Magazine Talenti

Il Sud e le stagioni

Da Lara

A volte mi fermo a leggere gli articoli di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.


Un paio di mesi fa, mi è capitato di leggere quanto copio sotto che avevo salvato per poterlo rileggere con calma
Napoli è la primavera, la Sicilia è come l'estate: storia di affinità elettive

Viaggio nel Sud di Marina Valensise
 Marina Valensise, "Il sole sorge a Sud", pp. 363, € 22 è pubblicato da Marsilio editore
Il viaggio comincia nel cortile di un'infanzia calabrese e finisce nella Napoli inorgoglita dei neoborbonici. È un viaggio nello spazio e nel tempo, andando incontro ai contemporanei e ricordando i morti, i grandi viaggiatori da Goethe a Stendhal, gli autori dimenticati del passato. Lo pubblica oggi Marsilio (Il sole sorge a Sud). 
L'ha scritto una tra i più colti giornalisti italiani, Marina Valensise - allieva e traduttrice di François Furet -, che però non ha rinunciato al gusto del reportage e dell'inchiesta. La sua è una tecnica diametralmente opposta a quella dell'opinionista, convinto che i confini del mondo coincidano con quelli della propria testa; la Valensise invece viaggia, parla con le persone, si misura con la realtà, ma non si limita a raccontarla, la teorizza con un taglio netto, con uno spunto di partenza - la sensazione che il Sud sia una terra sconosciuta alla maggior parte di noi, e meriti invece un trattamento nuovo - e con un obiettivo: ricostruire l'autostima dei meridionali e trasformare quello che a oggi appare un problema insolubile in un'opportunità.

Ogni stagione ha la sua regione e ogni regione ha la sua idea dominante e il suo scrittore-guida, il suo Virgilio.


L'estate è della Sicilia, nel solco dell'idea dell'irredimibilità gattopardesca: legata al paesaggio in Tomasi di Lampedusa, trasferita all'uomo da Sciascia, ora esaurita, visto che una parte crescente dei siciliani si è convinta che si possa cambiare tutto perché tutto, e non nulla, cambi. L'autunno è della Calabria, terra d'origine dell'autrice: tutto il viaggio è un tentativo di capire, alla luce di Corrado Alvaro, dove e perché alligna la malapianta della criminalità organizzata, se è estirpabile dalle teste, prima che nei tribunali, e come. L'inverno è la stagione della Basilicata e delle Puglie - rigorosamente al plurale -: qui l'idea fissa da demolire è il "dolorismo", il mondo arcaico chiuso nella sua assolutezza mitologica, dipinto da Carlo Levi e Rocco Scotellaro, e consacrato da decenni di progressismo (sorprendenti le pagine dedicate a Gennaro Nunziante, il regista di Checco Zalone, che cita Maurice Blanchot e la teoria del disastro). Qui la Valensise si imbatte in una nota oggi dominante nel panorama editoriale e intellettuale del Sud, che sarebbe riduttivo definire neoborbonica. L'autrice riconosce alcune delle ragioni dei revisionisti che rivalutano il regno delle Due Sicilie, ma tesse soprattutto l'elogio della classe dirigente unitaria, da Giustino Fortunato a Francesco Saverio Nitti, passando per il bresciano Zanardelli. 
Marina Valensise, giornalista e scrittrice Ovviamente il tema torna nelle pagine finali dedicate alla Campania e a Napoli, dov'è ambientata la primavera. La Valensise parla con imprenditori e intellettuali, cita Raffaele La Capria e intervista Marco Demarco cui si deve la critica del "terronismo", il misto di rancore antisettentrionale e rivendicazionismo consolatorio che è in realtà stretto parente del localismo leghista. La Napoli raccontata dalla Valensise è anche quella del riscatto, dall'inferno della terra al paradiso della robotica, con la scoperta del Sud che ce la fa, innova, esporta. Al di là dei vari spunti, il senso del libro è chiaro: ricordare ciò che abbiamo dimenticato e ripartire alla conquista del nuovo, forti della convinzione che la fatalità non esiste, non è una condanna esterna ma una creazione mentale, e in quanto tale può essere distrutta, per costruire sulle sue macerie un Mezzogiorno sublime come quello degli antichi e dinamico come quello che meritano i suoi figli migliori.

Aldo Cazzullo da Il Corriere della Sera del 14 marzo 2012
Il grassetto è mio



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Odissea

    Odissea

    Le peripezie di un gruppo di turisti nell’isola cantata da Omero PARTE UNO Andare in vacanza a Corfù sembrava a tutti una buonissima idea. Leggere il seguito

    Da  Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI
  • Zora

    Zora

    è una cucciola femmina di 2 mesi, futura taglia media. Si trova in Calabria ma è adottabile in tutto il centro e nord Italia (i volontari la faranno arrivare a... Leggere il seguito

    Da  Annarellina
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Deodorante "Pure&Natural"di Nivea

    Deodorante "Pure&Natural"di Nivea

    Ciao ragazze!!!Oggi vi volevo parlare di un prodotto che ho acquistato, lo scorso anno in Sicilia (ma che ho già terminato ^_*) e si tratta di un deodorante in... Leggere il seguito

    Da  Fiorellina84
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Roberto R. Corsi - Cinquantaseicozze

    - Ed. Italic Pequod 2015 Queste cinquantasei di Corsi sono proprio loro, le cozze, il Mytilus galloprovincialis, il muscolo, il peocio, il mòsciolo. Leggere il seguito

    Da  Ellisse
    POESIE, TALENTI
  • Pentèlite, anno 2 numero 1, nuova serie

    Pentèlite, anno numero nuova serie

    Esce il primo numero di Pentèlite, secondo anno, 2015 Ecco l'indice: SAGGISTICA Federico Fellini, romance di Jean-Paul Mezzogiorno, di Sebastiano Burgaretta... Leggere il seguito

    Da  Narcyso
    POESIE, TALENTI
  • Via Queirolo – la Via Pedonale

    Queirolo Pedonale

    E’ sicuramente la via più In di Arma di Taggia primo paese della Valle Argentina, perchè innanzi tutto è un budello parallelo al mare e poi è pedonale. Leggere il seguito

    Da  Topinapigmy
    DIARIO PERSONALE, TALENTI