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Il sorpasso

Creato il 07 giugno 2011 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Nel 2036 i Paesi emergenti supereranno quelli industrializzati
Il sorpasso

Anche la loro successione geografica indica la crescita

Alla faccia della profezia Maya! La data è stata fissata, ed è il 2036. Entro questo anno, infatti, le economie dei 7 Paesi emergenti supereranno per Prodotto Interno Lordo quelle dei G7, gli attuali sette Stati maggiormente industrializzati. Lo studio è stato condotto da una delle maggiori società di consulenza del globo, la PricewaterhouseCoopers.

Peraltro la stessa società aveva confrontato le economie degli E7 e dei G7 già prima della recessione mondiale che ha sconvolto gli assetti economici e finanziari internazionali e aveva dichiarato che Cina, India, Brasile, Russia, Indonesia, Turchia e Messico supereranno i Paesi del G7 (Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia) entro il 2046. Lo stesso studio, aggiornato a dopo che gli effetti della recessione si sono stabilizzati, ha ridotto di un decennio l’avvenimento del sorpasso.

La PwC analizza in particolare il valore congiunto delle attività bancarie dei Paesi emergenti anche in relazione alla possibile spinta del PIL nazionale. Pertanto dopo la crisi del 2008 non sorprende più di tanto che i tempi per superare le economie dei Paesi industrializzati si siano accorciati. Infatti gli Stati emergenti sono stati meno colpiti rispetto a quelli occidentali visto che le banche situate nei BRIC avevano in portafoglio meno titoli tossici rispetto agli istituti bancari europei e americani.

A livello di singole nazioni si può affermare che per il primo posto sul podio la Cina supererà gli Stati Uniti come principale economia mondiale già nel 2023, con 20 anni di anticipo rispetto alle previsioni precedenti. In leggero anticipo rispetto alla media anche il sorpasso dell’India sul Giappone per il terzo posto in classifica, che avverrà entro il 2035.

Sebbene anche gli E7 comincino ad incontrare alcuni problemi che potrebbero diventare sempre più evidenti. La Cina, con una crescita della produzione industriale di oltre 7 punti percentuali annui, inizia a risentire di questo surriscaldamento dell’economia interna. In particolare il rialzo dei prezzi delle materie prime, unito ad una notevole speculazione immobiliare, preoccupa non poco il governo, che sta tentando in tutti i modi di limitare l’innalzamento dell’inflazione. Altro problema è il livello dei consumi molto basso nel Paese orientale, situazione che Pechino sta cercando di risolvere riequilibrando la bilancia commerciale (attualmente pendente verso l’export).

Lo studio di PwC si occupa anche di stabilire il primato mondiale in termini di PIL che si avrà tra molti anni. Dal 2050 la probabile prima economia mondiale sarà l’India e non la Cina, in quanto quest’ultima sarà penalizzata in termini di produzione a causa dell’elevata età media della popolazione.

I Paesi emergenti ci sorpasseranno un po’ come Gassman…

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