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Il vate Tiresia

Creato il 27 gennaio 2012 da Tanogabo @Otello35282552

Il vate TiresiaUna volta tanto nel suo legittimo letto nuziale, Zeus avviò con la sua sposa una discussione di carattere alquanto privato che, scherzosa dapprima, assunse in breve, dato il carattere collerico della coppia divina, proporzioni di vero litigio.
Tema della discussione era chi provasse maggior gioia nell’amore: l’uomo o la donna.
Zeus sosteneva fosse la donna e Era affermava il contrario.
Poiché la questione pareva insolubile, stabilirono di affidare il giudizio a chi potesse emetterlo con cognizione di causa. Fu prescelto Tiresia, e in realtà nessuno avrebbe potuto essere miglior giudice di lui.
Per un curioso destino Tiresia, figlio di uno degli Sparti e della ninfa Cariclo, era vissuto nel mondo come uomo e come donna.
Girando un giorno in un bosco aveva visto due grosse serpi avvinghiate, si era impaurito e aveva percosso i rettili con una canna. Stranamente il suo aspetto mutò e Tiresia, trasformato in donna, era rimasto tale per sette anni, allo scadere dei quali, rivedendo le due serpi avvinghiate, era ritornato uomo dopo averle nuovamente percosse.
Tiresia, dunque, consultato da Era e da Zeus, si pronunciò a favore di quest’ultimo affermando che il piacere sessuale si compone di dieci parti: l’uomo ne prova solo una e la donna nove, quindi una donna prova un piacere nove volte più grande di quello di un uomo. 
Il giudizio spassionato gli procurò una improvvisa cecità perché Era non tollerava di essere contraddetta.
Non potendo rendere al vecchio la vista degli occhi, Zeus gliene diede un’altra, forse più preziosa: il potere profetico, dono ambito, ma spesso causa di infelicità a se stessi e agli altri.

Il vate Tiresia

In altre versioni del mito si racconta che Atena, con la sua più cara amica Cariclo, madre di Tiresia, si bagnava presso un fiume e Tiresia assisteva alla scena ignaro della proibizione di vedere Atena nuda. Alle grida di Atena adirata Tiresia, rimasto muto ed immobile, si sentì diventare cieco; Cariclo disperata venne consolata da Atena che donò a Tiresia la capacità della divinazione ed anche un bastone di corniolo, che lo guidasse al posto degli occhi.

La fama del vate Tiresia si sparse in breve per tutta la Grecia, le sue profezie, per quanto inverosimili, si compivano e la fiducia in lui si rafforzava presso tutte le genti.


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