Pubblicato il 6 agosto 2012 con Nessun Commento
“Annalisa”, il primo lungometraggio del regista bitontino Pippo Mezzapesa, uscito in Italia l’anno scorso e -dal primo agosto- in programmazione in ventidue sale francesi sta riscuotendo un successo davvero incredibile.
«Tutto viene raccontato senza fretta e senza artificio, e l’occhio se ne impossessa facilmente, come l’orecchio farebbe con una poesia». «L’italiano Pippo Mezzapesa firma un’avvincente cronaca dell’adolescenza». E ancora:«Mezzapesa è un debuttante pieno di talento». Sono solo alcune delle decine di recensioni entusiastiche che quotidiani e riviste specializzate francesi.
Da «Le Monde» a «Le Figaro», passando per «Télérama», «Le Point» e «Paris Match», la storia di Veleno (Nicolas Orzella) e Zazà (Luca Schipani), uno figlio della borghesia tarantina e l’altro perfetto ragazzo di vita all’ombra dell’Ilva, raccoglie critiche positive, forse molto più appassionate di quelle ricevute in patria. Appassionata anche l’accoglienza riservata ad Annalisa (interpretata da Aylin Prandi), il personaggio principale che dà il titolo alla versione francese del film, «ragazza abbagliante sulla falsa riga di Charlotte Rampling» come scrive «Télérama».
E così l’opera del regista pugliese (prodotta da Fandango in collaborazione con Rai Cinema e girato tutto in Puglia con la collaborazione dell’Apulia Film Commission) «rientra nella tradizione dei grandi umanisti del passato», come scrive il giornalista Pierre Murat.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo Il paese delle spose infelici di Mario Desiati, ambientato tra Martina Franca e Taranto negli anni Novanta. Annalisa, scelto come titolo per la versione francese, è il nome della protagonista, interpretata da Aylin Prandi, che nella storia entra prepotentemente nella vita degli adolescenti Veleno e Zazà (interpretati da Luca Schipani e Nicholas Orzella).
“Un profumo d’Italia” ha titolato entusiasta «Le Point» nell’articolo a firma di Florance Colombani che non dimentica di citare il romanzo di Mario Desiati, da cui è tratto il film e descrive la trama a grandi linee: «Calde giornate d’estate, partite di calcio e la folle speranza di una via di fuga. Ma la comparsa di Annalisa e della sua disgrazia, cambierà tutto» nella vita di Veleno e Zazà. «L’opera – conclude – è un ritratto di una fase delicata della vita e di una regione sigillata dall’odio di sé».
Angela Laurino