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Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentale

Creato il 17 novembre 2011 da Neovitruvian @neovitruvian

Nel film del 1986, Labyrinth, interpretato da David Bowie e Jennifer Connelly, lo spettatore viene immerso in un mondo di fantasia e meraviglia. Come molti altri racconti fantastici, il film nasconde all’interno del suo simbolismo un significato di fondo che, in questo caso, è piuttosto inquietante. Labyrinth descrive la programmazione di una vittima del controllo mentale nelle mani di un handler perverso. Prenderemo in esame il significato occulto del simbolismo riscontrato in Labyrinth.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentale

Labyrinth è un famosissimo film degli anni ’80 contenente tutto ciò che più amiamo di quel decennio: la musica synth, gli effetti CGI e un David Bowie con una pettinatura che all’epoca, era molto in voga…nel mondo femminile. Un capovaloro insomma! Il film, infatti, è diventato un “cult” ed è ancora molto apprezzato dai bambini.

Purtroppo, come spesso accade, con questi deliziosi e intricati film di fantascienza, Labyrinth nasconde diversi strati interpretativi. Comprendendo il simbolismo occulto e le allusioni di Labyrinth, il film diventa una grande allegoria del controllo mentale, in cui ogni scena si riferisce ad un particolare aspetto del processo. Ciò che sembra essere la ricerca di una sorella preoccupata per il suo fratellino diventa la metafora del mondo interno di una vittima del controllo mentale, che viene “educato” da un gestore. Gli ostacoli che Sarah, l’eroina della storia, dovrà affrontare rappresentano il calvario che sono costretti a subire gli schiavi del controllo mentale affinche avvenga la dissociazione (se non avete idea di cosa stia parlando, leggetevi l’articolo dal titolo Origini e Tecniche del controllo mentale Monarch). C’è un allusione, attraverso un velato simbolismo, ai giochetti mentali, alla tortura, alle droghe e all’abuso sessuale, fornendo a “coloro che sanno” una storia completamente diversa da quella narrata nella trama. Labyrinth è quindi costruito come la maggior parte delle opere esoteriche: utilizzano il simbolismo per nascondersi dalle masse pur rivelandosi agli iniziati.

Non servono molte conoscenze occulte per comprendere il significato sotteso del film Labyrinth. Il film venne definito da alcuni autori come uno dei film in cui veniva messa maggiormente in evidenza la programmazione Monarch. Fritz Springmeier affermò addirittura che Labyrinth venisse utilizzato dai reali “Handler”, come uno script di programmazione per la creazione di schiavi. Ciò è molto plausibile dato che il film presenta molte somiglianze ad Alice nel paese delle meraviglie e al Mago di Oz – due film, noti anche per essere utilizzati nelle procedure di controllo mentale. L’unica differenza è che Labyrinth venne probabilmente realizzato appositamente a questo scopo, esponendo allo stesso tempo le masse a tale simbolismo.

Dato che Labyrinth è un modello utilizzato nel controllo mentale, quadra perfettamente che la star dello show, sia un artista che ha servito da “archetipo” alle moderne pop star: David Bowie. Durante la sua lunga ed eclettica carriera, Bowie toccò molte tematiche occulte e ritualistiche che vengono costantemente rimarcate dalle pop star dei giorni nostri. Per qualche ragione, inolte, molti di coloro che trattano questi argomenti, integrano all’interno delle loro opere anche riferimenti al controllo mentale. Probabilmente perchè il controllo mentale si basa fortemente sui rituali di magia nera e sugli insegnamenti cabalistici. Quindi, prima di analizzare il simbolismo del film, daremo un breve sguardo ad alcuni dei simbolismi utilizzati da David Bowie.

