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Il potere dell’acqua svelato da Big History

Creato il 11 febbraio 2014 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

big-history-featured-show-image-ABBig History la serie tv che usa la scienza per vedere il mondo sotto un’altra luce, ci porta a guardare la terra dallo spazio. Un’arancia blu ricoperta da uno strato fluido che la stringe come in una morsa. Una struttura invisibile con il potere di muovere l’umanità.

L’acqua è la sostanza più comune  sulla faccia della terra, ma è anche la più distruttiva. Non conosce rivali nel frantumare, ghiacciare e plasmare.

Sfrutta la sua capacità erosiva per modellare le catene montuose e scavare valli profonde. Sembra delicata e malleabile ma arriva a creare qualcosa come il Gran Canyon, l’erosione magica del fiume Colorado.  Costituisce il 70% della superficie del pianeta e il 60% del nostro corpo. Sebbene l’uomo sia una creatura terrestre vive in un mondo fatto di acqua. Per sopravvivere e prosperare dobbiamo tenere il suo potere sotto controllo.

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Ma il controllo dell’acqua dipende dalle sue proprietà chimiche. Proprietà che la rendono familiare e allo stesso tempo aliena. I corpi pesanti affondano nell’acqua eppure trasportiamo via mare i carichi più smisurati. Grazie alla galleggiabilità, una proprietà dei liquidi. I corpi muovono una quantità di acqua pari la loro peso. Quindi una nave di 90 tonnellate, sposta 90 tonnellate di acqua e prima che sia sommersa per intero inizierà a galleggiare. Altri liquidi hanno la stessa proprietà, come l’olio, ma la loro vischiosità rende impossibile navigarli.

L’acqua è perfetta. Al centro un atomo di ossigeno. Un atomo di idrogeno sul lato e un altro dall’altro. Si forma così una carica positiva da una parte e una negativa dall’altra. Le cariche opposte si attraggono e le molecole di acqua si uniscono in un legame serrato noto come: tensione superficile. Le molecole unite tra loro formano un mantello invisibile che consente alle navi quasi di planare sulla superficie liquida. La chimica dell’acqua risolve un antico problema, creando vere e proprie autostrade naturali e navigabili. E così il trasporto fluviale e marittimo diventano le vie più economiche per spostare merci e persone. Le prime città della storia sorgono lungo i fiumi. I corsi d’acqua sono stati fondamentali per lo sviluppo delle civiltà.

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L’acqua unisce i popoli ma divide i continenti. Le imbarcazioni più antiche non erano concepite per l’oceano. L’Atlantico è vasto 4000 miglia, il Pacifico il doppio. Le civiltà si sviluppano in isolamento finché dopo secoli l’innovazione umana unifica il mondo. Dall’antico medio oriente arriva, l’astrolabio per disegnare mappe accurate. In Cina viene usata la bussola per seguire il campo elettromagnetico terrestre. Dall’oceano indiano, le vele triangolari che permettono la navigazione controvento. In Europa tutta questa tecnologia converge e consente all’uomo di sfidare i mari. La tecnologia applicata alla nautica ha trasformato gli oceani da barriere ad autostrade e ha fatto la fortuna di interi paesi, provocando uno spostamento geografico del potere.

Per secoli il medio oriente è stato il fulcro del commercio mondiale poi il baricentro si sposta in Spagna, Inghilterra, Olanda, Francia, Portogallo. Piccoli stati costruiscono imperi estesi utilizzando la forza di un legame microscopico che unisce semplici molecole di acqua. E così gli europei si impadroniscono velocemente dei mari usando armamenti e abilità marinare per conquistare vaste regioni del pianeta. I progressi della navigazione a vela si uniscono alla chimica dell’acqua per creare un’imponente rete globale che muove l’umanità. Uno schema valido ancora oggi. Il 90% del commercio mondiale si svolge tutto via mare.

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L’acqua ha la capacità di trasformarsi. Crea forme nuove, si condensa, si trasforma in vapore e sale formando nel cielo nuvole e nebbia che poi ritornano sulla terra sotto forma di pioggia. Il freddo la rende solida. Il calore crea il vapore e nel mezzo lo stato liquido nel quale sprigiona la sua energia liberata dalla gravità. L’uomo ha imparato a sfruttarla. L’acqua fa muovere una ruota, un ingranaggio…a distanza di anni quella stessa energia illumina il mondo, aziona turbine e eliche per generare energia elettrica.

L’uomo ha imbrigliato la forza incontrollata della natura. Dighe, acquedotti, canali, un’imponente rete di infrastrutture che hanno mosso il progresso della civiltà. Ma anche i batteri amano l’acqua e a causa di questi microrganismi l’acqua ha fatto più vittime di qualunque guerra o carestia fino a quando, nel diciannovesimo secolo, a Londra la medicina evidenzia nell’acqua la causa di tante morti. A quel punto nasce la rete fognaria. Un modo nuovo di ripensare le città che iniziano a funzionare nello st

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esso modo della terra: immettendo acqua pulita e drenando quella sporca.

Una soluzione che ha cambiato la vita degli esseri umani.

L’acqua dunque è la linfa vitale dei nostri corpi, della nostra civiltà e del nostro pianeta.

 


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