Il paese del piangi e fotti

L'Italia, come era logico aspettarsi, è ora la vittima preferita della speculazione finanziaria e sarà sbranata da chi vive facendo soldi in pochi attimi adocchiando l'animale ferito di turno. Del resto è preda facile un paese che economicamente ha i numeri che conosciamo e allo stesso tempo ha, da un lato, al governo una coalizione che invece di intervenire su quanto sta accadendo in queste ore pensa a spostare ministeri da Roma a Monza (con quello che costerà); a inserire (piangendo e fottendo) dovunque capiti una norma che salvi l'azienda principale del premier; ad annullare l'esenzione delle spese processuali e di bollo per le cause di lavoro e, dall'altro, all'opposizione il partito maggioritario che mantiene in vita le Province contro la proposta di un partito alleato (risparmiando costi per circa 10 miliardi); che snobba la proposta referendaria sull'abrogazione del "Porcellum" (temendo di essere penalizzato da un ritorno al proporzionale); che avalla l'abominevole legge sul testamento biologico e che (agghiacciante) non muove un dito contro la sopracitata norma che impedisce a un lavoratore in gravi difficoltà economiche di adire la giustizia contro il datore di lavoro che lo licenzia o gli nega la retribuzione. Che gli hedge fund si buttino a pesce su un paese con questa classe politica non sorprende nessuno. 
By Jitsu Mu 
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