IL SU-POST DEL SABATO. Ma quanti sono i processi di B.? Ultimissima ora: anche i leghisti trombano
Creato il 29 gennaio 2011 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
PillolaLa fiducia di Silvio Berlusconi nelle capacità professionali delle nostre forze dell’ordine è notoria. È convinto, da sempre, che i carabinieri, i poliziotti e i finanzieri italiani siano fra i migliori del mondo tanto che, quando temette di essere rapito non interpellò nessun agente in divisa preferendogli la protezione della mafia e di un mafioso. Quando decise di scendere in politica si fece proteggere da bodyguard professionisti, muscolosi, ignoranti come capre malesi e perennemente con gli occhiali da sole, anche di notte, per coprire lo sguardo dalla vergogna. E fu così che, quando la guardia di finanza decise di dare una sbirciata fra i bilanci delle sue aziende, Silvio la pagò assumendo subito dopo fra i suoi consulenti fiscali sottufficiali e ufficiali delle fiamme gialle. La stessa considerazione, il presidente del consiglio l’ha avuta nei confronti della magistratura verso la quale, come il processo Mondadori sta a dimostrare, ha sempre nutrito un affetto da percentuale matematica che si traduceva in bonifici su conti correnti o consegna diretta di contante attraverso Cesare Previti. Quando qualche magistrato ha deciso di andare a vedere le carte di Silvio, pensando che il suo impero fosse tutto un bluff, sono iniziati i guai con le toghe. Da “uomo con le palle”, Silvio ha appena detto ieri nell’ennesimo videomessaggio curato dal cameraman di “Bin”, che non è “mai fuggito dai giudici”. Per dirla tutta a noi è sembrato il contrario, ma forse eravamo distratti. Anzi, l’ultima perla delle sue furfantesche dichiarazioni è stata: “Mi farò processare. Andrò in Tribunale...dei Ministri”. La casalinga di Abbiategrasso, che crede che il tribunale dei ministri sia l’organo più alto della magistratura italiana e non un club di maggiordomi in livrea, è sempre più convinta che Silvio sia l’originale e dio la sua controfigura.PillolinaA Giuseppe D’Avanzo sembra piacciano particolarmente le domande da fare a Silvio, meglio se 10. Però oggi su Repubblica, oltre alle domande, D’Avanzo si lascia andare al mestiere del reporter investigativo e smentisce, punto per punto, tutte le autodifese di Berlusconi sull’affaire Ruby. Ma l’aspetto che ci ha maggiormente incuriosito è quello dei processi (procedimenti giudiziari) ai quali è sottoposto il Nano². Non se ne conosce il numero esatto anche perché varia a seconda delle dichiarazioni e dei contesti nei quali viene tirato fuori. Silvio parla di 106 “tutti finiti con assoluzioni e 2 con prescrizioni”. La figlia Marina parla di 26 con “una, una sola condanna”. Paolo Bonaiuti parla invece di 109 processi, una cazzata enorme smentita perfino da Bruno Vespa (sic!). Nell’ultimo memoriale catodico Silvio ha parlato di 28 processi a suo carico. Quale sarà il numero esatto? Il giornalista di Repubblica avanza un’ipotesi. “I processi a carico di Silvio sono stati 16, di cui 4 ancora in corso: corruzione in atti giudiziari; frode fiscale; appropriazione indebita e concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile”. Ma lui è innocente, i colpevoli sono i giudici che non si fanno i cazzi loro.SuppostaAbbiamo scoperto, e ne siamo felici per gli adoratori di Odino, che anche i leghisti scopano. Qualche dubbio, in verità, c’era venuto visto che con questa storia del federalismo gli impegni sono notevolmente aumentati. E invece anche loro sono uomini con tutte le caratteristiche che questo comporta compresa la, a volte irrefrenabile, voglia di fare sesso. Pur non sapendo come un leghista solitamente lo fa (su questo punto potremmo sbizzarrirci nelle più fantasiose congetture partendo dal culo all’aria di Calderoli), sappiamo però che amano lasciare tracce della loro presenza alle ragazze, anche minorenni e soprattutto se non dimostrano 24 anni. Nelle perquisizioni dei poliziotti presso l’appartamento di Ruby, è spuntato fra le carte il biglietto da visita di tal Francesco Belsito, sottosegretario alla semplificazione, numero due del ministero retto proprio da Roberto Calderoli. Pronta la difesa dell’esponente della Lega Nord: “Il mio biglietto da visita? Ne lascio in giro talmente tanti!” In effetti a tutti capita di lasciare biglietti da visita in giro, quello che ci sembra strano è che Belsito li lasci alle mignotte, ma tant’è...Alcune spigolature sul politico leghista: millanta una laurea in scienze politiche. Smentito dal rettore dell’università ha dichiarato di averla conseguita a Malta. Il sindacato di polizia ha protestato vibratamente con il Prefetto di Genova perché l’onorevole Belsito è solito parcheggiare la sua Porsche Cayenne negli spazi riservati agli agenti e ai funzionari in servizio. È stato al centro di un piccolo scandalo perché, sempre a bordo della sua fiammante Porsche, Belsito transita sulle corsie gialle. Il comune di Genova, che non voleva concedergli il permesso, alla fine lo ha accontentato. La motivazione: “Il sottosegretario deve spostarsi velocemente”. Il guaio di questa nazione non è solo Berlusconi, il pesce inizierà a puzzare dalla testa ma poi...
Potrebbero interessarti anche :