DAVID BOWIE: COLUI CHE TUTTI IMIATORONO

Molti articoli su questo sito citano le pop star famose e il simbolismo occulto incorporato nelle loro opere. Era solo una questione di tempo prima che David Bowie fosse mezionato in quanto fonte di ispirazione di parecchi musicisti odierni. David Bowie è davvero il prototipo dell’icona pop-star/occulta le cui opere integrano concetti provenienti dalle società segrete. Dagli strani alter-ego, al concetto occulto di androginia, senza dimenticare i riferimenti ad Aleister Crowley e alla sua opera,  Thelema, Bowie fece decenni fa quello che le star fanno oggi. Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentale“Un alterego di Bowie, Ziggy Stardust, che rappresentava l’idea di “uomo illuminato” giunto al massimo livello iniziatico: l’androginia. Notare anche il riferimento all’occhio che tutto vede. Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleDavid Bowie mentre disegna l’albero della vita della cabala Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleBowie vestito in stile egiziano (come usava fare Crowley), mostra con le mani  il simbolismo del “come sopra così sotto” La differenza tra Bowie e le pop star odierne è che il protagonista di Labyrinth era piuttosto aperto circa le influenze occulte nei suoi film/video e nella musica. In un’intervista del 1995, Bowie dichiarò: “I miei interessi principali sono per la Cabala e per il Crowleysmo. Quell’oscuro e temibile non-mondo della parte sbagliata del cervello” Nel 1971 nella canzone Quicksand, Bowie, intonò queste parole:

“I’m closer to the Golden Dawn
Immersed in Crowley’s uniform of imagery”

(Golden Dawn è il nome di una società segreta che annoverava Crowley tra i suoi membri). Questi sono solo alcuni esempi dell’influenza occulta presente nei lavori di Bowie, potrebbe infatti essere scritto un intero libro sull’argomento.

Dal momento che il principale antagonista in Labyrinth è uno stregone a cui piace improvvisare canzonette pop, David Bowie risulta perfetto per il suo ruolo. Sapeva che avrebbe recitato nei panni di un Handler?

LABYRINTH Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleIl poster del film Labyrinth è pieno di attivatori del controllo mentale Pubblicato nel 1986, Labyrinth fu il risultato dello sforzo congiunto di George Lucas, Jim Henson (il suo ultimo film) e David Bowie. Utilizzando degli effetti speciali allo stato dell’arte, il film divenne rapidamente un classico. La trama della pellicola è semplice: una ragazza di nome Sarah deve attraversare uno strano labirinto magico per recuperare il suo fratellino, che è stato rapito da uno stregone di nome Jareth e dal suo esercito di goblin.Alcuni critici non hanno apprezzato la natura casuale degli eventi del film. Robert Ebert dichiarò che questi tipi di film “non raggiungono un grande livello di suspense, in quanto non seguono nessuna logica. Può accadere di tutto o viceversa, nulla è come sembra e le regole cambiano in continuazione.” Dipingendo il film in questo modo, Ebert descrive inconsapevolmente il mondo interiore di uno schiavo del controllo mentale, che è esattamente ciò che il labirinto rappresenta. Attraverso un trauma, la psiche dello schiavo viene riprogrammata dall’handler che da vita ad una situazione dove “può accadere di tutto o viceversa, nulla è come sembra e le regole cambiano in continuazione.”

L’avventura di Sarah alla ricerca del fratellino è, infatti, una missione per recuperare il suo vero sè, che le è stato “tolto” dal suo Handler. I vari eventi che accadono a Sarah sono riflessi distorti di un vero e proprio controllo mentale basato sul trauma – nascosto dietro un velo di fantasia e di immaginazione.

LA PREMESSA

La trama del film ricorda molto il Mago di Oz e Alice nel paese delle meraviglie, due storie che vengono utilizzate nella programmazione mentale. Una giovane ragazza, annoiata e turbata dalla sua vita , si ritrova in un luogo di fantasia, dove tutto può accadere. Per riuscire a tornare a casa, la ragazza intraprende una missione pericolosa che le permetterà di raggiungere un grande castello (la trama non si differenzia molto da quella del Mago di Oz con la sua città di Smeraldo). Lungo il percorso, la coraggiosa ragazza utilizza l’intelligenza, il coraggio e la forza per superare gli ostacoli in un mondo dove non esiste nessuna regola.

