
L'intervento del presidente croato Josipovic al Palazzo di vetro (english version)
In rilievo anche la riunione ministeriale, che a latere dell'Assemblea Generale si e' tenuta sul tema del rafforzamento economico delle donne nel processo della costruzione di pace, presieduta dalla ministro degli esteri croata Vesna Pusić. La posizione croata e' che lo sviluppo della sicurezza, stato di diritto e diritti umani devono andare a pari passo. Democrazia – non sono soltano diritti civili e politici, essa non si concentra soltanto su elezioni libere e giuste, bensi' sui diritti economici, sociali e culturali, ha detto Josipović. Ha aggiunto che la Croazia appoggia soprattutto l'abolizione della pena di morte, l'attuazione delle politiche che mirano all'eliminazione della discriminazione, la tutela efficace e piena dei diritti dei bambini e la realizzazione dei diritti delle persone portatori di handicap, il miglioramento dei diritti delle donne e delle minoranze. Tra i diversi argomenti attuali che il presidente croato ha indicato nel suo intervento, vi e' anche la ferma posizione della Croazia sulla necessita' del proseguimento del processo di allargamento. „La Croazia crede fortemente che la politica dell'allargamento dell'Ue e' una delle politiche di maggior successo e delle piu' produttive dell'Ue“. Essa deve continuare per quanto riguarda tutti i paesi dei Balcani Occidentali in base ai loro raggiungimenti individuali, come la migliore opzione per una stabilita' permanente della regione. Bisogna comprendere che la riconciliazione e collaborazione diventano nuovi standard della politica regionale e in questo senso salutiamo una maggiore collaborazione tra i paesi dell'Europa sudorientale, sia quella bilaterale che quella nell'ambito delle organizzazioni ed iniziative regionali, ha detto Ivo Josipović alle Nazioni Unite.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 3 ottobre 2013 a Radio Radicale.