Volo dell’Angelo
Si dice che volare sia uno dei desideri più ambiti dell’uomo, probabilmente per superare i limiti, per guardare la realtà da un’altra prospettiva o semplicemente per provare una nuova avventura.
In Basilicata, a Pietrapertosa e Castelmezzano, tutto questo è possibile!
Per circa un minuto si può provare l’ebbrezza di librarsi a 1000 metri di altezza e scivolare tra una montagna e l’altra, sospesi tra cielo e terra nello spettacolare scenario delle Dolomiti Lucane: ecco il Volo dell’Angelo!
Un’emozione unica, indescrivibile, straordinaria: senso di libertà allo stato puro legato ad un cavo d’acciaio, scarico di adrenalina in ogni parte del corpo, mix di paura, eccitazione e stupore, con il vento che soffia sul viso da togliere il respiro e lo sguardo che spazia su un panorama naturale di assoluta bellezza tra guglie di arenarie ed estese foreste.
Panoramica di Castelmezzano
A Pietrapertosa ci si lancia da 1020 metri e si arriva a Castelmezzano a quota 859 metri ad una velocità di circa 110 km/h in un percorso lungo 1415 metri. Arrivati a Castelmezzano si raggiunge la partenza dell’altra linea del “volo” attraversando un sentiero di circa 30 minuti, che permette di immergersi totalmente nello splendido territorio dei boschi del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, createsi 15 milioni di anni fa e somiglianti al più noto gruppo montuoso del Nord Italia, da cui deriva il nome.
Un angolo di storia, natura e avventura nella provincia di Potenza.
La linea di Castelmezzano si trova a quota 1019 metri e giunge a Pietrapertosa a 888 metri, toccando i 120 km/h per circa 1452 metri.
Il Volo dell’Angelo è un’attrazione unica in Italia ed è il più alto e lungo in tutta Europa: non si può descrivere, è da provare.
Pietrapertosa
Pietrapertosa, comunque, non è soltanto Volo dell’Angelo; il suo caratteristico centro storico di origini arabe merita certamente una visita.
Vanta infatti l’appartenenza al Club dei “Borghi più belli d’Italia”.
Situata alle pendici del Castello che domina tutta la vallata del fiume Basento, Pietrapertosa è caratterizzata da stradine strette, case basse incastonate nella roccia e una tranquillità e un silenzio di altri tempi.
Il Castello Normanno-Svevo, costruito dagli arabi in cima alla collina, fu ristrutturato e fortificato dai Normanni come edificio di difesa.
I recenti restauri hanno riportato alla luce anche testimonianze di epoca medievale. Da vedere all’interno una torretta di avvistamento, cisterne per la raccolta d’acqua, resti della possente cinta muraria.
Quassù suggestivo è il paesaggio che si apre di fronte.
Tra i vicoli stretti di Pietrapertosa
Scendendo in paese ci s’imbatte nel tipico Rione dell’Arabata, il più antico e il cui nome deriva dagli Arabi, con vicoli tortuosi e abitazioni di pietra.
Da visitare la Chiesa Madre di San Giacomo Maggiore del 1400 e il Convento di San Francesco d’Assisi, che risale al 1474; entrambi conservano opere d’arte lucana di notevole rilevanza.
Passeggiando lungo Via Garibaldi si notano gli eleganti portali delle case baronali con decorazioni floreali o geometriche, con iscrizioni o emblemi.
Sortilegio – Percorso delle Sette Pietre
Gli amanti di trekking e di camminate in montagna saranno attratti dal “Percorso delle Sette Pietre”, una passeggiata letteraria ispirata ai racconti popolari di Mimmo Sammartino nel “Vito ballava con le streghe”.
Il sentiero di circa 2 km, che collega Pietrapertosa e Castelmezzano, immerso in un ambiente incontaminato e costituito da forti pendenze e tratti non pavimentati, ripercorre la storia di Vito, un contadino vittima di una fattura d’amore da parte di un’affascinante strega, attraverso forme visive, sonore ed evocative incise sulle sette pietre: destini, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo, delirio.
Per entrare in contatto con l’autentica vita del posto, gli usi e costumi e la cordialità della gente locale, niente di meglio che pernottare presso Albergo Diffuso Le Costellazioni, composto da 13 caratteristiche case sparse per il borgo antico, ristrutturate e personalizzate con tutti i comfort di una abitazione. Un delizioso soggiorno allietato dall’accoglienza del sig. Antonio e dalla solarità di Veronica.
Sul versante opposto giace Castelmezzano, anch’esso “borgo più bello d’Italia”, in stile tipicamente medievale.
Per le vie del centro abitato s’incontra in Piazza Caizzo la chiesa madre di Santa Maria dell’Olmo con la facciata romanica, e diversi palazzi signorili quali Palazzo Ducale risalente al XVIII secolo, Palazzo Coiro dal portale in pietra locale, e ancora i ruderi della fortezza normanna, casette inserite nella roccia e scale ripide che si aprono tra i vicoli.
Tramonto a Pietrapertosa
Pietrapertosa e Castelmezzano sono luoghi di pace e natura, di una Basilicata genuina e selvaggia dove sopravvivono le vecchie tradizioni e le abitudini di un tempo, luoghi dall’eccezionale patrimonio ambientale in cui godere di un momento di relax dimenticandosi del frenetico trantran quotidiano, luoghi in cui respirare a pieni polmoni e sussurrare agli alberi e in cui scoprire sensazioni intense ed emozioni irripetibili.
Valeria Dicarlo
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