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" ... il water è l'extrema ratio"

Creato il 16 marzo 2014 da Presidenziali @Presidenziali
Titolo originale: Smetto quando voglio  Regista: Sydney Sibilla Sceneggiatura: Sydney Sibilla, Valerio Attanasio, Andrea Garello.  Attori principali: Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Lorenzo Lavia, Libero De Rienzo. Montaggio: Gianni Vezzosi  Fotografia: Vladan Radovic Produzione: ItaliaDistribuzione: 01 Distribution Genere: Commedia Durata: 100′  Guarda il trailer
“Sono accusato di produzione e spaccio di stupefacenti”, sequestro di persone e tentato omicidio. Mi chiamo Pietro Zilli e sono un ricercatore universitario”, inizia così la brillante opera prima di Sydney Sibilla con un Edoardo Leo (Pietro Zilli) che armato di passamontagna e un archibugio è pronto ad assaltare una farmacia.Viene da chiedersi: cosa spinge un promettente neurobiologo a diventare un criminale? Grazie alla sua geniale ricerca, per lo spiantato Zilli la carriera sembra finalmente prendere la strada giusta, quando, improvvisamente, viene scavalcato da un raccomandato e immediatamente licenziato. 
Con debiti da saldare e nessuna prospettiva per il futuro, non resta che una via da percorrere. L’idea criminale c’è: sfruttare un buco normativo per produrre e commercializzare una nuova droga. La banda c’è: il chimico (Stefano Fresi, divertentissimo), i latinisti (Valerio Aprea e Lorenzo Lavia), l'antropologo (Pietro Sermonti), l'archeologo (Paolo Calabresi) e l'economista (Libero De Rienzo), tutti giovani cervelli che sopravvivono come lavapiatti, benzinai e operai, senza prospettive, senza futuro.
L'impresa parte a gonfie vele finché le cose cominceranno a precipitare, perchè come disse Tiberio (Marcello Mastroianni) in I Soliti Ignoti: "rubare è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria, mica come voi! Voi al massimo potete andare a lavorare". Smetto quando voglio funziona, è divertente, si sviluppa con i tempi giusti, è sostenuto da una sceneggiatura fresca e ricca di battute, da una fotografia a tinte forti e con colori saturi, da un cast in stato di grazia con un protagonista un po’ sopra le righe, ma convincente.Smetto quando voglio è un po’ Breaking Bad (una delle serie televisive più riuscite di sempre) un po’ I soliti ignoti, è costruito da un’idea di base semplice: prendere soggetti lontani dal crimine e gettarli in un’attività criminale secondo il principio per cui i contrasti sono sempre vincenti.    .In questo caso i protagonisti sono le eccellenze delle nostre università, menti geniali , fuori dal comune, in questo caso, un po’ macchiette, un po’ ridicole, un po’ buffe.Sidney Sibilla prende spunto dalla profonda crisi sociale ed economica del nostro paese per farne una commedia, infatti non c’è dramma in questa storia, non c'è disperazione, solo puro intrattenimento.  Certo, non è un film che resterà nella storia della nostra filmografia, non è certo un trionfo di estetica e di virtuosismi registici come in La Grande Bellezza, ma merita di essere visto perché ci regala un paio d’ore veramente piacevoli. Credetemi. 
PS: c'è un chimico tra voi?  

Voto 6,5


il Chimico con la numero 1


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