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IL PORNOSHOP DELLA SETTIMA STRADA (1979) di Joe D’Amato (Aristide Massaccesi)

Creato il 31 ottobre 2008 da Close2me

IL PORNOSHOP DELLA SETTIMA STRADA (1979) di Joe D’Amato (Aristide Massaccesi)A metà strada tra Quel pomeriggio di un giorno da cani (1972), cui mutua il tema dell’assedio, e la prima parte di Dal tramonto all’alba (1996) (che nel maniaco interpretato da Tarantino citerà visibilmente la fragilità perversa di Cerulli), l’opera del bravo Massaccesi delude chiunque si aspetti, da un titolo tanto ardito, una sceneggiatura strumentale al susseguirsi di scene puramente erotiche.
"A New York due rapinatori entrano in un negozio e prelevano l’incasso di 5.000 dollari. Il negozio è pero’ protetto dalla mafia locale, quindi i due vengono inseguiti da alcuni killer. I rapinatori si rifugiano in un pornoshop, gestito da Lorna (Annamaria Clementi). Rico (Maximilian Vhener) è il leader, mentre Bob (Fernando Cerulli) è un maniaco sessuale uscito da poco dalla galera. Lorna, oltre che essere la proprietaria del locale è anche l’amante del boss Archie Moran (Ernest Arold). Nel locale, Bob inizia a curiosare tra i film porno, Rico invece è attratto da Lorna. Questa cerca di convincere il primo a farla scappare, ma senza successo. I due criminali decidono di fuggire e si portano dietro Lorna come ostaggio, quindi si recano da un loro amico afroamericano e lo costringono a seguirli nella fuga." (Wikipedia.org)
Pellicola artisticamente meno nota del compianto Joe D’Amato, divenuta suo malgrado cult per i rimaneggiamenti della casa di produzione (la Kristal Film), che decise di inserire senza tanti scrupoli – ed allo scuro degli stessi attori – alcune sequenze hard: vere e proprie scene di sesso esplicito girate ex novo, fotografate malissimo e con piani molto ravvicinati, nel tentativo maldestro di ingannare lo spettatore più ingenuo. La Petronio, che nel film interpreta una studentessa acerba solo in apparenza, irritata non poco fece così causa ai produttori della pellicola.
Tralasciando questo tremendo incidente, l’opera in sé risulta riuscita nei continui meccanismi atti a tenere sempre alta la tensione dell’esile storia, alternando abilmente momenti da thriller puro ad ispirate situazioni erotiche. Interpreti di spicco sicuramente Cerulli, alla sua migliore interpretazione da quasi-protagonista, e la Petronio stessa che diverrà, non a caso, chiave di volta di un twisted end puerile ma divertente. Di seguito un’intervista al regista romano su un altro celebre successo della sua filmografia: Antropophagus (1980).


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