Labyrinth è estremamente simbolico dall’inizio alla fine. La primissima scena mostra Sarah in un parco, vestita come una principessa, mentre sta giocando sotto l’occhio vigile di un gufo, in piedi in cima ad un obelisco.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleUn gufo in piedi sopra un obelisco mentre osserva Sarah

Impariamo da subito che il gufo è Jareth, il Re dei goblin (interpretato da David Bowie). Il fatto che Jareth assuma la forma di un gufo, nel “mondo reale” e che si sieda in cima ad un obelisco ci da molte informazioni su cosa in realtà rappresenta: le elite occulte. Il gufo rappresenta il simbolo principale degli Illuminati bavaresi e viene ancora utilizzato dai gruppi elitari come il Bohemian Grove. Esso rappresenta “coloro che agiscono sotto il manto delle tenebre”.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSimbolo della Chiesa Minervale degli Illuminati bavaresi.

Il gufo è in cima ad un obelisco, un monumento che è costantemente visibile per tutto il film. L’obelisco è stato, per secoli, uno dei maggiori simboli dell’elite occulta. Essi sono presenti nei luoghi di potere più importanti. Questi alti monumenti provengono dall’antico Egitto e si dice rappresentino il fallo mancante di Osiride – in altre parole, l’energia maschile. L’obelisco è dunque un simbolo fallico e il fatto che questa ragazza ne incontri molti durante la sua ricerca potrebbe essere un ricordo del suo “handler” che la domina mentalmente e sessualmente (attraverso l’abuso).

Il gufo osserva Sarah, che è vestita come una principessa e si sta esercitando per interpretare un ruolo in un’opera teatrale, mostrando la sua naturale tendenza a dissociarsi dalla realtà e ad assumere altre personalità, una caratteristica che i gestori del MK cercano quando vanno a caccia di potenziali schiavi. Sarah viene quindi “prescelta” per l’ombroso sistema di controllo mentale degli Illuminati .

A casa di Sarah, troviamo diversi indizi relativi alla sua predisposizione al controllo mentale. E’ circondata da giocattoli, libri e poster che preannunciano l’avventura dissociativa che sta per intraprendere. Molti dei giocattoli di Sarah prenderanno vita nella sua avventura, cosa che ci suggerisce che tutto è frutto della sua immaginazione, alimentata dagli oggetti che le sono più famigliari.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleTra le cose di Sarah troviamo una versione giocattolo del labirinto in cui sta per entrare e i libri del Mago di Oz e di Alice nel paese delle meraviglie. Entrambe queste fiabe vengono utilizzate per incoraggiare le vittime a dissociarsi dalla realtà. Il labirinto ha un ruolo simile e viene probabilmente usato nell’odierna programmazione.

Sopra il letto di Sarah vi è il famoso dipinto di Escher chiamato “Relatività”.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleLa “Relatività” di Escher (il dipinto con le scale che vanno in tutti i sensi) proprio sopra il letto di Sarah.

Le sbaloriditive immagini di Escher contengono caratteristiche talmente contorte che la mente non riuscirà mai ad elaborare in toto. Per questo motivo, i suoi dipinti vengono utilizzati nei reali programmi di controllo mentale. Questo particolare dipinto diventerà molto importante nel proseguo del film.

   “Se [il bambino] ha tendenze artistiche, allora il gestore utilizzerà opere d’arte nella programmazione. Le opere d’arte dell’artista europeo M.C. Escher sono eccezionalmente adatte alla programmazione. Per esempio, nel suo dipinto del 1947, “Another World”, il piano al centro funge da muro in relazione all’orizzonte [...]. Le inversioni, le immagini speculari, l’illusione, e molte altre qualità appaiono nelle opere d’arte di Escher che le rendono eccelenti per la programmazione. “
   – - Fritz Springmeier, The Illuminati Formula to Create a Mind Control Slave

Tornando al film, Sarah è arrabbiata con i suoi genitori, specialmente con la matrigna, perché deve rimanere a casa a fare da babysitter a suo fratello, Toby, mentre loro escono. A causa degli incessanti pianti del bambino, Sarah desidera che il Re dei Goblin se lo porti via. Nella stanza entra poi un gufo che si trasformerà in Jareth, il Re dei Goblin.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleJareth offre a Sarah dei “doni” rappresentati dalla sfera di cristallo

Jareth rapisce Toby portandolo nel suo mondo, poichè vuole trasformarlo in un goblin. In termini di controllo mentale, Toby rappresenta il nucleo della personalità di Sarah, ora in possesso di Jareth, il suo gestore. Finché Jareth avrà potere sul nucleo della sua peronalità, sarà anche in grado di farle attraversare il labirinto – che rappresenterà la sua programmazione.

