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Il mio pensiero su "Angel" di Anne Rice

Creato il 13 ottobre 2011 da Fine

"Angelicamente ispirato, diabolicamente intelligente."Kirkus Review
Titolo: Angel
Autore: Anne Rice
Editore: Longanesi
Pagine: 248
Prezzo: 15,00euro
Descrizione
Forse nemmeno lui ricorda più il suo vero nome, l'ha perso tanti anni fa insieme all'innocenza. Ora si fa chiamare Lucky the Fox, e il suo mestiere è assassinare su commissione. Un enorme dolore nel suo passato l'ha spinto su questa strada di disperazione, e uccidere è la sua sola missione. Ma in fondo al suo cuore è rimasto qualcosa del ragazzo che suonava divinamente il liuto e amava leggere Tommaso d'Aquino. E proprio il ricordo di quel che è stato e che avrebbe potuto essere manda in crisi Lucky the Fox, e lo spinge al suicidio. Ma proprio quando tutto sembra perduto, entra in scena Malachia, il suo angelo custode, che gli offre una seconda possibilità: viaggiare nel tempo e salvare un'esistenza perduta del passato...
L'AUTRICE:
Anne Rice è nata 4 Ottobre 1941, a New Orleans, Louisiana.
Nel 1961 sposa Stan Rice (morto di cancro nel 2002), che le ispira la creazione del suo personaggio più famoso, il vampiro Lestat. Nel 1966 ha una figlia, Michele, che muore di leucemia a 5 anni. Nel 1973 inzia a scrivere il suo primo romanzo, Intervista col Vampiro. Nel 1978 nasce il figlio Christopher. Dopo aver vissuto in Texas e San. Francisco, torna a New Orlanes e acquista la casa dove sono ambientate le storie de La saga delle streghe di Mayfair. Ha ottenuto il successo internazionale con Intervista col vampiro diventando un'autrice di culto della narrativa horror, generando una nuova mitologia del vampiro, inedita incarnazione dell'intensità del dolore e delle esperienze di una vita perduta per sempre. Ha scritto: Scelti dalle tenebre, La regina dei dannati, La mummia, Pandora, Il demone incarnato e Lo schiavo del tempo.
IL SUO SITO QUI


Siete pronti a intraprendere una lettura diversa dai soliti fantasy? Anne Rice ci propone una nuova versione "Angelica", dimenticatevi i suoi lavori precedenti perché lo stile è mutato, non parlo del modo di narrare, ma bensì della trama in sé. Questo è un romanzo profondo che ci fà comprendere come ognuno di noi può cambiare durante gli anni e prendere decisioni che inevitabilmente portano a delle conseguenze. La storia di Lucky è un percorso interiore dove è lui a narrare l'emozioni e le vicende della sua vita, ma non solo per farci comprendere l'animo di questo personaggio ci sarà anche la voce di  Malchiah un angelo.Lucky era un ragazzo come molti, ma sulle sue spalle portava fardello pesante, alcuni eventi della sua infanzia hanno scaturito in lui delle emozioni devastanti per il suo essere, l'hanno portato a diventare insensibile freddo e benché alcune parti della sua anima siano rimaste "pure", il suo lavoro piano piano le ha seppellite. La sua professione? Il killer, dalla parte dei buoni o dei cattivi? Non è quello che di cui si preoccupa, lui sa che uccidere è sempre un peccato. Un giorno, non molto lontano, gli verrà offerta una seconda opportunità, grazie a Malchiah, cosa cerca da lui quest'angelo e perché gli sta offrendo questa occasione?Il racconto ci porta a riflettere su molte cose, ma in special modo su come una persona nel corso dell'esistenza è "costretta" a cambiare anche non volendolo. L'autrice per farci comprendere al meglio il racconto di questa figura approfondisce in modo accurato il tema spirituale e religioso, riportando alla luce dei documenti riguardanti fatti realmente accaduti, costruisce un ottimo romanzo fantasy intrecciando con maestria e intelligentemente argomenti legati all'arte, alla religione, alla musica fino a farci arrivare in un mondo paranormale che sembra essere una costante della vita reale.Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e ognuno di loro ha sembianze ben delineate, al di fuori dell'angelo, anche se alcuni dettagli  ci vengono forniti dal protagonista, resta volutamente  un'ombra con voce, cosa che nell'assurdo rende realistico il racconto. Ho adorato questo romanzo anche perché l'autrice non si "butta" su una storia idilliaca basata sull'amore o la bellezza divina, cosa che ultimamente va per la maggiore, bensì ci porta attraverso le epoche e ci fà ritornare nell'Inghilterra del XIII secolo per farci conoscere dei fatti che hanno rovinato la vita di molti e per farci innamorare di un personaggio che dovrebbe essere odiato o al massimo farci provare un gran pena per lui, ma che grazie a questo viaggio potrà cercare di salvare un'esistenza perduta, riscattando così la spregevolezza del suo presente con un gesto nobile.Le descrizioni di questo racconto sono accurate nei minimi dettagli e ci fanno percepire ogni mutamento di scenario, perché anche lo "sfondo" fa parte del racconto, ma non sovrasta mai la storia con inutili particolari, benché alcune parti possono risultare troppo allungate servono a introdurre alcuni momenti che senza di esse sarebbero incomprensibili. Lo stile narrativo della Rice è ipnotico cattura il lettore e non lo lascia finchè non è lei a deciderlo.
Sicuramente consigliato a tutti.


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