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IL PDL OSCURA L’INFORMAZIONE. LA LEGGE INTERCETTAZIONI è METTERE A SILENZIO I GIORNALISTI

Creato il 06 ottobre 2011 da Madyur
Passa il lodo Costa – Contento sulle intercettazioni. Telefonate off limits sui giornali finché nell’udienza-filtro non si mettono d’accordo giudici e avvocati su quali non rilevanti.
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Il Pd lo boccia lo boccia come un grave passo indietro , l’Idv come il gioco delle tre carte , è un obbrobrio per l’avvocato Giulia Bongiorno. Si parla di black out dell’informazione.
L’ideatore del lodo , Enrico Costa, reagisce con positività alla reazione politica del lodo stesso che lui definisce una mediazione vera, una vera parziale al recupero pieno della Mastella. La Bongiorno rivendica una sua mediazione , avvenuta del 2010, completante violata “Sono fuori la maggioranza , ma non dimentico i due anni e mezzo spesi in colloqui con Alfano e Ghedini per raggiungerla. Il testo in aula è frutto di quell’intesa. Perché si vuole tornare al black out? Se è così il mio passo indietro da relatrice è obbligatorio”.
La decisione della parlamentare di Futuro e Libertà è stata il preludio ad una giornata che ha avuto uno dei suoi momenti clou nella mobilitazione promossa dalla Federazione della stampa al Pantheon . Nel corso della quale è intervenuto anche il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha esortato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad inviare un messaggio alle Camere.
In Commissione il comitato dei nove ha trovato invece un accordo che "salva" i blog dall'obbligo di rettifica con il conseguente rischio di dover pagare multe salate. È stato approvato all'unanimità con il parere favorevole del governo il testo di Roberto Cassinelli (Pdl) che distingue le testate giornalistiche online dai siti amatoriali. L'obbligo di rettifica entro 48 ore rimane quindi solo per i siti di informazione registrati ai sensi della legge sulla stampa. Niente obbligo per i blog. Il testo Cassinelli è identico anche a una dell'Udc a firma Rao e uno del Pd a firma Zaccaria.
Dopo le dimissioni della Bongiorno, Enrico Costa, del Pdl, è stato eletto nuovo relatore del ddl intercettazioni, con i soli voti della maggioranza. Intanto insiste “Per noi contano i risultati. Abbiamo dato un segnale rispetto all’intenzione di tornare alla Mastella e incassiamo il segnale sulle pregiudiziali”.
Il presidente dell’Anm Palamara parla di ignoranza scritta “Non si può togliere ai cittadini il diritto di sapere quello che succede”. Infatti basta leggere alcuni commi per capire le furbizie del governo: vietato pubblicare le intercettazioni fino all’udienza-filtro. Nessuna citazione anche parziale , per riassunto o nel contenuto , di quelle di un’ordinanza di custodia. Pubblicabili sì, ma solo il contenuto.

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