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Il primissimo spot con Twitter Vine. Beh, si, però...

Da Robven
Il primissimo spot con Twitter Vine. Beh, si, però... Come certamente tutti ben saprete, Twitter ha recentemente lanciato un nuovo servizio, sfruttando l'acquisizione fatta l'anno scorso di Vine.
Twitter Vine è un servizio che permette di caricare su Twitter brevi filmati per condividerli con gli amici:

"Today, we’re introducing Vine: a mobile service that lets you capture and share short looping videos. Like Tweets, the brevity of videos on Vine (6 seconds or less) inspires creativity. Now that you can easily capture motion and sound, we look forward to seeing what you create."
http://blog.twitter.com/2013/01/vine-new-way-to-share-video.html
E' disponibile solo per iPhone (ma Android arriverà presto, e gli conviene, se non vogliono trovarsi tagliati fuori dalla piattaforma più ampia e che cresce di più) e lo si deve scaricare sull' App Store
Fatta la tecnologia, immediatamente trovato il modo di usarla in pubblicità. Un po' come visto qualche giorno fa per il caso della Facebook Poke App, ora è già uscito il primo "spot" su Vine. Ma era una cosa naturale, dato il nome del prodotto ... non potevano non farlo :-)
Eccolo:
We made a @vineapp Vine video of Red Vines. #Vineception vine.co/v/b5D7vzrz6OY
— Red Vines (@RedVines) January 25, 2013
(Red Vines è una nota marca di liquirizia...che ha più di un milione di fans su Facebook, btw, quindi tanto scemi già non dovevano essere)
Ma non faccio in tempo a scrivere questo post che già altre marche sperimentano con la nuova opportunità: leggetevi questo articolo di Mashable e vedrete un po' di altri esempi, io sotto metto solo quello di Gap:
http://mashable.com/2013/01/25/twitter-vine-brands/
A trip down #Gap advertising memory lane for our #firstpost on Vine. vine.co/v/b5PeYQOLuLj
— Gap (@Gap) January 25, 2013
Ora: in termini di "spot" è una ciofeca. In termini di pubblicità classica, idem. In termini di a che serve... beh, classico caso in cui si cerca di fare un po' di buzz essendo i primi a fare una cosa, a usare un mezzo.
Però, e qui il Digital Planner fa un passo di lato, bisogna evitare di analizzare proprio tutto in termini di KPI e ROI, cosa per altro sanissima. Attività come queste sono un atto di fede - che va benissimo fare, visto che immagino il costo sia zero o quasi.
E' importante misurare, ma è anche importantissimo sperimentare, fare cose nuove, vedere cos'è e come va. Poi i numeri seguiranno.
Per approfondimento, ecco il dotto articolo di Advertising Age sul caso:
http://adage.com/article/digital/vine-excitement-skepticism-ad-world/239422/?qwr=FullSite
PS: se non riuscite a visualizzare gli annunci animati, faccio le mie scuse ma purtroppo nonostante i miei tentativi (ho embeddato il codice sorgente...) ho notato che periodicamente il browser si rifiuta di visualizzare... se vi capita ricaricate la pagina.
[Branding & Marketing Blog / Venturini]

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