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“Il personaggio”, Barbara d’Urso: La ami e la odi, ma finisci per volerle bene

Creato il 18 ottobre 2013 da Andreafilocomo1995

Quando parli di lei ti dividi per forza. O la ami o la odi.
Si, perché con le sue d’Ursinterviste e i suoi #carmelitasmack è protagonista ogni pomeriggio e ogni domenica su Canale5. E volente o nolente, ti ritrovi a seguirla sei giorni su sette. Come a dire:“Io ci sono, vuoi o non vuoi”.
Con il suo stile ha rivoluzionato il pomeriggio dell’ammiraglia Mediaset dapprima popolato di telefilm americani che non arrivavano nemmeno al 12% di share. Con il suo arrivo, nel 2008, c’è stata una trasformazione. Cronaca nera (e cruda!), trash talk, risse da reality e ospiti gossippari. “Pomeriggio 5” è, infatti, un contenitore che da 6 anni fa da dirimpettaio ad un’altra macchina da guerra: “La vita in diretta“. Se, nelle edizioni precedenti, contro Lamberto Sposini, Mara Venier e Marco Liorni erano rare le volte in cui Barbarella vinceva, quest’edizione di “Pomeriggio 5″ sta andando alla grande; grazie al super traino de “Il Segreto” (Pepa, Tristan & Co. lasciano a Barbara uno strepitoso 26% di share!!!) e alla coppia flop Paola Perego e Franco di Mare (alla Vita in diretta, ndr), Barbara vince ogni giorno arrivando a ottimi ascolti, mai visti prima, soprattutto nella seconda parte, interrotta dal TG5 Minuti e piena zeppa di pubblicità.
Ecco: la pubblicità. Se è vero che il contenitore di Canale5 è pieno zeppo di pubblicità, è anche vero che il pubblico tipo (meglio noto come target, ndr) sono i giovani, la fascia che va dai 15 ai 64 anni, fascia di persone che viene definita pregiata e molto cara agli inserzionisti.
E se tra bislacchi, miracolati, gieffini e genitori delle vittime dei più efferati delitti scade nel trash e nella tv del dolore, Barbara non se ne importa. A seguirla (per dirla con parole sue) ci sono tante donne che girano il sugo, che stirano e che vogliono sapere, col sorriso e senza giri di parole, cosa accade in Italia.
Va detto, anche e soprattutto, che la d’Urso porta avanti, giornalmente, da 6 anni molte battaglie: dalla violenza sulle donne (ne è paladina!) con lo slogan d’ursiano “CHI TI PICCHIA NON TI AMA” alla battaglia contro l’omofobia fino ad arrivare ai figli contesi e via dicendo…
Lo stesso format viene riproposto in chiave extralarge alla domenica, con “Domenica Live“. La storia del programma è tutto un programma, scusate il gioco di parole.
Nato come settimanale d’informazione puro, con due conduttori seri (e seriosi!) come Alessio Vinci e Sabrina Scampini, si è dovuti correre ai ripari. Visto il colossale flop (7% di share alla domenica, manco i film in replica, #perdire) dovuto anche ai conduttori sbagliati e alla formula troppo da telegiornale, i dirigenti Mediaset hanno pensato bene di chiamare in gioco un’ex Regina della Domenica. Chi, secondo voi? Ma Barbarella, è ovvio.
Volto nazionalpopolare e amatissimo dalle varie sciure e comari Cozzolino…
Il risultato? Il disastroso 7% della coppia flop Vinci/Scampini è stato da subito più che raddoppiato dando filo da torcere (e vincendo, a volte) contro “Domenica In“.
“Domenica Live” come “Pomeriggio 5″, pare ovvio. In questa seconda edizione, si è passati da Roma a Cologno (lo stesso studio, più grande, di “Pomeriggio 5″, ndr) per non farle fare sali-scendi da Milano a Roma ogni settimana.

Barbara è una vera stakanovista e intenditrice della televisione. E, soprattutto, conosce i gusti della gente. Questo infatti è per lei l’anno più social, giusto per stare più vicina ai suoi fans.
La trovate su Facebook, Twitter (dove ci insegna a fare il “mappazzone”, ma che è?), Instagram (dove impazzano i suoi #carmelitasmack o meglio foto a #culodigallina!), blog (Carmelita.it è il sito dove pubblica articoli e clippini!) e qualsivoglia…
Poi metti la “passione” per la scrittura (pubblica un libro all’anno!): dalle storie di donne forti alla sua autobiografia, dall’amore in cui crede al libro sulle diete…
Insomma, Barbara trova anche il tempo per scrivere. Ma come fa?

Diciamoci la verità, la gente la critica, la offende, la odia…
Ma un po’ tutti noi siamo affezionati a lei: dalla “Dottoressa Giò” ai suoi “Grandi Fratelli” cult, dai reality alla svolta “giornalistica” siamo tentati di guardarla, e magari a volerle anche un po’ bene.

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