Il vincitore dell’ mtc di settembre è…………………

Da Piccolina


Come prima cosa mi sono emozionata tantissimo e anche commossa (e non è da me) per il grido unanime d’amore per questo impasto.
Io, Ale e Dani lo sapevamo che vi sarebbe piaciuto anche se all’inizio l’avete accolto con paura e diffidenza e poi una volta avuto fra le mani….anzi sui pugni ben infarinati, ve ne siete innamorate!
Bellissime vero le sfoglie trasparenti e leggere, ma con una resistenza incredibile!
Molti hanno detto che lo adotteranno come impasto tuttofare e noi genovesi non possiamo che esultare per questa retrocessione della sfoglia surgelata. Eh si, perché quella si che è difficile da fare, quindi si compra surgelata.
Ebbene avete visto che è perfetto come contenitore dei ripieni più vari, ma non ve l’abbiamo fatto provare fritto per esempio!
Tirata sottile fate dei ravioloni rotondi farciti di stracchino, ben chiusi e senza buchi e poi friggeteli. Sono le focaccette fritte di Recco. Mitiche
Altri ravioloni parenti della Pasqualina li fanno a Levanto: stessa pasta, stesso ripieno di erbette e formaggio, ma ravioloni fritti, si chiamano Gattafin.
Non si hanno notizie di impieghi dolci, ma in liguria di dolci ne facciamo pochi e rustici. Possiamo inventare! …e qui la smetto.
Sono felice che qualcuno abbia scritto che non gli piacciono le bietole ma la cottura in padella saltando la bollitura è stata una piacevole sorpresa.
Sono contenta di avere potuto insegnare qualcosa perché ogni giorno imparo qualcosa di nuovo da tutti voi.
Ora passiamo al vincitore? …..
Nooooo ……Non ancora, passiamo ai ringraziamenti.
Per prime la Ale e Dani che organizzano questa sarabanda pazzesca tutti i mesi. Io sono distrutta per esserci passata una volta, figuriamoci l’idea di ricominciare! Aaaaggghhhh
………………però mi spiace un po’ che finisca perché mi sono divertita moltissimo. Sabato pomeriggio non vi fischiavano le orecchie? Due ore piacevolissime di “duro lavoro” fra un te e un pezzo di torta.
Poi a Mapi che mi ha scelto come vincitrice di luglio e forse aveva preso un colpo di sole perché mai mi sarei aspettata di vincere, soprattutto con un dolce! E voglio dirle qui quanto mi spiace che non sia riuscita a partecipare. La sua mancanza si sente!
Poi a tutti i partecipanti. Ho avuto l’occasione di visitare tutti i vostri blog, molti non li conoscevo e ho avuto sorprese piacevolissime. Grazie a tutti.
Vi devo ringraziare per l’attenzione che avete messo nell’interpretare una ricetta antica che però si aggiorna continuamente con il farla e rifarla, s adatta ai tempi e ai cambiamenti delle mani che la eseguono. Vedi la Manitoba che non esisteva, ma che facilita il risultato.
Vi devo i miei complimenti ammirati per come vi siete buttate a pugni tesi verso l’ignoto!
Per come vi siete arrovellate per trovare soluzioni a quello che vi mancava, la prescinseua per prima, le bietole, il forno o il matterello.
Per come avete affiancato la tradizione genovese alle vostre di casa, di famiglia, di popolo, di religione (e di dieta, anche) senza stravolgere lo spirito della sfida di realizzare un piatto speciale partendo da ingredienti “poveri” legati al territorio.
Una menzione speciale a chi si è arrabattato per sostituire la Prescinseua facendosela in casa con tanto di caglio o con il succo di limone. Non riesco a ricordarvi tutti, la pioniera e più agguerrita è stata sicuramente la Franci che ci regala anche la spiegazione precisa passo passo corredata da foto.
Per non parlare di Roberta che in un post a parta ci aiuta anche a comprare una mucca da latte (per il formaggio no?) e ora sappiamo anche che la migliore è una Jersey! E ci racconta come fare la cagliata con il limone.
Mi inchino alle sglutinate, Stefania, Simonetta, Gaia, Ema, Elena
che sono riuscite nell’impossibile e cioè fare una pasta che si riesca a tirare sottile anche con le farine speciali. Non ci credevano neppure loro, mi sono sembrate tutte stupite e felici ……come avessero scoperto un diamante! Sono bravissime, hanno le mani d’oro e una volontà di ferro!
Poi ho visto matrimoni regali – Kika, torte equivoche sexy – Acquolina, ricordi lontani e persone care che non ci sono più e riaffiorano insieme a gesti e profumi
E cosa dire del lavoro incredibile di chi ha fatto bellissime decorazioni di fiori, Loredana e Monique o chi ha tirato con pazienza 5 sfoglie per ogni minitortina! Per tutte Flavia e Nora,
Un lavoro preciso e minuto da orologiaio, splendido!
Una parola la devo spendere per tutti quelli che hanno scelto di ripetere la ricetta della Tata Milia o di Nonna Ibidi uguali all’originale. Tutte bellissime e sicuramente ottime, siete troppo bravi. Non posso elencarle tutte ma le trovate negli sfidanti.
Incredibili tutti i deliziosi abbinamenti che avete scelto di fare in alternativa, sempre rispettando la filosofia dell’ingrediente povero o meglio di recupero, delle tradizioni culturali proprie e di quelle del territorio dove si vive.
Favoloso l’uso di tutte le erbe verdi dalle insalate alle erbe selvatiche …a quelle per conigli!!!!
Vorrei assaggiarle tutte e far vincere tutti, ma non si può, quindi dopo notti insonni a confrontare e ripensare, abbiamo deciso che il vincitore è……
ELEONORA DI BURRO E MIELE 
CON LA SUA SPLENDIDA
Torta salata ligure-ebraico askenazita, con foglie di barbabietola rossa e labneh

Perché rispetta in pieno la filosofia della gara, nel rispetto della ricetta originale insieme alle tradizioni religiose e all’uso di ingredienti locali e poveri, anzi poverissimi.
Si sono lamentati solo i conigli che sono rimasti senza le loro foglie di barbabietola!!!
Brava bravissima Eleonora
Grazie a tutti e ora tutti da lei a festeggiare!!!!

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