Na/uk, gfm 33/436, SEGRETO
TITOLO: Rapporto redatto da Hoffman (ambasciata tedesca presso la Santa Sede, Roma). "Il Vaticano in guerra", 29 settembre 1942
Personalita', condotta e stato di salute di Pio XII[...] Pio XII e' un papa diplomatico. Nel corso di tutta la sua carriera, l'esponente dei Pacelli - una famiglia patrizia romana - si e' occupato piu' di politica e di diplomazia che non della cura delle anime e della liturgia. Gli avvenimenti e la sua preparazione ne hanno fatto il diplomatico vaticano per eccellenza. La disinvoltura nell'esprimersi, il fascino e l'ipocrisia tipica dell'aristocratico romano sono precocemente apparsi nella personalita' di Pacelli, assieme ad una straordinaria razionalita' e ad uno spiccato senso per gli obiettivi politici. Nella loro attuale configurazione, la segreteria di Stato e tutta la diplomazia vaticana, sono il risultato dell'opera di lungo periodo dell'ex segretario di Stato cardinal Pacelli. Eletto papa, Pio XII non ha consentito che questo prezioso strumento gli fosse strappato dalle mani. Ecco perche' ha nominato Maglione, un cardinale vanesio e passivo, come suo successore alla guida della segreteria di Stato, mettendo da parte i candidati piu' capaci. Maglione, che si considera papabile, e' sottomesso a Pio XII sotto ogni aspetto. Vi sono poi le questioni meramente tecniche: mentre il papa e' in grado di confrontarsi con Myron Taylor in inglese, il cardinal Maglione ha avuto bisogno di un interprete perche', oltre all'italiano, egli parla correntemente solo il francese. Ne deriva che Maglione ha oppositori tra i nunzi e nella segreteria di Stato, personalita' a lui molto superiori per intelligenza e capacita' lavorativa e che comunicano direttamente con il papa. Le questioni piu' importanti della diplomazia vaticana passano dal papa. In tal modo, Pio XII si manifesta come un diplomatico di carriera che domina le regole del gioco, con una sottigliezza ed una capacita' non paragonabili a quelle di Maglione e della maggioranza degli altri funzionari. In Vaticano, i critici di Pio xii rilevano che questo papa diplomatico possiede anche tutte le debolezze tipiche delle sue virtu'. Ad esempio, nel suo diplomatico disincanto, egli tende al nepotismo in misura assai maggiore dei suoi predecessori nella storia recente della chiesa. A pio xii viene fortemente rimproverata l'aperta protezione riservata ai membri della sua famiglia. [...].
Il quadro su questo patrizio romano - mondano e iperintellettuale - risulterebbe incompleto se non si mettesse in evidenza la sua inclinazione, per niente timida, nei confronti della realta' tedesca. Papa Pio XI era un amico della polonia, una personalita' fanatica e scriteriata che, seppur sconsigliato, aveva investito capitali vaticani in titoli polacchi privi di valore. Al contrario, l'attuale papa manifesta verso la Germania una sorta di odio-amore. Molti aspetti del carattere tedesco - affidabilita', precisione, talento organizzativo - riscuotono in maniera straordinaria i favori di Pio XII. La Germania, che egli ha imparato a conoscere durante il periodo della nunziatura a Monaco e a Berlino, e' il suo antico amore, anche se cio' puo' apparire strano. Un segno di questo affetto si manifesta nell'ospitalita che il Vaticano assicura ai tedeschi. Al loro vertice, troviamo il prelato Kaas. [...].
Informazioni su casarrubea
Ricercatore storico. E' impegnato da anni in studi archivistici riguardanti soprattutto i servizi segreti italiani e stranieri. Ha pubblicato i risultati delle sue indagini con le case editrici Sellerio e Flaccovio di Palermo, Franco Angeli e Bompiani di Milano.
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