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Ilie Nastase, quando il tennis diventò show (by Frankie)

Creato il 26 ottobre 2013 da Simo785

“Il pubblico pagava il biglietto. Aveva diritto allo show.” Ilie Nastase

Tutti sicuramente, anche i più giovani, conoscono John McEnroe e i suoi famosi “scatti d’ira”, è stato lui uno dei più vulcanici tennisti della storia, ma forse, qualcuno lo è stato ancora di più, un talento incredibile e un carattere a dir poco esuberante, Ilie Nastase ha senza dubbio scritto una parte importante della storia del Tennis, a un certo punto della sua carriera il pubblico non andava solo a vedere i suoi grandi colpi (indiscutibile la sua classe) ma anche ad assistere al suo show.

Ilie Nastase, quando il tennis diventò show (by Frankie)

Un campione dal talento eccezionale.

Nato nel 1946 in Romania, fa parte di una famiglia numerosa (di cui è il sesto figlio) e anche grazie a uno dei fratelli intraprende la passione per il tennis e fin da subito stupisce gli istruttori del Tennis Club Steaua per il suo modo di giocare, spontaneo, offensivo e con un ritmo incalzante.

Esordisce giovanissimo in un torneo dello slam nel 1966 a Parigi e la sua prima vera ribalta internazionale fu la Coppa Davis del 1969 dove insieme all’inseparabile compagno d’avventure, Tiriac, conquista un’incredibile finale persa poi contro gli Stati Uniti dei fenomeni Ashe e Smith.

Nel 1970 anche l’Italia apprezzò il suo tennis “non convenzionale”, infatti Ilie vinse gli Internazionali d’Italia a Roma mentre nel 1971 dopo aver vinto Nizza e Montecarlo incantò Parigi con un gran torneo al Roland Garros dover perse solo in una combattutissima finale. Nello stesso anno arriva anche il suo primo grande trionfo, nel torneo dei migliori tennisti al mondo, a Parigi.

Il 1972 il talento di Nastase “esplode”, infatti vince ben 5 tornei prima del quasi exploit di Wimbledon dove arriva in finale perdendo da Smith. Sempre nello stesso anno, è protagonista in Coppa Davis della storica finale della sua Romania contro gli Stati Uniti, persa per 3-2 e della sua prima vittoria in un torneo dello slam, agli US Open, dove sconfigge in finale Ashe e il “bis” al Masters, a Barcellona.

Ilie Nastase, quando il tennis diventò show (by Frankie)

 

Il 1973 regala a Nastase l’altra vittoria della sua carriera in un torneo del grande slam, finalmente a Parigi, dove al Roland Garros supera in finale Pilic.

Nonostante sia stato il nr.1 del ranking mondiale, Nastase ha vinto solo due tornei del Grande Slam (Us Open 1972 e Roland Garros 1973) ma ha aggiunto al suo palmares 50 vittorie di tornei ATP e ben 5 Masters (Parigi ’71, Barcellona ’72, Boston ’73, Stoccolma ’75 e Giamaica ’78).

L’ultimo torneo vinto è stato in Italia, nel 1981 sul sintetico di Bologna.

 

Ilie Nastase in campo, fra Gag e polemica, le sue partite come veri show.

“Nessuno mi ha mai capito. Per voi intelligenti è facile essere intelligenti. Allora provatevi a immaginare com’è facile per me, un balordo, essere balordo.” Ilie Nastase

Ilie Nastase, quando il tennis diventò show (by Frankie)

 

Una personalità e un carattere fuori dal comune, vulcanico, a tratti quasi dissacrante, alcuni sue “sceneggiate” in campo furono memorabili, come quando in una partita di doppio misto si divertì a colpire più volte nel suo “lato b” una delle tenniste in campo o come quando al Roland Garros pretese dall’arbitro di essere chiamato “Mister Nastase” tra l’ilarità generale.

NastyIl Cattivo, questo uno dei suoi soprannomi, ne sa qualcosa un suo avversario a cui Ilie prima diede davanti a tutti “dell’animale” e poi gli fece pure il verso del gorilla davanti al pubblico incredulo, “gag” che ha ripetuto anche contro tale Clark Graebner che la prese diversamente, scavalcando la rete e minacciando Nastase di spaccargli la testa !

Di insulti da Ilie ne prese anche il grandissimo Arthur Ashe, celebre il suo abbandono del campo a Stoccolma dopo le ripetute provocazioni del campione rumeno.

Queste solo alcune celebri citazioni dei suoi show in campo, parole grosse, provocazioni spesso oltre ogni limite (chiamò gli avversari con la stessa facilità “negri” o “razzisti” o addirittura “nazisti”) che ne hanno fatto uno dei più chiacchierati tennisti della storia, di certo il più grande “showman” che il tennis ricordi.

Ilie Nastase, quando il tennis diventò show (by Frankie)

Celebre anche una sua “poco diplomatica” dichiarazione nei confronti dell’allora Nr.1 Marcelo Rios:

È la piú colossale testa di cazzo che io abbia mai incontrato. I giocatori che l’hanno conosciuto la pensano come me, chiedete in giro. Quando uno si rifiuta di firmare autografi per i bambini, ai miei occhi è una colossale testa di cazzo. Come era il suo gioco? Non me ne frega un cazzo. Non lo vado nemmeno a vedere. Per me è un idiota. Non so cosa altro dire di lui e guardate che è la prima volta che io parlo cosí di qualcuno. È stato quanto di peggio potesse capitare per il tennis e non meritava di essere Nº1 nemmeno uno o due giorni. Relazionarsi come faceva lui con gli altri giocatori… terribile. No, no, è stato il peggiore. Non avrei mai detto queste cose di nessun altro, ma di lui, spiacente, devo proprio dirlo.” Ilie Nastase

Dopo l’addio al tennis giocato ha ricoperto diverso ruoli nella ITF (Federazione Internazionale Tennis) e nella Federazione rumena.

Vi lascio con alcune citazioni di due grandi tennisti come Borg e Connors, che lo hanno incontrato e che dipingono perfettamente il personaggio di Ilie Nastase :

“A diciotto o diciannove anni era difficile giocare con Nastase. Io non avevo esperienza e mi innervosiva starmene là ad aspettare che lui finisse di dire cazzate al pubblico, al giudice di sedia e persino a me. L’inizio della partita fu particolarmente duro poiché non capivo mai cosa avesse intenzione di fare. Forse non lo sapeva nemmeno lui. Potevo aspettarmi ogni genere di colpo. Mi arrivavano palle da tutte le parti, e ognuna con un effetto diverso.” Bjorn Borg.

(Relativamente ai loro incontri di doppio)

“Quando le multe diventarono più salate dei premi che vincevamo, mi dissi che era arrivato il momento di mettere fine al sodalizio.” Jimmy Connors.


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