Quando Sarah chiede a Jareth di restituirle Toby, il Re dei Goblin usa le sue abilità di manipolazione e di persuasione. Mostra a Sarah una sfera di cristallo e le dice che essa contiene “tutti i suoi sogni”. La avverte però che “non è un regalo per una per una ragazza normale che si prende cura di un neonato in lacrime”. In altre parole, il dono è solo per le ragazze che hanno perso il bambino – cioè le vittime del controllo mentale. Jareth, l’handler, ha il potere di aiutare Sarah a sfuggire dalla vita che detesta ma deve permettergli di possedere la sua personalità di base – per controllare la sua mente. Quando Sarah rifiuta l’offerta di Jareth, che è l’equivalente faustiano di vendere la propria anima al Diavolo, la sfera di cristallo si trasforma magicamente in un serpente. Jareth esclama allora minaccioso: “Non sfidarmi”. Vedendo che la ragazza non lascia perdere il bambino, Jareth le dice che Toby è al suo castello e che ha 13 ore di tempo per trovarlo. Vengono entrambi trasportati nel Labirinto, una metafora che rappresenta il mondo interiore di Sarah, sotto il controllo del suo gestore.

DENTRO IL LABIRINTO

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah deve attraversare un enorme labirinto per raggiungere il castello, che rappresenta il nucleo compartimentalizzato della sua peronalità. L’intero labirinto è il mondo interiore di Sarah e Jareth è l’indiscusso padrone di tutto ciò che accade in esso. Può anche modificarlo a suo piacimento. In tutto il labirinto si trovano degli Obelischi, dei simboli fallici che ricordano il controllo sessuale che i gestori hanno sulle proprie vittime.

All’interno del labirinto, Sarah si rende conto rapidamente che esso non obbedisce alle regole della realtà. Si ritrova a camminare in sentieri senza fine che la portano dritta verso il nulla.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleIl Labirinto sembra essere un percorso infinito verso il nulla.

Sarah impara poi che solo immaginando mentalmente un’entrata per il castello essa apparirà. Dovrà quindi crearsi la strada con la sua mente.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleStrane piante, con gli occhi, sui muri del Labirinto, ci ricordano che Sarah è strettamente monitorata dal suo handler durante l’intero processo. Il simbolo dell’occhio che tutto vede è molto utilizzato nella reale programmazione per il controllo mentale.

Attraversando il labirinto, Sarah si rende conto che tutto intorno a lei, cambia in continuazione. Incontra strane creature che le propongono indovinelli incoerenti e confusi. Il suo slogan (di Sarah) sembra essere: “Non è giusto”, il quale viene ripetuto numerose volte durante il film. Questa frase si riassume abbastanza bene la vita di uno schiavo MK. Non ci sono regole e può accadere loro ogni genere di ingiustizia.

Nel frattempo, Jareth è nel castello con Toby, mentre osserva i progressi di Sarah.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleJareth nel suo trono con tanto di corna

LE PROVE

Nel cammino verso il castello, Sarah affronta innumerevoli ostacoli, molti dei quali rappresentano simbolicamente traumi reali, vissuti dalle vittime del controllo mentale.

Nella prima prova, Sarah, cade in una fossa piena di “mani che cercano aiuto”.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah viene catturata e trattenuta da innumerevoli mani. Questa scena potrebbe riferirsi alle vittime che vengono manipolate ed abusate da degli handler

Successivamente, Sarah si ritrova in una foresta circondata dalla Fire Gang, un gruppo di creature che possono, a comando, rimuovere parti del proprio corpo. Il concetto dello smembramento di parti del corpo è fondamentale nella programmazione.

