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Sapete tutti come sono andate a finire, Bersani ha vinto nella realtà, nelle urne, mentre Renzi ha vinto su Twitter e nel coro dei social media. La grande vittima è proprio twitter, costretto al seppuku, al suicidio rituale giapponese. C'erano anche i kaishakunin, i fedeli compagni che gli hanno tagliato la testa, in maniera generosa, per risparmiargli il dolore della lama che taglia gli intestini e la morte per dissanguamento. I fedeli compagni sono stati la tv generalista e la stampa, specialmente quella online, che davvero ha delle responsabilità profonde in questa messa in scena. Perché di questo si tratta.
I social media non hanno spostato un voto, anzi, gli hanno spostati al contrario, vista la grande offensiva socialmediatica renziana nella settimana del ballottaggio, ci sono stati flussi di ritorno a favore del segretario e Ilvo Diamanti, sulle pagine di Repubblica, ha spiegato che, anche se tutte le 100.000 richieste di iscrizioni fossero stato accolte e avessero tutte, dico tutte al 100%, votato per l'obamino fiorentino, il risultato non sarebbe cambiato. Già nei mesi precedenti si è vista la scarsa efficacia che il sistema social media ha dimostrato nell'aiuto alla vendita, figuriamoci dopo questo tonfo nelle primarie riguardo il marketing politico. Io, come ho scritto in un post su Orson, sostengo che c'è bisogno di tornare all'azione, consigliando i rapimenti simil-alieni, come ha fatto Samorì e il duo Baccini-Galati.
Si dice che l'Italia non è pronta, che in fondo non c'è massa critica ed altre amenità. Bella scoperta! Quanti sono gli iscritti a Twitter, molti di meno rispetto a Facebook, che poi viene usato in maniere molto differenti, ma credo oscillino fra uno e due milioni, lasciando scoperti grossi settori per età, professione, abitudini di consumo e molti altri segmenti di micro-data e non di big-data. Voi credete davvero che ora che i blogger vanno al Motor Show sposteranno un acquisto di una sola auto? Oppure la gente continuerà a comprare Quattroruote o a vedere le macchine dei propri amici? Ho lavorato in un'agenzia di analisi e marketing del settore Automotive, quello che contava era la stampa e le trasmissioni tv di settore, neanche quelle satellitari, perchè chi paga vuole vedere contenuti premium come film, serie tv e sport. Quindi? Quindi i social hanno un effetto di rinforzo, di informazione e di interesse - qui sta davvero il concetto di engagement.Tralascio la delicata questione della primavera araba e dell'epilogo triste che sta affrontando, però me li ricordo i: "E' la forza della rete", "La rete porta democrazia", "La rete è la pace". Io me li ricordo bene.
Torniamo alle primarie, o meglio allo spazio che certa stampa, come Huffington Post, Pubblico e altri hanno dato a Twitter, perchè questo sta succedendo. Twitter è diventato un'ottima riserva di battute, per riempire il vuoto delle pagine bianche e degli spazi audiovisivi. Twitter è entrato nello scadenzario dei media tradizionali, come le conferenze stampa, le processioni e i saldi. Se guardate bene poi tutte le aspiranti twitstar vogliono quello, visibilità, ma visibilità sui media tradizionali, vogliono che il loro nome sia sul Corsera, o su Il Fatto Quotidiano, per non parlare di Repubblica o durante una diretta de La7. Nessuno ragiona totalmente alla visibilità sul web. L'unico scopo diventa farsi notare per poter bullarsi con gli amici oppure strappare un contratto da collaboratore per qualche centinaia di euro al mese se va bene, o 5 euro a pezzo, sempre se va bene. Questa era la grande rivoluzione? Quanti Social Media Anything Manager ci sono che lavorano per poco o che non percepiscono nulla?
Tutta la tossicità di Twitter ha avvelenato l'uccellino, tanto che oramai non gli restava che crepare sotto il peso della realtà dei voti di carta e delle matite copiatevi. Il prossimo banco di prova saranno le primarie del M5S, e anche la social tv, però di quello parlerò più avanti, visto che agli italiani non stanno dicendo che nel 2015 dovranno buttare i loro televisori, ma ne parleremo e in maniera molto approfondita. La sbornia è finita, adesso è il momento di essere cattivi, molto cattivi.
PS. va ricordato che Matteo Renzi è l'unico che non ha risposto alle domande di Intervistato. La prossima volta magari ci penserà meglio.
