La morte di Margaret Thatcher mi ha invogliato a ciondolare un pochino su Youtube, alla ricerca di qualche chicchetta. Volevo scrivere anch'io qualcosina d'intelligente su questa figura ciclopica e divisiva... ma poi la mia mente è andata da tutt'altra parte.
Dopo essermi imbattuto in diversi discorsi - dal mio punto di vista sono particolarmente interessanti quello anti-Europa e anti-Euro, perché la Thatcher descrive benissimo la situazione europea di inizio anni Novanta, semplicemente concludendo che l'Europa è una iattura e non la soluzione...
...dopo aver visto tanti video come questo, dicevo, facendo zapping tra diverse sedute parlamentari storicamente cruciali... dopo un po' che mi perdevo nell'ipertesto... beh, la Thatcher è passata completamente in secondo piano. La mia attenzione si è spostata su un altro soggetto: il Parlamento britannico, "il padre" di tutti i parlamenti del mondo. Che spettacolo. È una riunione elegante, formale, ma senza fronzoli: i convitati sono attentissimi, a volte persino rumorosi, ma è un brusio figlio dell'attenzione, della tensione politica, del rispetto assoluto dell'avversario - cui tuttavia ci si oppone con tutte le forze a disposizione. È la democrazia parlamentare, quella stessa cosa che è formalmente in vigore anche in Italia.
Sempre a proposito di democrazia britannica, girovagando ho pescato anche quest'altro video ben più recente, in cui Cameron spiega i termini del suo appoggio alla legge sui matrimoni gay:
Lo scorso 4 febbraio il Marriage Bill è passato con 400 voti a favore e 175 contrari, spaccando il partito conservatore al governo - la cui maggioranza ha comunque votato conformemente al Primo ministro. Riflessione: mentre noi stiamo ancora lì a fare la conta dei cattolici del Partito Democratico e a chiederci come farà a convivere la Bindi con Vendola, mentre in Italia si tacciano di "inciucio" i deputati che votano secondo coscienza... nel Regno Unito la legge sui matrimoni gay l'hanno fatta i conservatori, aprendo, in nome di un problema comune, alle opposizioni laburiste e liberali, senza timore di mostrarsi spaccati al loro interno pur di ottenere un risultato condiviso non dal partito, ma dall'intero parlamento (e dunque dal paese). Così ragiona un partito che sopravvive ai suoi leaders (Tatcher inclusa) e che esporta nella modernità i propri valori (in questo caso conservatori: matrimonio incluso). Questa è la democrazia parlamentare. Forse prima di dire che fa schifo, dovremmo quantomeno provare a praticarla anche noi.
PS: Il Parlamento inglese si compone della House of Commons (650 membri eletti) e della House of Lords (763 membri a vita nominati, di cui 92 sono ereditari). La modernità, evidentemente, non passa unicamente dalla rottamazione della classe dirigente e dalle riforme istituzionali: se così fosse, il Regno Unito sarebbe un paese retrogrado.
PPS: che classe la Thatcher. Ma che classe. La ascolto e mi commuovo, anche se la metà di quello che dice non lo capisco e l'altra metà non la condivido.