Le performance della Fire Gang si trasformano presto in un incubo, quando decidono di scaraventarsi contro Sarah con il fine di staccarle la testa.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleLa Fire Gang mentre cerca di rimuovere la testa di Sarah dal corpo, la scena rappresenta la  dissociazione dello schiavo MK dalla realtà.

Dopo essere sfuggita dalla Fire Gang, Sarah si ritrova in un posto ancora peggiore, la Pool of Eternal Stench.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleLa Pool of Eternal Stench è fondamentalmente un grande stagno gassoso pieno di feci. Emette costantemente rutti e flatulenze risultando quindi un posto molto “corporale”.

Sara ed i suoi amici sono costretti ad attraversare il nauseante stagno per continuare la ricerca. Questa strana scena può fare riferimento alla reale tecnica di controllo mentale, che consiste nell’immergere gli schiavi nelle feci e nelle urine e / o mangiarle/berle. La nostra naturale repulsione per gli escrementi e per il loro cattivo odore è il modo con cui il nostro corpo ci dice di stare lontano da loro in quanto sono infestati da ogni sorta di vermi e parassiti che sono tossici per il nostro corpo. Il nostro organismo è talmente ben fatto che proviamo istintivamente repulsione per le cose che lo danneggerebbero. Il consumo forzato di escrementi è quindi particolarmente traumatico in quanto va contro gli istinti più basilari del corpo umano. Il passaggio nella Pool of Eternal Stench è un modo “fantasioso” per descrivere l’esperienza traumatica di Sarah come schiava MK.

Dopo aver attraversato lo stagno, a Sarah viene dato un dono – avvelenato natualmente…

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah riceve una pesca che le provoca allucinazioni – un’allusione appena velata alle droghe che vengono date agli schiavi Monarch durante la programmazione.

Quando Sarah morde la pesca, si sente stordita e inizia ad avere allucinazioni. Agli schiavi Monarch vengono constantemente somministrate droghe per amplificare gli effetti della programmazione e per incitare paura e terrore. Stesa per terra, Sarah vede una sfera di cristallo con una immagine simbolica che la rappresenta.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah vede una bambola vestita da principessa circondata da sbarre – un modo classico per rappresentare gli schiavi del controllo mentale.

Sarah compare poi ad un ballo eccentrico, con gli ospiti che indossano maschere da capra, da maiale e da uccello (aka ballo degli illuminati) e trova Jareth, il suo gestore, che la sta aspettando.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleJareth mentre aspetta Sarah nascosto da una maschera cornuta al ballo degli Illuminati.

Jareth e Sarah si incontrano e iniziano a ballare un valzer insieme. La scena ritrae simbolicamente la forzata unione Satanica tra uno schiavo e il suo gestore. Le parole delle canzoni di David Bowie durante il ballo possono essere interpretate come una “canzone d’amore” rivolta da un gestore al suo schiavo controllato mentalmente.

As the pain sweeps through
Makes no sense for you
Every thrill has gone
Wasn’t too much fun at all
But I’ll be there for you
As the world falls down …

… It’s falling down”

Il ballo si trasforma poi rapidamente in un incubo, in cui tutti gli ospiti mascherati cominciano ad inseguirla (è in bad trip?). Sarah comincia a correre, frantuma uno specchio e lo attraversa, un altro classico simbolo del controllo mentale.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentalePer scappare dal ballo, Sarah deve rompere uno specchio – una immagine simbolica che rappresenta la frattura della sua personalità.

