Intorno al 1960 lo storico d’arte John Rothenstein scrisse di lui: “Turner è senza dubbio il più grande pittore nato fino a oggi nei paesi di lingua inglese sia per le sue qualità intrinseche, sia per l’enorme mole del suo lavoro. Nonnostante lo splendido dono che la sua pittura ha fatto alla nazione, in Inghilterra non vi è ancora un giudizio concorde su vaste parti della sua opera, né sul modo di valutarne l’evoluzione”
Joseph Mallord William TurnerTurner nacque il 23 aprile 1775 a Londra. Ebbe una lunga vita (considerata l’epoca) e una lunghissima carriera. Suo padre, un barbiere e realizzatore di parrucche, appoggiò il suo talento fin da piccolo, fu molto precoce: tra gli 11 e i 14 anni iniziò a firmare e a datare i primi disegni. A soli 15 anni espose il suo primo acquerello alla Royal Accademy e a 27 né era già membro, e questo per i tempi significava essere all’apice della carriera.
Analizzando la sua vasta opera si può facilmente comprendere come Turner si muova sul piano del sublime, cioè quel sentimento tipico del Romanticismo relativamente alla natura che tende ad idealizzarla, cogliendola spesso nelle sue situazioni più estreme ed esemplari. I suoi dipinti trasmettono una natura in condizioni straordinarie, quando tutto sembra agitazione ed inquietudine e la natura mosra la sua forza in maniera spaventosa. Non dovremmo però pensare che precorresse esageratamente i tempi: in realtà Turner non intendeva mai dipingere emozioni, ma cogliere e rappresentare in modo realistico e accurato le situazioni che riflettevano lo spirito romantico. Un esempioè “L’armata di Annibale Attraversa le Alpi sotto una tempesta di neve” : benché si possa pensare che il quadro rappresenti un’esagerazione, Turner si basò su osservazioni personali e approfondite tanto che alcuni meteorologi, interrogati sulla veridicità o meno del quadro, lo hanno definito “rispondente al vero”.
L’opera di Turner rappresenta comunque un passo verso la pittura moderna. Ebbe infatti due intuizioni innovative: - rivoluzionò la tecnica della pittura ad olio sulla base delle osservazioni fatte lavorando sugli acquerelli – rinnovò la tradizione della pittura che partiva da fondi scuri per poi aggiungere i chiari. Turner, abituato a dipingere acquerelli, dove il bianco non esiste, ma va previsto dall’inizio sul foglio, iniziò a dipingere su sfondi chiari. Da questo deriva la luce unica e inusuale che trasmettevano i suoi quadri.
Il golfo di Baia (1823) - “… come opere di un poeta che avesse improvvisamente preso l’interesse per il pennello” - Joseph Severn
Spero di avervi esposto in modo chiaro le poche informazioni che ho voluto condensare. Ci sarebbe stato molto altro da dire: come artista Turner continua e continuerà sempre a far discutere di sé e a suscitare pareri contrastanti, ma è proprio per questo che trasmette emozioni attraverso le sue opere e ci affascina tutt’oggi.
Con affetto
Alessia