“Il sapore del proibito” è quello agrodolce dell’amore di Stephen per Mya, un sentimento che sembra nascere da una pulsione adolescenziale, ma che invece cresce col tempo fino a trasformarsi in una dolce ossessione.
Stephen è sensibile, tenero, talmente vero da esporsi senza remore, mentre Mya, che è la sua insegnante e vicina di casa, è più matura e con un passato che potrebbe gravarle,diffidente anche verso le cose più genuine.
Tra loro nascerà un amore capace di sfidare il tempo e le convenzioni, un qualcosa di puro, una fusione di corpo e anima che porterà chi lo leggerà a credere che la felicità non abbia bisogno di grandi gesti, ma possa essere fatta soprattutto di piccole cose.
Una storia sospesa sul filo sottile che delimita il sogno dalla realtà, un confine virtuale che la fantasia di ognuno è libera di valicare.
Così accade, infatti, quando Mya, di fronte al suo corteggiamento insistente, gli confessa di stare con un’altra persona. Il sogno di Stephen crolla come un castello di carte e i due si allontanano, perdendosi di vista per qualche anno.
Ma il destino ha in serbo per loro ancora grandi cose e, all’improvviso, Mya ricompare, gravata da un passato che l’ha delusa e ferita. Alla Cascina l’attendono la serenità e la semplicità di un tempo… e Stephen! Tra i due, ora più maturi e consapevoli, la chimica è immediata e la passione scoppia di prepotenza. Per giorni si chiudono nella loro bolla dimenticando il resto del mondo.
Tuttavia, il passato di Mya ritorna quando la loro felicità sembra concretizzarsi nel modo più dolce e naturale. Il suo ex compagno ingaggerà una lotta senza pari per rendere loro la vita difficile con l’unico scopo di riaverla.
Un avvincente susseguirsi di colpi di scena rischierà di sfibrare il loro rapporto, ma l’intervento di uno dei personaggi più ironici e forti dell’intera storia, farà tornare il sereno, aprendo nuove prospettive.
Primo libro della trilogia Forbidden Fruit. Si tratta di una storia sensuale e accattivante, perfetta per l’estate e che, proprio perché pubblicata in questa stagione, può contare su quella voglia di evasione e di sogno tipica di queste giornate. In realtà la trama assume dei contorni inverosimili sul finale, forse troppo frettoloso. L’aspetto, però, che a mio avviso svilisce questo romanzo, seppur piacevole, è il cambiamento repentino, in alcuni passaggi ascrivibili sempre allo stesso personaggio, dalla prima persona alla terza persona, come se l’autrice avesse voluto riscrivere la storia cambiando il punto di vista della narrazione senza, però, assicurarsi di aver allineato correttamente il tutto. Peccato.