Nel nuoto il mental coach sportivo è una figura molto importante. Il nuoto è uno sport di origine antica che viene praticato sia a livello olimpico sia a livello ricreativo. A livello agonistico il nuoto è uno sport fortemente individuale, in cui arrivare per primo a fine vasca è l’obbiettivo di ogni singolo atleta.
La partenza durante una gara di nuoto avviene in contemporanea per tutti gli atleti, quindi è ciò che avviene nei minuti successivi in vasca a fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Non basta la resistenza fisica a garantire il successo.
Sia che l’atleta nuoti a dorso, delfino, stile libero o rana la respirazione è uno degli aspetti fondamentali per assicurare una performance eccellente. L’ansia, lo stress e altri stati emotivi se si presentano in modo molto amplificato possono alterare la respirazione dell’atleta compromettendo la vittoria. Una gara infatti sia per un atleta professionista, sia per coloro che praticano nuoto a livelli inferiori rappresenta sempre una situazione di forte tensione. La tensione non si presenta solo nel periodo pre gara ma anche durante la competizione stessa e questo è negativo. Questo significa che un allenamento fisico non è sufficiente a garantire una vittoria, perché esso può essere vanificato dall’ansia.
È per questo che entra in gioco il mental coach sportivo. Il mental coach nel nuoto non è una figura in competizione con l’allenatore, anzi spesso viene ingaggiato proprio da lui.
Il mental coach sportivo nel nuoto può aiutare l’atleta a:
- Controllare gli stati emotivi
- Saper gestire i momenti di difficoltà
- Controllare la respirazione
- Definire obbiettivi intermedi, allenamenti e gare intermedie da vincere prima della competizione finale (es: olimpiadi)
- Stabilire le priorità nella propria carriera agonistica e conciliarle con le priorità della vita privata
- Sviluppare la fiducia degli atleti in se stessi
I colloqui con il mental coach sportivo nel nuoto vengono generalmente fatti individualmente, anche se spesso possono essere d’aiuto anche i colloqui di squadra per aumentare il gioco di squadra e l’affiatamento tra i membri della squadra nel caso ad esempio di gare a staffetta.
È grazie al mental coach sportivo che atleti del nuoto come Federica Pellegrini e Filippo Magnini collezionano una medaglia dopo l’altra. Il mental coach nel nuoto non è una figura in competizione con l’allenatore, anzi spesso viene ingaggiato proprio da lui.