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Il Terrore, di Arthur Machen

Creato il 09 settembre 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Titolo: Il Terroreterrore-di-maken_400
Autore: Arthur Machen
Editore: goWare
Anno: 2014 (prime pubblicazioni: 1986 Italia, 1917 Inghilterra)
Genere: thriller/horror
Formato: Elettronico

Trama:
All’epoca della Prima guerra mondiale, mentre il continente europeo è devastato dalla violenza inaudita del conflitto in corso, in un angolo remoto dell’Inghilterra la popolazione deve fare i conti con una serie di eventi luttuosi e inspiegabili. La spiegazione più ovvia sembra quella di una diabolica macchinazione dei Tedeschi, che la propaganda bellica soprannomina “Unni” per sottolinearne la spietata ferocia.
A dispetto di tutte le apparenze, però, non sono loro gli artefici del misterioso Terrore che è calato implacabile sulla tranquilla campagna inglese: anzi, nessun uomo lo è. In un crescendo di smarrimento angoscioso, si fa strada nella mente dei testimoni un’ipotesi sconvolgente: il momentaneo sovver- timento di un ordine stabilito che disegna scenari apocalittici, accompagnato dalla brutale consa- pevolezza di una realtà dalla quale forse non si potrà più tornare indietro.
L’uomo ha infranto un patto sacro: ha scelto di non essere più Uomo.

Giudizio:
In molti hanno definito questo libro un precursore di serie TV del calibro di “X-Files” o “Fringe”, inizialmente non riuscivo a comprenderne il motivo. Proseguendo nella lettura, tuttavia, l’immagine che si è creata nella mente di chi ha già avuto in mano il volume (o una copia elettronica) è diventata molto più chiara.
Ci vuole del tempo per riuscire a tenere il passo della storia, come spesso accade, a causa dei moltissimi concetti dilatati sino allo stremo che, tuttavia, riescono a trovare una funzionalità all’interno della narrazione. La lunga disquisizione sulla censura può distogliere l’attenzione dei lettori dall’argomento principale, tuttavia si rivela essere valido nel contesto della lunga indagine, un fattore capace di rendere tutto così stranamente familiare da sembrare quasi attuale.
La società, magnificamente descritta non tanto negli aspetti esteriori quanto nei comportamenti e nelle convinzioni, guida il lettore attraverso paure e dubbi scatenati da insolite morti. Che siano omicidi o meri incidenti, nessuna oscura congettura può prepararli alla verità; nemmeno le accuse pronunciate a mezza voce nelle fabbriche di armi di un Regno Unito o platealmente esposte in presenza di amici presso il club del paese si avvicinano alla terribile realtà.

Machen
La conclusione potrebbe instillare dei dubbi nel lettore, seguendo questo libro più la strada del paranormale che del puro thriller – con tutto ciò che ne consegue. Questo aspetto gli ha permesso di sopravvivere a un intero secolo senza essere considerato, oggi, banale o superato.
Risulterebbe una lettura ostica per chi è abituato a una narrazione più dinamica ma sarebbe un vero peccato ignorare un’opera così interessante e soprattutto ben scritta, classe ’17 che non ha ancora messo un solo capello bianco.

La mia valutazione è un 4 pieno su 5.

Sull’autore:
Arthur Machen (3 marzo 1863 – 15 dicembre 1947) è stato uno scrittore gallese, noto soprattutto per i suoi racconti dell’orrore, del fantastico e del soprannaturale. È anche noto per aver contriubuito a creare il mito degli angeli di Mons, un leggendario gruppo di angeli che avrebbe aiutato l’esercito britannico durante la battaglia di Mons nella prima guerra mondiale.
Tra le sue opere più famose vi è Il grande dio Pan, pubblicato nel 1890, elogiata moltissimo da Howard Phillips Lovecraft.

Christine Amberpit



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