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Il ritorno dei cosacchi in russia , con l’addestramento militare anche di donne

Creato il 16 febbraio 2011 da Madyur

Le cosacche fino a ieri erano nate schiave e sottomesse al marito , a casa a lavorare mentre lui andava alla guerra, ma tiravano di spada e andavano a cavallo come il marito. Anche se nella steppa non è rimasto più spazio per galoppare. Le cosacche erano fiere, indomabili , libere e libertine. Quindi infedeli. Più emancipate delle russe per secoli : come le Cosacche del Battaglione della morte , pronte a dar vita per lo zar nella guerra civile russa.

Fino ad ieri.

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Come i loro compagni , le Amazzoni sono diventate stanziali. Il nemico non è più alle porte e si confini della Russia ci sono i carrarmati a difendere la patria. E allora tutte sui banchi di scuola. Per imparare a servire la patria nei tempi moderni.

Dal 2006 a Belaya Kalitva , nella regione di Rostov che dal 1991 è il cuore della rinascita cosacca in Russia , per la prima volta ospita 80 ragazze a tempo pieno. “Sono più brave nello studio rispetto ai maschi , e alla pari negli sport” dice il colonnello Yuri Leonov , direttore della scuola cadetti Matvei Platov. Stesse lezioni per cadetti e cadette : equitazione, alpinismo e hanno scalato il monte Elbrus, parapendio , immersioni , combattimento a corpo a copro , judo.

Campi estivi tra corsi di sopravvivenza e addestramento tattico, gare di lancio di coltelli e tuffi. Le classi sono rigorosamente separate , ma i due sessi si incontrano nelle pause , a cantare in chiesa , e al corso di danze tradizionali.

“Le nostre allieve si lanciano col paracadute, sanno nuotare e sparare , praticano sport estremi , sono più forti moralmente e fisicamente delle altre russe. E sono vere patriote” dice Leonov. Tutte cosacche? “L’importante è che lo sentano nell’anima : ci sono anche alcune musulmane , russe, ucraine”. I cosacchi non sono un’etnia, piuttosto un’ideologia.

Oggi 740 mila sono registrati ufficialmente come tali in Russia , ma per alcuni sarebbero due o tre milioni. “Questo è un collegio militare . Ma le nostre allieve sono aggraziate e belle , sanno cucinare un borsh al campo e disegnare vestiti” precisa Leonov.

Dopo la repressione dei cosacchi nell’Urss come elemento controrivoluzionario , il loro revcival in Russia è appoggiato e finanziato dal governo e dal Cremlino: prima Putin , che nel fervente patriottismo e nella fede delle disciplina e autorità dei cosacchi vede una una fucina per l’élite futura, e ha scelto un consigliere cosacco. L’inviato nel Nord Caucaso di Medvedev a ottobre si è fatto cosacco. “Servo la Russia , la schiera dei Cosacchi , del Terek e Dio”. E’ convinto che aumentare la popolazione cosacca nel Caucaso sia l’unico modo per ristabilire l’ordine. Una scelta pericolosa , dato che i cosacchi sono nazionalisti , ultra ortodossi, antislamici e nemici dei ceceni.

IL collegio dedicato al Comandante Platov , fondatore di Novocherkassk, è ambito: molti ex allievi oggi hanno una poltrona nelle sfere di governo. Dal 2000 nella zona tra il Don e il Kuban sono sorte decine di scuole simili , in un recupero generale della cultura cosacca. L’atamano (comandante ndb) Platov ha ricevuto dal governatore di Rostov 7 milioni di rubli , più due in donazioni (otre 200 mila euro) , l’arcivescovo locale ha benedetto solennemente il sacro compito : ripristinare la Grande Russia.

Il vero mito delle moderne Amazzoni è Yulia Tkachenko , la prima donna atamana della storia. Ha 66 anni. Sotto di lei ci sono 320 guerriere. Oggi esistono speciali unità cosacche nell’esercito russo ; molti villaggi del Sud hanno un’amministrazione parallela , con compiti quasi militari. In Ucraina si limitano a pattugliare boschi e spiagge , aiutano la Chiesa ortodossa , senza alcun supporto statale.

La sera Yulia torna a casa, mette un filo di rossetto e indossa un abito. Munge le mucche , prepara la composta di casa per gli uomini di casa e ospiti , che tirano tradi bevendo litri di vino e vodka – un cosacco non è un cosacco se non beve. Non tutti approvano l’atamana: quella cosacca è una società tradizionale e maschilista.


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