A forza di “volare alto” ho perso di vista circa 200 “pseudo amici” che avevo raggranellato su Facebook e che non sono riuscito a trasformare in “amici” veri visto che non mi è riuscito di trascinarli dalla parte del Sidast in oltre due anni di attività sindacale sul web e malgrado il successo del presente blog che ha raggranellato la cospicua cifra di ben 100.000 contatti. Ho perso di vista pure quei cinque o sei insulsi gruppi di lavoratori Ast che adesso stanno facendo la stessa fine dell’Azienda…. Ho perso di vista perfino un mio Segretario di RSA che, al contrario di un Giudice di un Tribunale ha statuito, assolvendomi, che in quanto a “manovratore di macchina del fango” non valgo una cicca mentre il mio ex amico, passato al nemico, accusandomi di ciò, mi avrebbe, al posto del Giudice in questione, minacciato come minimo l’ergastolo….
Dall’alto dei cieli vedo una lunga scia di formichine che accorrono a un presidio organizzato dall’Ast e mettersi in fila per ricevere uno stipendio dimezzato e una quattordicesima mensilità con un forte ritardo rispetto alla naturale scadenza e “ringraziare” i Dirigenti della stessa per essere stati magnanimi nei loro confronti anziché contestare la gestione per averli ridotti quasi a mendicare qualche centinaio di euro….
Il Sidast non può e non intende scendere in campo a difendere una categoria così derelitta, senza attributi, quasi senza un briciolo di discernimento visto che accorre al richiamo di nuovi sindacati aziendali creati dalla stessa Azienda che una volta si sarebbero chiamati “gialli” ma che oggi sono soltanto dei profittatori che accorrono in difesa di un’Azienda che dovrà essere sanzionata per la dissennata gestione degli ultimi anni e che tentano di apparire come dei Messia nel tentativo di sostituirsi ad altre colpevolissime sigle che hanno co-gestito l’Azienda ingrassandosi a dismisura….
In buona sostanza il Sidast dovrebbe lasciare il campo libero a ciarlatani e profittatori e l’intero popolo dei lavoratori Ast al loro triste destino ma non sarà così perché io personalmente, assieme all’organizzazione, abbiamo una “mission” da portare a compimento: impedire la privatizzazione dell’Azienda (che ci ha visto fin’ora vincenti), rilanciare la Società che deve tornare quella che era prima della trasformazione societaria e assicurare una vita serena e tranquilla non tanto ai colleghi, quanto alle loro compagne e ai loro bambini che non devono pagare le conseguenze dell’insulsaggine dei rispettivi capi-famiglia! In più, unica organizzazione sindacale che ha preso a cuore le vicende giudiziarie dei vincitori di un vecchio concorso a 50 posti di conducenti di linea e quelle dei 19 interinali che speriamo non passino neppure da un Tribunale e vengano invece doverosamente riassunti e stabilizzati. Questi ragazzi ci hanno onorato della loro fiducia anche perché conoscono benissimo il perché le altre sigle aziendali “non possono” prendere posizione a loro favore.
Il tempo sarà, come sempre, galantuomo e darà ragione al Sidast mentre chi vorrà ricredersi potrà sempre dialogare e magari aderire al SINDACATO DIPENDENTI AST…..
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