Vadano a “farsi fottere” quei Sindacalisti aziendali che, su suggerimento dell’Azienda, gridano ai quattro venti che si battono strenuamente “per la difesa dei posti di lavoro” (da mille euro mensili, ndr) e che non onorano nemmeno la propria firma apposta sull’attuale integrativo aziendale, messo in discussione dall’Ast che, quanto meno, garantirebbe sia gli attuali livelli occupazionali, sia il mantenimento del reddito conseguito dai lavoratori e che già, falcidiato dalla politica nazionale e da quella regionale riesce, a malapena a dare da vivere.
Gli Amministratori e i Dirigenti dell’Ast, dediti al business e agli incontrollati guadagni personali che non avranno mai il coraggio di dichiarare trasparentemente sul sito web aziendale i redditi conseguiti e per i loro sodali compagni di merenda (sindacalisti in testa) che si “accontentano” delle briciole oltre che dell’assunzione e della progressione di carriera, in Azienda, dei propri parenti e familiari, i lavoratori dell’Ast sono solo carne da macello da sottomettere, presi per fame, ai loro voleri e utili al raggiungimento di determinati osceni obiettivi sui quali presto, molto presto, potrebbe mettere il naso la Magistratura con conseguenze (per loro) nefaste….
Con questo post intendiamo lanciare una grande sfida all’Azienda Siciliana Trasporti: abbia il coraggio di pubblicare, su Internet, i redditi di ogni Amministratore, di ogni Dirigente, di ogni “quadro” aziendale nonché i compensi e l’elenco completo dei Consulenti aziendali così come, del resto, prevede una legge della Regione Siciliana. Noi li conosciamo tali dati ma sarebbe bello se il pubblico che si scaglia contro “i costi della politica” fosse posto a conoscenza di un fatto a dir poco sconcertante e, cioè, che spesso, i “costi del sottobosco politico” quello che interessa i trombati, i portaborse, i falliti superano, a volte, quelli dei politici veri e propri….
E’ facile, per chi ha incassato oltre 13000 € mensili sin dall’assunzione in Ast imporre la decurtazione della paga a un operatore d’esercizio che, nelle stesse condizioni di partenza (precario con contratto a tempo determinato stipulato con una Società di somministrazione lavoro) dovrebbe “accontentarsi”, oggi, di guadagnare meno di 1000 € al mese perché la sua Azienda, scialacquatrice e priva di capacità manageriale è venuta (guarda caso, tutto in un colpo) a trovarsi in grave crisi di liquidità tanto da elemosinare denaro a destra e a manca per tirare avanti ancora per un po’ prima di dichiarare fallimento “regalando” l’Azienda (svalutata al massimo) a qualche amico avvoltoio….
E’ pure facile dire, come fa qualche scienziato sindacalista dell’Ast affermare che la crisi attraversata dall’Ast è comune a moltissime aziende consorelle…. Ma questo è lampante: la corruzione, la speculazione, le tangentopoli e le parentopoli non è che siano un’esclusiva dell’Ast…. Sono fattori universali: i marpioni, in Italia, sono tantissimi e in Sicilia, poi, abbondano talmente da farci guardare con particolare sospetto….
Anche le dimissioni annunciate o presentate ma operative a distanza di tempo ci fanno insospettire non poco: potrebbero significare che avranno valenza a “tempo scaduto” dopo, cioè, l’avverarsi di alcuni fattacci…. Una sorta di fuga, quindi, dopo il compimento di uno o più delitti. Un po’ come la vicenda Lombardo: ha annunciato le proprie dimissioni per il 28 Luglio, ha definito “sciacallaggio politico” la mozione di sfiducia preannunciata per il 20 di Luglio e spavaldamente dichiarato che tanto, resterebbe in sella fino a Novembre quando, cioè, a elezioni avvenute, si potrà insediare il nuovo Governatore democraticamente scelto dal popolo siciliano. Intanto, sta disseminando di mine, rappresentate da membri di CdA e CdS, tutti gli Enti Regionali o dalla Regione partecipati e l’Ast, purtroppo, rientra fra Questi…. Come volesse dire: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”….
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