Il 95% delle volte le donne abortiscono (o vengano convinte ad abortire) per ragioni abbastanza superficiali (mancanza del partner, insicurezza economica, volontà di continuare gli studi o la carriera lavorativa, impreparazione alla maternità ecc…), motivi sicuramente risolvibili attraverso iniziative culturali e politiche (“fondi maternità”), supporti psicologici, adozione o affido. Lo abbiamo evidenziato attraverso diversi studi scientifici nella pagina dedicata: “Le donne abortiscono maggiormente per motivi superficiali”.
Permane tuttavia un 5% che abortisce per ragioni ben più serie e comprensibili. Fra di esse c’è sicuramente il caso di malformazioni o malattie del feto, anche se oggi il progresso medico-scientifico sta limitando sempre più la casistica. E’ di qualche giorno fa, ad esempio, la notizia di un feto umano di 20 settimane operato al cuore (a causa di cardiopatia complessa), ancora -ovviamente- nella pancia della mamma. L’intervento, mai effettuato prima in Italia, è stato eseguito all’ospedale Regina Margherita di Torino dalla dottoressa Gabriella Agnoletti, responsabile del servizio di Cardiologia, e dal dottor Pietro Gaglioti sotto controllo ecografico.
Oggi Giulia è nata, pesa 2 chili e 710 grammi ed è in piena salute. La notizia è ripresa da Il Corriere della Sera.