Ispirazioni di lettura, buttate un po' lì, a caso, come su un divano.
Ok, ho finito la lettura de L'Eternauta, il vagabondo dell'infinito, che ora capisco perché le prime due serie di Falling Skies mi erano piaciute e poi invece il tracollo della sceneggiatura, è che son quasi uguali, ma solo quasi (contaminazioni?).
Capolavoro del fumetto e della fantascienza, questo; peccato solo che negli anni cinquanta le donne stessero sempre in cucina e così han fatto anche qui per tutte le quattrocento e rotte pagine.
Ora mi attende una breve ma intensa full immersion ratmaniana che è uscito l'ultimo numero e ci si fa la trilogia di The Walking Rat tutta d'un fiato, che così è contento ed io già rido che tra gli zombie c'è pure l'allegro chirurgo.
E poi torno da Neil, che Gaiman è un genio non c'è che dire, ed io l'ho mollato lì che avevo da fare e non si fa, e ho scoperto d'avere pure il segnalibro, che quindi è un segno. Divino.
Così me lo riporto a letto, la sera, Neil, con tutti i suoi American Gods .
Ma se avete voglia, oltre a leggervi L'Eternauta che vi fate un po' di cult-ura sulla letteratura comics che ha fatto la storia, ascoltatevi anche questo brano che è davvero tutta colpa sua se mi son letta il fumetto. Ma davvero. ^_^
#L'Eternauta ( El Eternauta): Héctor Oesterheld e Francisco Solano Lopez, 1957 - 1959
#Rat-Man nr. 106 - 107 - 108
#American Gods, Neil Gaiman