Simone Corami | @psymonic
The Seppuku of Twitter
So the primaries are over, the ones of the left wing at least, because here there's a mess that could bring us not to a permanent elections campaign, but to a permanent election!
You all know how it ended, Bersani has won in the realities, at the voting stations, while Renzi won on Twitter and on social media. The great victim is Twitter itself, forced to seppuku, the Japanese ritual suicide. There were also the kaishakunin, the faithful companions who cut its head in a generous fashion, to spare the pain of the blade cutting the intestines and the death by bleeding out. The faithful companions have been the TV and the print, especially the online one, who seriously has some deep responsibilities in this farce. Because that's what it is.
I social media non hanno spostato un voto, anzi, gli hanno spostati al contrario, vista la grande offensiva socialmediatica renziana nella settimana del ballottaggio, ci sono stati flussi di ritorno a favore del segretario e Ilvo Diamanti, sulle pagine di Repubblica, da spiegato come anche se tutte le 100.000 richieste di iscrizioni fossero stato accolte e avessero tutte, dico tutte al 100%, votato per l'obamino fiorentino, il risultato non sarebbe cambiato. Già nei mesi scorsi si è vista la scarsa efficacia che il sistema social media ha nell'aiuto alla vendita, figuriamoci dopo questo tonfo riguardo quello politico. Io, come ho scritto in un post su Orson, sostengo che c'è bisogno di tornare all'azione, consigliando i rapimenti simil-alieni, come ha fatto Samorì e il duo Baccini-Galati.
Si dice che l'Italia non è pronta, che in fondo non c'è massa critica ed altre amenità. Bella scoperta! Quanti sono gli iscritti a Twitter, molti di meno rispetto a Facebook, che poi viene usato in maniere molto differenti, ma credo oscillano fra uno e due milioni, lasciando scoperti grossi settori per età, professione, abitudini di consumo e molti altri segmenti di micro-data e non di big-data. Voi credete davvero che visto che i blogger ora vanno al Motor Show sposteranno un acquisto? Oppure la gente continuerà a comprare Quattroruote o a vedere le macchine dei propri amici? Ho lavorato in un'agenzia di analisi e marketing del settore Automotive e quello che contava era la stampa e le trasmissioni tv di settore, neanche quelle satellitare, perchè chi paga vuole vedere contenuti premium come film, serie tv e sport. Quindi? Quindi i social hanno un effetto di rinforzo, di informazione e di interesse - qui sta davvero il concetto di engagement.Tralascio la delicata questione della primavera araba e dell'epilogo triste che sta affrontando e me li ricordo i: "E' la forza della rete", "La rete porta democrazia", "La rete è la pace". Io me li ricordo bene.
Torniamo alle primarie, o meglio allo spazio che certa stampa, come Huffington Post, Pubblico e altri hanno dato a Twitter, perchè questo sta succedendo. Twitter è diventato un'ottima riserva di battute, idee e altro, per riempire il vuoto delle pagine bianche e degli spazi audiovisivi. Twitter è entrato nello scadenzario dei media tradizionali, come le conferenze stampa, le processioni e i saldi. Se guardate bene poi tutte le aspiranti twitstar vogliono quello, visibilità, ma visibilità sui media tradizionali, vogliono che il loro nome sia Corsera, o su Il Fatto Quotidiano, per non parlare di Repubblica o durante una diretta de La7. Nessuno ragione totalmente alla visibilità sul web. L'unico scopo diventa farsi notare per poter bullarsi con gli amici oppure strappare un contratto da collaboratore per qualche centinaia di euro al mese se va bene, o 5 euro a pezzo, sempre se va bene. Questa era la grande rivoluzione? Quanti Social Media Anything Manager ci sono che lavorano per poco o che non percepiscono nulla?
Tutta la tossicità di Twitter ha avvelenato l'uccellino tanto che oramai non gli restava che crepare sotto il peso della realtà dei voti di carta. Il prossimo banco di prova saranno le primarie del M5S, ma ci sarà anche la social tv, però di quello parlerò più avanti, visto che agli italiani non stanno dicendo che nel 2015 dovranno buttare i loro televisori, ma ne parleremo e in maniera molto approfondita. La sbornia è finita, adesso è il momento di essere cattivi, molto cattivi.
PS. va ricordato che Matteo Renzi è l'unico che non ha risposto alle domande di Intervistato. La prossima volta magari ci penserà meglio.
Simone Corami | @psymonic
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