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Il risveglio di Berlusconi che attacca Monti, Germania e magistratura. E la sinistra trema

Creato il 28 ottobre 2012 da Iljester

Il risveglio di Berlusconi che attacca Monti, Germania e magistratura. E la sinistra tremaPer destare il Cavaliere dal torpore mediatico ci voleva una sentenza di condanna. Evidentemente ormai si era rassegnato a una vita ritirata, magari con i suoi processi che sfumavano nel nulla, il centrodestra in via di rottamazione e la povera Italia stritolata tra il nullismo di Alfano, le chiacchiere a vuoto degli ex AN, il montismo bancario e la solita sinistra stracciona e autoritaria, sulla quale scommette addirittura Goldman Sachs.

Poi sono arrivati i giudici del Tribunale di Milano che hanno pensato bene di dargli una sveglia ghiacciata. Una di quelle che non si scordano tanto facilmente. Una di quelle che ti pungono nell’orgoglio, perché si viene definiti come soggetti con una “naturale capacità a delinquere”. E il Cavaliere ritorna in campo. Non come candidato Premier (sarebbe troppo), ma come motore trainante di un centrodestra mai come in questi mesi allo sbando e alla totale mercè della politica nociva di Monti, sinistra e poteri forti che sostengono questo Governo.

Il risveglio di Berlusconi che attacca Monti, Germania e magistratura. E la sinistra trema

Le parole di Berlusconi sono davvero dure, e non risparmia attacchi a tutto ciò che si muove nella politica e nella giustizia italiana. In sintesi:

  • Nei prossimi giorni valuteremo la fiducia al Governo Monti. Se vuole restare a palazzo Chigi deve candidarsi e vincere.
  • Monti ha introdotto misure che portano l’economia in una spirale recessiva, sotto dettatura della Germania.
  • I cittadini sono spaventati da un’estorsione fiscale, tipica di uno Stato di polizia tributaria.
  • I sorrisi di Sarkozy e della Merkel sono stati un tentativo di assassinio della mia credibilità.
  • La Germania ha un comportamento egemonico ed egoistico in Ue. Ha forzato il Consiglio dei capi di Stato e di governo ed io non ho condiviso le sue decisioni.
  • Il CSM (l’organo di augogoverno dei magistrati) è un organo politico.
  • La giustizia non può andare avanti così. Questa non è più una democrazia. È una dittatura dei magistrati. È una magistratocrazia.

A queste parole di fuoco si aggiungono però anche dichiarazioni di distensione e di amicizia nei confronti di Casini e Montezemolo: 

Credo che Casini e Montezemolo siano da considerarsi parte del centrodestra. È impossibile che le persone di buon senso non capiscano che un ‘rassemblement dei moderati’ è necessario a evitare la vittoria della sinistra.

Quanto Casini e Montezemolo apprezzeranno queste parole, lo si saprà nei prossimi giorni, seppure ho qualche dubbio che Pier possa accogliere la “ridiscesa” in campo del Berlusca in termini positivi, lui che è un fan accanito di Monti.

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Il discorso berlusconiano si conclude infine con il solito manifesto politico che ha caratterizzato da sempre le sue battaglie elettorali: abbasseremo le tasse, toglieremo l’IMU, riformeremo la giustizia e faremo le riforme costituzionali, altrimenti «questo paese resterà ingovernabile».

Quanto di tutto ciò accadrà (in particolar modo la fiducia a Monti), ne avremo conto prossimamente. Ma è chiaro che il Cavaliere, grazie ai solerti giudici di Milano, è resuscitato e ha aperto ufficialmente la campagna elettorale. E non certo quella che si aspettavano a sinistra: soporifera e all’insegna della rassegnazione del popolo di centrodestra nel veder prevalere gente come Vendola e Bersani, o peggio Casini, Fini e amici montiani. Tant’è che le reazioni sinistre (e non solo) alla vis berlusconiana sono state quasi di sorpresa e di sgomento. Loro che immaginavano già un Cavaliere fuori dai giochi politici se non per l’età quantomeno per l’interdizione dai pubblici uffici inflittagli dal Tribunale (Appello, Cassazione e Prescrizione permettendo).

Naturalmente i berluscones (i più entusiasti) e in generale il popolo di centrodestra ora possono nutrire una seppur magra speranza di non finire nelle fauci della sinistra e dei poteri forti che hanno demolito l’Italia, svendendola alla UE burocratica, alla Germania e agli assets finanziari di mezzo mondo. Se mai così sarà e se il Cavaliere dovesse riprendere quota, i giochi politici nel 2013 potrebbero riservarci incredibili e inattese sorprese.


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