fatto sta che, dal momento che inizio a lavorare alle 8 circa, già intorno alle 15.30 me ne potrei andare, anche se di solito resto fino alle 16.30.
Ieri sono uscita alle 16.10, sono arrivata a casa alle 16.30 e ho preparato tè e merenda per tutti. C'era un sole inaspettato, i colori erano accesissimi. Poi sono arrivati i 3 barbari e la poesia si è infranta: il casino della vita ha fatto irruzione nel quadretto, addio Pinterest!
Abbiamo preso il tè, mangiato un pezzetto di torta, cucinato le patate ammaccate dalla Rachel la notte precedente (speriamo che non ne sia rimasta nessuna sotto i mobili, la patata marcia è una calamità), sferruzzato la sciarpa rossa di Ettore, navigato un po' su Etsy e Pinterest, scambiato email con un paio di amiche.
Non ho scritto, ma sferruzzando ho risolto qualche nodo in più della trama del terzo libro (non so alle altre, ma a me fa quasi l'effetto di un viaggio sciamanico).
Se fossi appassionata di fotografia e/o la mia casa avesse una luce bella, correderei questo post di qualche immagine: il tortino al Barolo (micro ma buono), le tazze da tè prese all'equosolidale, i gatti che giocano con i cartoni vuoti, io che sferruzzo mentre Luca pela le patate.
A volte mi chiedo che senso ha rimanere part time, quando ormai i miei figli non ne hanno più bisogno (l'avevo chiesto quando andavano a scuola a Torre d'Isola, adesso ci serviamo del pullmino). E mi dico che, per 100 euro in meno, ho tanto di più: tempo da dedicare a ciò che amo e a chi amo.
Non c'è lusso più grande.

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