Il Piano Interprovinciale dei rifiuti approvato il 17 dicembre, fa riferimento a linee guide regionali che risalgono al 1998.
Tutti gli impianti sono stati individuati attraverso una pianificazione dei vecchi piani industriali e senza studi per localizzarne i siti: dunque “impianti sbagliati nei luoghi sbagliati”.
Il suddetto Piano, incentrato sulla pratica degli Inceneritori, definiti termovalorizzatori, suona meglio, prevede la costruzione di altri 2 impianti nella provincia di Firenze. Anche un terzo impianto a Casa Passerini, è sempre probabile…
Una lotta lunga ed impari, in cui un amministrazione decide, contro il parere dei cittadini, di portare avanti una politica di gestione dei rifiuti obsoleta prima di nascere con gravi conseguenze sulla Salute Pubblica e l’Ambiente e che probabilmente fra qualche anno ci farà accumulare qualche altra multa dalla Ue .
La stessa UE, citata nelle dichiarazioni, di coloro che hanno approvato il Piano: con 21 voti a favore, di Pd e di ‘Diritti e Libertà’, gruppo nato da una scissione dall’Idv, e 11 contrari, di Rifondazione comunista, Pdl, Sel, Idv, Gruppo misto, Lega Nord.
Vi riporto alcune dichiarazioni e poi delle frasi estrapolate dai documenti originali della Ue, in materia, per evidenziare come ancora una volta si faccia politica al di sopra del cittadino, che considerato solo utente non ha voce in capitolo, neanche quando sta cercando di limitare i danni.
”Adesso il piano risponde a criteri più europei nella gestione che va oltre l’immediata necessità ed emergenza dato che le discariche si stanno esaurendo”di Cresci, Diritti e Libertà.
Ora provano a convincere i cittadini che il Piano interprovinciale dei rifiuti, rispecchia i criteri delle direttive europee, dichiarazioni fuorvianti; uno dei motivi per cui i comitati della Piana, hanno avanzato osservazioni, concrete e applicabili, ad emissioni zero.
IL Piano di cui sopra, fa la raccolta differenziata porta a porta, per poi destinare i rifiuti all’incenerimento.
Le stesse direttive 2008/20012, suggeriscono di abbandonare la pratica dell’incenerimento :
“La Commissione prospetta un impiego dei fondi strutturali maggiormente mirato agli obiettivi della politica dell’Ue in materia di rifiuti. Il quadro finanziario pluriennale 2014-2020 che sarà proposto farà in modo che i fondi siano investiti in progetti di gestione dei rifiuti soltanto se sono preliminarmente soddisfatte talune condizioni, fra cui la predisposizione di piani di gestione dei rifiuti a norma della direttiva quadro sui rifiuti e nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, privilegiando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio rispetto all’incenerimento con recupero di energia e ricorrendo in ultima istanza al conferimento in discarica o all’incenerimento senza recupero di energia.”
http://www.europarlamento24.eu/gestione-dei-rifiuti-leccellenza-e-al-nord/0,1254,75_ART_2124,00.html
“la Commissione europea ha definito il obiettivo di rafforzare la corretta attuazione della legislazione UE sui rifiuti, sostenere la prevenzione dei rifiuti con politiche adeguate e di procedere verso una società europea del riciclaggio”.
Rifiuti, definito come “qualsiasi sostanza od oggetto che il detentore si disfi o abbia l’intenzione o di disfarsi” ( direttiva 2008/98/CE , articolo 3, (1)), rappresenta una perdita enorme di risorse sotto forma di materiali e di energia . Inoltre, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti può avere gravi impatti ambientali. discariche , ad esempio, occupano spazio terra e possono causare l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, mentrel‘incenerimento può causare emissioni di inquinanti atmosferici pericolosi, se non adeguatamente regolamenta
Pertanto, le politiche UE di gestione dei rifiuti mirano a ridurre l’impatto ambientale e sulla salute dei rifiuti e migliorare l’efficienza delle risorse in Europa. L’obiettivo a lungo termine è quello di trasformare l’Europa in un società, di riciclaggio evitando sprechi e l’utilizzo di rifiuti inevitabili come risorsa nella misura del possibile. Lo scopo è quello di prevenire la produzione di rifiuti, per raggiungere livelli molto più elevati di riciclaggio e per garantire lo smaltimento sicuro dei rifiuti.
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Waste_statistics
La strategia di sviluppo sostenibile dell’Unione europea e il suo sesto programma d’azione per l’ambiente , che identifica la prevenzione e gestione dei rifiuti come una delle quattro priorità, sottolineare il rapporto tra l’efficienza delle risorse e la produzione di rifiuti e di gestione. L’obiettivo è quello di dissociare l’utilizzo delle risorse e la produzione di rifiuti dalla crescita economica, mentre il consumo sostenibile non deve superare la capacità ambientale.
L’approccio dell’UE alla gestione dei rifiuti si basa su tre principi: prevenzione dei rifiuti, il riciclaggio e il riutilizzo, e migliorare lo smaltimento finale e il monitoraggio. La prevenzione dei rifiuti può essere raggiunto attraverso tecnologie più pulite, eco-design, o di produzione più eco-efficienti e di consumo. Prevenzione dei rifiuti e il riciclaggio, incentrata sulla tecnologia dei materiali, può anche ridurre l’impatto ambientale delle risorse che vengono utilizzati con la limitazione delle materie prime e la trasformazione durante i processi di produzione. Ove possibile, i rifiuti che non possono essere riciclati o riutilizzati devono essere inceneriti in modo sicuro con discariche usate solo come ultima risorsa. Entrambi questi metodi richiedono un attento monitoraggio a causa del loro potenziale di causare gravi danni ambientali.
Anche se il 6 ° PAA è al suo ultimo anno, la Commissione continua a perseguire una politica ambiziosa ambiente, che è ormai parte integrante della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Dichiarazione Presidente Barducci :“Con l’approvazione del piano interprovinciale renderemo autonomo il nostro territorio che adesso è costretto ad esportare in altre province i propri rifiuti con una spesa di 38 milioni di euro nel triennio 2010-2012”.
Nessun riferimento alle conseguenze sulla salute, non hanno idea dei danni che comporterà anche sotto l’aspetto economico.
Dai dati ufficiali (forniti dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse, che lavora sotto il controllo della Regione Toscana) sulla raccolta differenziata in Toscana si nota la falsità dei dati relativi alle quantità inserite nel piano in approvazione: basta riscontrare i dati ultimi del 2011 su quelli inseriti nel piano, per capire che c’è una volontà di indebitare le finanze pubbliche per almeno 300 milioni di euro costruendo un impiantistica di incenerimento molto superiore alle necessità, anche alla luce dei dati pubblicati dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse, che lavora sotto il controllo della Regione Toscana”.
Insomma, sono riusciti a vincere la battaglia, senza accorgersi che in gioco sono le nostre vite ; la maggioranza non ha dato scampo ed il gioco dei ruoli fa il PD vincitore del premio: Il partito lontano dai cittadini”.
Approfondimenti
http://www.gonews.it/articolo_170771_Approvato-il-piano-interprovinciale-dei-rifiuti-Ok-da-PD-maggioranza-tutta-contro-le-opposizioni.html
http://www.gonews.it/articolo_170930_Piano-interprovinciale-rifiuti-Cresci-Diritti-Libert-Nostro-si-al-piano-perch-migliorato-dove-volevamo.html
http://www.gonews.it/articolo_169341_Rifondazione-Il-piano-dei-rifiuti-interprovinciale-brucer-il-futuro-dei-cittadini.html