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Il quarto mondo è alle porte

Creato il 18 novembre 2011 da Riprendiamociroma
Il quarto mondo è alle porte
Compro oro, distributori automatici di bevande e alcolici, venditori di calzini e mutande, caldarrostari, pannocchiari, pataccari, vu cumprà, cocco bello, souvenir, cineserie e zingaraggini varie. E ancora, videopoker, slot machine, spaccio sottobanco. Dal centro alla periferia. Roma ormai sta diventando una unica gigantesca favelas di camorrine e zozzate da paese sudamericano. Porte aperte a cani e porci, in barba a qualsiasi vincolo e tutela della qualità del commercio. Una città imbuzzurrita, involgarita, barbarizzata. Distributori di alcolici anche a Trastevere, a Campo de' Fiori, davanti a Piazza Navona. Chiunque può comprarsi una birra, anche un ragazzino, basta che infila i soldi. Alemanno fa l'ordinanza che vieta il consumo di alcol dopo le 23, ma qui chiunque può comprarsi una bottiglia di birraccia e ubriacarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Una presa per il culo colossale. Una zingarata, uno schifo assoluto. La cricchetta dei buzzurri avanza e si mangia pezzi di città nel menefreghismo generale dei residenti, che in centro sono troppo impegnati a far la guerra ai tavolini dei ristoranti. Le strade ormai pullulano di negozi di chincaglieria, artigianato cinese, cocomerari, kebabbari e pizza surgelata, mercatini improvvisati su cassette della frutta che una volta sgomberati si trasformano in cumulini di cartacce e cartonacci. Per le strade, cimiteri di sacchetti ricolmi di monnezza. Questo sta diventando Roma. Il quarto mondo è alle porte. Fermiamo i barbari! Leggetevi questo articolo di Repubblica.

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