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Il verbo rock: passato, presente e futuro (3)

Creato il 04 novembre 2012 da Tizianogb
Ritorna, dopo una pausa di qualche mese, la rubrica musicale di Sangue sul muro che vi svela le nuove leggende del rock: quali sono gli artisti che hanno raccolto l'eredità musicale dei miti del passato? Questa volta vedremo insieme i degni eredi di Neil Young, Eric Clapton e Tom Waits...
Il verbo rock: passato, presente e futuro (3) Il verbo rock: passato, presente e futuro (3)Neil Young/Ryan Adams: se c'è qualcuno che in questi anni ha dimostrato di essere il nuovo Neil Young, senza ombra di dubbio questo individuo è il mitico Ryan Adams. Vi prego innanzitutto di non confondervi con il suo quasi omonimo Brian Adams: vi assicuro che tra i due vi è un abisso artistico non indifferente; e anche se Brian, a livello mondiale, ha sicuramente più successo del nostro Ryan, paragonare il primo al secondo è un po' come paragonare Paulo Cohello a Ernest Hemingway: non so se mi spiego... Ryan Adams è il nuovo eroe del country-rock (anche se in un paio di occasioni si è dato addirittura all'Heavy Metal) ed ascoltare la sua voce dolente, intrisa di folk, blues e country è un po' come fare un salto all'indietro di una trentina d'anni almeno e sentire il canadese che attacca con "Heart of gold", o qualcun'altro dei suoi successi immortali. Con il grande Neil, poi, il nostro eroe ha in comune una notevole prolificità (ad appena 38 anni ha già pubblicato una dozzina di album), nonchè - per chi come il sottoscritto crede all'oroscopo - lo stesso segno zodiacale, cioè quello dello scorpione. Insomma, non ce n'è: già mi pare di vedere i due che si passano la staffetta...
Il verbo rock: passato, presente e futuro (3) Tom Waits/ Folco Orselli: all right, all right... già mi immagino qualcuno storcere il naso mentre pensa: ma cosa diavolo c'entra Tom Waits con il rock? Beh, tecnicamente parlando non avete mica tutti i torti: si può dire qualsiasi cosa, del vecchio Tom, tranne che sia un cantautore squisitamente rock.  Per come la vedo io, però, il rock non è solamente un'espressione musicale, ma anche un'attitudine di vita e di pensiero; ed in questo Tom Waits rientra perfettamente nel genere. Se c'è uno che che durante tutta la sua vita s'è comportato come una rockstar, mostrando il dito medio al mondo intero e fottendosene altamente di quello che pensava la gente, beh... quello è proprio Tom Waits. Che sia passato con estrema nonchalance da un blues pianistico ad un ardito sperimentalismo sonoro attraverso le più svariate metamorfosi musicali - dal Jazz alle spigolosità Kurtweilliane - non contraddice questo semplice concetto: Tom Waits è puro rock'n roll al 100 %, non ci sono storie. E il bravissimo Folco Orselli, pur senza togliere nulla all'originalità e inventiva personale di questo cantautore milanese, il vecchio Tom me lo ricorda parecchio. Folco è il primo italiano del quale parlo in questa rubrica (ad alto tasso di esterofilia), ma credetemi quando vi dico che è uno tra i cantautori più validi che ci siano in circolazione oggi.  Ascoltatevi "In equilibrio (cadendo nel blues)", "La mia canzone nuova", oppure la struggente "La spina" e poi ditemi se le sue composizioni non sono all'altezza di quelle Waitsiane. Per me lo sono eccome. Folco Orselli si sta dimostrando (insieme a pochi altri) una vera perla nella spazzatura del panorama musicale italiano di oggi, e anche il più meritevole di raccogliere il testimone dalle mani rugose del mitico Tom Waits. p.s. anche in questo caso il segno zodiacale è lo stesso: Sagittario. Il verbo rock: passato, presente e futuro (3) King Crimson/Mars Volta: il gruppo texano più globale del nuovo millennio è quanto di meglio il rock progressivo abbia da offrirci al giorno d'oggi: e non penso affatto di dire un'assurdità quando affermo che a loro modo portano avanti il discorso musicale e la genialità del Re Cremisi. Certo, rispetto a Robert Fripp e soci siamo su un altro livello, soprattutto se si parla di densità e furore del suono (sempre che simili aggettivi si possano usare in una recensione musicale): i King Crimson e tutti i gruppi progressive rock degli esordi se la sognavano, una velocità di esecuzione del genere... ma è altrettanto innegabile che senza le loro invenzioni sonore e trasgressioni musicali Omar Rodriguez Lopez & Cedric Bixler Zavala non sarebbero adesso qui a deliziare le nostre orecchie con il loro muro di suono devastante e psichedelico. I Mars Volta non sono altro che la naturale evoluzione del gruppo che più rivoluzionò il rock negli anni '70/'80: the King Crimson.  Opere tutelate con www.patamu.com

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