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Il Natale delle svendite

Creato il 25 dicembre 2012 da Albertocapece

PericleAnna Lombroso per il Simplicissimus

Gli ateniesi furono profetici:” Noi crediamo infatti che per legge di natura chi è più forte comandi; degli dei lo crediamo, degli uomini lo vediamo”. Lo dissero ai Melii, Tucidide ne riporta la sconfortata ribellione, Platone ritenne non fosse giusto, da che mondo è mondo ci fu chi lottò contro questa “legge di natura” che mutua la bestialità presso gli umani eppure oggi si tornano ad escludere in nome della coscienza sprezzante e del realismo politico i giudizi di valore, quelli morali dall’ambito del vero e del falso. Viene delegato agli uomini, sopraffatti o sopraffattori, di integrare i valori nella pratica, nelle cose, nella realtà, che ne sarebbero prive.

I papi dicono di vivere “come se” Dio ci fosse, i laici si dicono di vivere come se i lumi della ragione ci fossero dentro se stessi, gli scienziati vogliono farci credere che la tecnica potrà governare il mondo, gli economisti vogliono persuaderci che con il sacrificio dei deboli salveremo il mondo come appare e tutti, vittime e carnefici, nobili e vigliacchi. È questa la moderna idea di “ragione pubblica”, di assennato buonsenso, di giudizioso pragmatismo, cedevole, arrendevole, quello più adatto alla maggioranza sempre più silenziosa, come se la convivenza comportasse la rinuncia alla legittima pluralità dei punti di vista, delle visioni del mondo, delle convinzioni morali, prima tra tutte quella che ci vuole liberi dallo sfruttamento, e all’utopia.
Così agli ateniesi, immemori di aver allora segnato di consapevolezza, il loro destino futuro – così come a noi – tocca in sorte che il loro governo sia onorato di vendere a un principe del Qatar per 5 milioni Oxia, una delle loro isole più belle e pochi chilometri da Itaca. E che la Finlandia non si periti di chiedere come garanzia dei prestiti alla Grecia , l’Acropoli e il Partenone. E che il Ministro dei Beni Culturali decida di dare in affitto a prezzi stracciati come set di spot pubblicitari i luoghi simbolo del Paese: il Partenone si offre alla modica cifra di 1600 euro.

Una Medusa ci ha annichili, con la minaccia della fame, con la paura del domani un tempo magnifica aspettativa, oggi rischioso baratro. L’unico augurio che mi sento di fare è quello di sottrarsi al suo sguardo, di rivolgere gli occhi a noi stessi e di ritrovare la facoltà e la volontà di essere liberi.


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