E stavolta, e finalmente direi, son i denti. Niente dubbi, niente domande tipo "sará la pancia, i gas, la testa, la febbre, tosse, raffreddore,indigestione (se possibile), fame, sonno...". No, son i denti. Oggi ho visto la puntina di uno, ecco svelato il mistero. Lamentarsi non si lamenta, tanto con tutte quelle che ha passato in sti mesi penso sia niente in confronto, peró dorme poco.
Che mi chiedo come sia possibile che un nanetto come lui dorma poco e male, ed abbia energia da vendere, mentre io dormo poco e male, ma ho dormito poco e male anche in passato senza ripercussioni, e son uno straccio, fisicamente ed emozionalmente. Che bello fare figli!!!
Cosí ti dicono, certo, chi non li ha. Tanto che ora rispondo a tono, come "Sono a dieta, oggi ho mangiato solo un'insalatina, ma ho una faaaameeeeeeee!!!". "Scusa, vuoi che ti presti mio figlio?" ribatto io "perché ti assicuro che con lui io non ho bisogno di dieta (e lo dimostro bene, anche), visto che non ho il tempo per mangiare!". Ridi, ridi, peró io non vado avanti a verdurine insipide, mi mangio panettoni, putizze e cioccolata, e non mi pento! Ora dimmi, chi sta peggio delle due? Almeno io mi concedo uno sfizio....
Giá...o come "non ho tempo". Vogliamo parlare del tempo? No, dico, vogliamo proprio ma proprio dire qualcosa approposito del tempo? Perché ogni spagnolo che si rispetti, e stranamente tutti quelli che conoscono, del sud, nord e isole comprese, dicono sempre "io lavoro, non posso!".
Non me lo spiego: quando lavoravo e con orari non da ufficio, ma turni a orari impossibli e della durata di 9 ore o piú, io riuscivo sempre a far la spesa, cucinare piatti semplici, pulire casa, fare delle lavatrici, stirare se dovevo usare l'uniforme, passare tempo sul pc, e magari anche incontrare un'amica.
Uno o una spagnola per tutto ció che ho elencato, e per molto altro, sempre risponderá "peró io lavoro!", come se chi lavorasse non avesse mai tempo di comprare, lavare, cucinare. Loro non riusciranno mai ad andare a far la spesa, mai a pulire casa, far lavatrici, cucinare o portar fuori il cane/accudire il gatto. Peró troveranno sempre il tempo per uscire con gli amici, giocare alla play, ubriacarsi.
Stranamente l'italo-friulana riesce in tutte le attivitá, trovando anche il tempo per dormire. Si dimentica, peró, di uscire a divertirsi, perché se le cose non le fa da sé, non gliele fa nessuno.
Ma forse sarebbe meglio vivere in un porcile ma avere il morale alto....
Ora non che il presente sia tanto diverso. Con un pupo lavoro 24 ore al giorno, senza festivi, feriali, o giorni liberi, vedendomi impegnata in turni mattutini, pomeridiani e notturni. Son comunque capace di far la spesa, pulire casa, far lavatrici, cucinare (é che dopo un paio di giorni a panini lo stomaco non regge!), portar anche fuori il cane, trovare il tempo per stare al pc, fare attivitá fisica e leggere nei brevi momenti in cui mi rinchiudo in bagno. Non esco a far festa solo perché non c'è nessuno che mi tenga il pupo, e perché non son una 25enne alla ricerca di avventure....giá...comunque sta cosa non la facevo neanche a 25 anni.
Cosí che non capisco quando i giovani spagnoli vogliono tante cose, ma per ogni situazione hanno sempre pronta la scusa "é che io lavoro". Ok, tu lavori, e gli altri che? Si grattano i piedi tutto il giorno??? (uso piedi per non sembrar troppo volgare). Ma com'è che in Italia i miei amici lavorano, vivono da soli, van anche in palestra o hanno attivitá extra lavorative, alcuni hanno due o tre lavori, e riescono anche a passare al bar di sempre per un caffé o un aperitivo???
Assicuro che se Gabi non avesse bisogno di orari cosí rigidi e attivitá prevedibili, io me lo porterei ovunque, altro che la scusa "é che ho un bimbo" a fermarmi....perché anche quella é un'altra frase celebre delle spagnole, "é che ho un figlio" e allora non posso far niente...o "é che son incinta" e la si deve trattare come un'ammalata terminale....
Ma forse é che dopo qualche anno si arriva al momento che le scuse stancano, e almeno chiedi che ci mettano un pó di fantasia, se proprio te le devono raccontare!
Fatto stá che piú tempo passo all'estero, e piú mi sento italiana...davvero strano, non me lo so spiegare. Sará che ho un figlio, forse, e allora devo pur insegnargli da dove viene sua madre.
E quindi sí, fai figli, ti distruggono, ti massacrano, pretendono orari impossibili, ma tirano fuori tutta l'italiana che c'è in te!