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Il testo poetico in classe quarta: Arrivederci fratello mare di Nazim Hikmet

Creato il 17 settembre 2011 da Maestrarosalba
Abbiamo aperto il sussidiario dei linguaggi e sfogliando le  prime pagine c'è questa bella poesia di Nazim Hikmet
ARRIVEDERCI FRATELLO MARE
Varna, 1951 Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Riprendiamo subito il ritmo con il ritorno all'analisi dei testi, cominciamo dal testo poetico: questo testo si presta a salutare le vacanze appena finite, traghetta le esperienze estive  in ricordi, le emozioni  ancora fresche e vitali accompagnano i nuovi incerti passi, insieme al senso di malinconia  per qualcosa che finisce, fino a trasformarsi in  rinnovata forza, la forza dell'intraprendere una nuova strada. 
Attività
Commentiamo assieme agli alunni, il malinconico saluto del poeta che percepisce il mare così grande, luminoso e infelice allo stesso tempo, forse proprio perchè qualcosa sta per concludersi. Per passare qualche riga dopo a trarre il meglio possibile dal contatto con il mare, che oltre a raccontare il proprio destino, lascia aperta la porta alla speranza, alla saggezza e al ritorno.
Parole adatte  al novo inizio che anche un anno scolastico rappresenta: la speranza di iniziare in modo diverso, rinnovato impegno e saggezza, il traguardo di questi anni di crescita, che nel passaggio lento dall'infanzia portano all'età della ragione, la consapevolezza che a noi, a differenza del mare, tocca un destino che possiamo scegliere, mentre il mare è lì apparentemente immobile ,noi possiamo agire e tracciare la strada del futuro.
Correlazioni con le discipline A questa attività possiamo accostare arte e immagine e fare il disegno del mare: le vacanze appena trascorse, ma anche il mare infelice e immenso rappresentato dal poeta. 
Per completezza forniamo agli alunni qualche notizia biografica sull'autore: Hikmet nacque a Salonicco nel 1902, l'antica Tessalonica, all'epoca facente parte dell' Impero Ottomano,  e che oggi appartiene alla Grecia. Nazim Hikmet cominciò a diciassette anni a scrivere per una rivista ispirandosi ad altri poeti turchi.  Lavorò come insegnante e studiò sociologia a Mosca. Rientrò clandestinamente in Turchia nel 1928 e per questo motivo  venne condannato  e imprigionato.  Dieci anni dopo nel 1938, fu nuovamente condannato a quasi trent'anni di prigione per le sue attività e idee politiche contro il nazismo, fu scarcerato nel 1950 anche grazie alle pressioni di alcuni artisti e letterati europei. Si sposò, ma nel 1951 fu costretto a tornare a Mosca senza la moglie e il figlio nato nel frattempo. Passò il suo esilio in  viaggio per tutta l'Europa. Morì nel 1963 per un infarto, il secondo dopo quello già subito in precedenza. E' ricordato per le accorate poesie d'amore che testimoniano anche le sue idee e il suo impegno politico e sociale. 
Il testo poetico in classe quarta: Arrivederci fratello mare di Nazim Hikmet © Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.

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