LA BUONA AZIONE
Fin da quando ero piccola mi hanno insegnato a fare sempre del mio meglio per aiutare gli altri e per interessarmi ai loro bisogni piuttosto che ai miei. E’ un’abitudine che aiuta chi ha bisogno e ugualmente aiuta chi dà a non dimenticare mai quanto è stato fortunato nella vita.
Io mi ritengo fortunata per moltissimi motivi, fra gli altri che nessuno della mia famiglia ha problemi seri di salute e neppure soffre delle tante allergie e intolleranze che sembrano aumentare ogni giorno di più.
Comunque vengo a contatto sempre più spesso con persone che hanno problemi di alimentazione, in particolare amici, figli di amici e parenti che si sono scoperti celiaci.
Di questa intolleranza non so tantissimo, ma qualcosa ho dovuto imparare per poterli invitare a cena senza che si sentissero emarginati. Questo credo sia il problema più grosso che incontrano, al di là della dieta che devono tenere, deve essere brutto sentirsi “diversi” quando si è seduti tutti allo stesso tavolo.
Un adulto certamente capisce, ma come può sentirsi un bambino che alle feste non può mangiare pizza, panini e soprattutto la torta come gli altri, ma ne ha una diversa?
E’ questione di sensibilità alle necessità dell’altro, il vecchio dar da bere agli assetati è sempre valido.
Che uomini siamo se lasciamo un’amica a bocca asciutta o un fratello senza soccorso?
Oggi scrivo questo post proprio perché vorrei che tutti ci sentissimo per un giorno celiaci.
Che provassimo sulla nostra pelle cosa vuol dire non poter fare colazione al bar, non poter prendere l’aperitivo con gli amici, essere invitati a una festa e dover digiunare perché nessuno ha pensato a preparare almeno un piatto che fosse privo di glutine. Ma che amica sarei se invitassi un celiaco e lo costringessi a digiunare?
Oggi scrivo questo post perché una cara amica Stefania di Cardamomo&Co;ci ha chiesto di aiutarla a sensibilizzare chi non conosce questo problema.
Andate qui a vedere, lei ha un blog bellissimo pieno di cose squisite; lei è celiaca, ma è anche una cuoca meravigliosa e la sua massima gioia sarebbe quella che tutti quanti sapessimo come affrontare una cena con un amico celiaco senza farne soffrire nessuno, soprattutto senza fare per lui piatti differenti dagli altri ospiti. A sapere qualche trucco una cena per celiaci è un’ottima cena per tutti. Ci aiuta a sfatare il luogo comune che il cibo privo di glutine sia cattivo, insapore, molliccio e colloso.
Lei ha le mani d’oro e una fantasia vivissima e per aiutarci ha scritto un libro bellissimo (anzi è il secondo)
Si chiama METTI UN CELIACO A CENA, compratelo (on line, dal link) perchè è un libro per tutti, non solo per celiaci, ANZI è proprio per chi celiaco non è!!!! Eccolo!!!!!.
Vedrete che è più facile di quello che sembra cucinare senza correre il rischio di inquinare anche se nelle nostre cucine il glutine c’è ovunque. Per quanto sia tutto pulito la farina vola, la briciola è in agguato e il cucchiaio di legno magari l’abbiamo appena usato per mescolare la pasta che bolle.
Ecco, la prima regola è lavare bene tutto, la seconda che quando si cucina per i celiaci è meglio evitare di cucinare contemporaneamente anche preparazioni che contengano glutine.
Ecco anche questo è difficile perché il glutine è presente in prodotti insospettabili come il prosciutto cotto, marmellate, salse, yogurt alla frutta, caramelle. Anche i cereali privi di glutine sono a rischio perché magari confezionati in stabilimenti dove si lavora anche il glutine!
Ecco vedrete che con l'aiuto di Stefania diventerà tutto semplice!
Vi lascio dopo questo sproloquio con una ricetta che ho fatto domenica scorsa per il battesimo della mia nipotina; naturalmente erano presenti due cugine celiache, ma il riso è stato apprezzato assolutamente da tutti
Per questa ricetta devo ringraziare la Mai dalla quale ho “scoperto” questa ricetta sfiziosa e La Greg che l’ha inventata. Grazie di cuore a tutte e due; mi perdonerete se ho inventato un nuovo nome e ho fatto piccole varianti, magari piaceranno anche a voi.
RISO DELLE ANTILLE
Le dosi sono da “festa” e cioè per circa 100/120 bicchierini
700 gr di riso basmati
350 gr di riso nero venere
4 fette spesse di prosciutto cotto, circa 800/900 gr (chiedete quello senza glutine)
3 ananas maturi puliti, privati del torsolo e affettati
150 gr di pinoli
2 manciate di sesamo
Tabasco a piacere
Olio extravergine di oliva
Il succo di un limone grande
Sale
Fate lessare i due risi separati, sciacquateli bene per fermare la cottura e togliere l’eccesso di amido. Condire con olio e limone.
Grigliare le fette di prosciutto (eliminate il grasso in eccesso DOPO la grigliatura) e le fette di ananas, poi tagliate tutto a dadini e aggiungetele al riso.
Tostate a secco in padella sesamo e pinoli e aggiungeteli al riso.
Mescolate bene, regolate di olio e sale e aggiungete tabasco a piacere. Non deve diventare molto piccante, non si deve quasi percepire, ma gli dà una marcia in più.
Verissimo che da dipendenza, non smettereste di mangiarlo. E’ veramente squisito, state certi che farete felici gli ospiti, non solo i celiaci!
Condividete condividete condividete.
Fate anche voi la Buona Azione, fate conoscere a tutti che è possibile far mangiare facilmente un celiaco insieme agli altri
Questo post sostiene La Buona Azione di Stefania
Post Scriptum:
Stefania scusa il ritardissimo, una giornata da dimenticare .....ecco lo sapevo tutto ha remato contro stasera, riesco a pubblicare mezzo minuto prima della scadenza del termine!
Ma ci sono! :-) Anche da Marte