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Il sindaco solidarizza con il partito che taglia i fondi al Comune e moltiplica i treni Tav, solo per condannare il vandalismo da strapazzo

Creato il 21 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Un atto di inciviltà che non ha nulla a che fare con la politica. Una politica con la P maiuscola che non ha bisogno di scrivere slogan ed insulti sui muri e sulle porte, che non ha bisogno di atti vandalici per far parlare di sé e delle proprie idee, qualsiasi esse siano. Stiamo raccontando, insieme al Pd, una politica nuova. Che si confronta nelle sedi istituzionali e che coinvolge i cittadini con toni civili e costruttivi. Come sindaco e come cittadino, rigetto e denuncio il gesto compiuto alla sede del Partito Democratico e sono solidale con i vertici e con gli iscritti del partito.

C'era forse qualcuno che sentiva il bisogno di un chiarimento simile, dubitando se il Comune fosse favorevole o contrario a un danno a una sede politica?

Dopo la piena, ecco Adad, la divinità sumera che si riteneva la donasse, come la pioggia, il grano e altri proficui esiti delle naturali vicissitudini, vissute religiosamente. Era detto il "tonitruante", aggettivazzo che qualcuno ricorderà di aver ritrovato nelle traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea, o anche nei commenti - questo siffatto, ad esempio - alle dichiarazioni del sindaco Gianluca Galimberti, l'eletto, il rappresentante degli interessi e dei diritti fondamentali dei cremonesi, e che purtroppo si abbassa a prendere in esame paragoni incongrui. Infatti nessuno ha mai definito politica con la P maiuscola le scritte sulla sede di un partito, molti cittadini educati dai genitori sanno che queste cose non si fanno. Generalmente, in società, si deplora la violenza e non la si commette, senza bisogno di scambiarsi comunicati. Ad esempio ecco chi, ed io con lui, nella sede del Pd di via Ippocastani 2 non c'è mai stato, per silenziosa protesta. Se esistesse un partito degli ippocastani invece vi andrebbe. Ma chi pensa a tutelare l'austroungarico albero? Purtroppo per il sindaco, deplorare gli sgomberi ha un senso, e non è uno slogan nemmeno opporsi alla Tav. Cremona paga cara la politica nazionale del Pd e del governo Renzi: tagli, di nuovo, agli enti locali. Vero è ben, Pindemonte, che l'insulto e anzi il danno a una politica sede sono insopportabili, per un principio universale di rispetto e non discriminazione delle idee politiche. Non vale dunque per il solo Pd e il suo culto del bacio della pantofola papale.

I maggiori giornali nazionali irridono Democrazia Atea solo perché è un piccolo partito, la trascurano, il Corriere l'ha sbeffeggiata prima delle elezioni perché non ha azionisti atei. L'ateo italianamente viene sempre insultato e offeso, eppure la sua non è un'opinioncina o uno slogan: egli sostiene un'idea fortissima, che ha fatto la storia più della Chiesa, altrimenti non avremmo uno stato teoricamente laico e non ci sarebbe nemmeno libertà religiosa. Le minoranze politiche sono continuamente calpestate e umiliate, anche all'interno del Pd. Il diritto al rispetto vale solo per il Pd?

La politica nuova che il sindaco "racconta col Pd" qual è? Quella che rispetta tutte le minoranze o quella che si schiera col Pd alle elezioni per vincere e poi continuare la serie dei lavori, degli affari legali, dell'inquinamento legale e della santificazione dei mali dell'incivile democrazia?


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