AFFRONTANDO JARETH

Nonostante tutte queste difficoltà, Sarah finalmente raggiunge il castello. Si ritrova all’interno di un quadro di Escher con Toby che ci gattona al suo interno. Jareth appare magicamente in ogni parte della scena, allo stesso modo nel quale gli handler si muovono nel mondo interno di uno schiavo Monarch.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah nell’opera di Escher

Dopo di che l’intero mondo attorno a Sarah va in frantumi, lasciandola faccia a faccia con il suo handler. Sarah chiede a Jareth di restituirle il bambino (la sua anima innocente). Jareth come risposta le propone un tipico gioco di parole – una frase a doppio senso che viene spesso usata dagli handler del controllo mentale. Il re dei goblin afferma:

“Ho riordinato il tempo … ho messo sotto sopra il mondo … ho fatto di tutto per te. Sono esausto di vivere all’altezza delle tue aspettative. Non è generoso? “

Le offre di nuovo la sfera di cristallo.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleJareth chiede a Sarah di vendergli la sua anima in cambio dei suoi sogni

Jareth continua:

“Guarda quello che ti sto offrendo. I tuoi sogni. Per così poco poi. Devi solo ubbidirmi, e potrai avere qualunque cosa tu desideri. Temimi, amami, fai come ti dico, e sarò il tuo schiavo “.

Questo è il classico “patto con il diavolo” di matrice faustiana, dove Jareth afferma di “voler così poco”, mentre in realtà sta chiedendo tutto a Sarah: La sua mente, il suo corpo e la sua anima.

Sarah inizia allora a recitare il copione su cui si stava esercitando all’inizio del film dicendo: “Non hai nessun potere su di me”. Tutto si sbriciola ancora una volta, Sarah lascia il suo mondo interiore ritrovandosi di nuovo nel mondo esterno, nella sua casa. Toby è tornato nella sua culla e tutto è apparentemente tornato alla normalità.

All’interno della sua camera, vede alcune delle creature che ha incontrato nel labirinto e sembra essere felice nel rivederle. Dice loro:

“Non so il perché, ma … ogni tanto nella mia vita, avrò bisogno di voi, senza una ragione in particolare.”

In altre parole, Sarah ha accettato il mondo interno che il suo handler le ha programmato. Potrà essere attivato dal suo gestore a piacimento.

Illuminati: Labyrinth, un modello per il controllo mentaleSarah e il suo gruppo di amici, sotto l’occhio vigile di un gufo, Jareth, che non ha mai perso il controllo della sua vita. Il re dei Goblin in realtà è il vincitore del duello con Sarah. La sua programmazione è ora completa.

Il film si chiude con la canzone di David Bowie “Underground”. La canzone sembra quasi religiosa (con un forte coro gospel che la accompagna) e parla di un luogo “privo di dolore”. Quel luogo non è il paradiso, ma è l’”Underground”, che può essere equiparato all’inferno, che, in termini di controllo mentale, è la vita costellata di traumi dello schiavo controllato mentalmente.

Così, continuando coerentemente il messaggio del film, Bowie lascia gli spettatori con un’ultima inversione/confronto tra bene e male, paradiso e inferno, piacere e dolore, con questa canzone:

“No one can blame you
For walking away
Too much rejection (na na)
No love injection
Life can be easy
It’s not always swell
Don’t tell me truth hurts, little girl
‘Cause it hurts like hell
But down in the underground
You’ll find someone true
Down in the underground
A land serene
A crystal moon, ah, ah

It’s only forever
Not long at all
Lost and lonely
That’s underground
Underground

Daddy, daddy, get me out of here
Ha ha I’m underground
Heard about a place today
Nothing ever hurts again
Daddy, daddy, get me out of here
Ah ha I’m underground
Sister sister, please take me down
Ah ah I’m underground
Daddy, daddy, get me out of here

Mentre la maggior parte degli spettatori interpreta la storia di Labyrinth come un racconto sull’ “importanza della fantasia”, o qualcosa del genere, il simbolismo del film dà un significato più profondo. Mentre la storia potrebbe essere interpretato in molti modi (potrebbe essere scritto un altro articolo nel quale il percorso di Sarah è metafora dell’iniziazione esoterica) i riferimenti al controllo mentale sono sicuramente presenti. Una volta che l’immaginario e i trigger relativi al controllo mentale vengono compresi, il film diventa una vivida descrizione del mondo interno di uno schiavo Monarch durante la programmazione. Totalmente in balia del suo Handler e del mondo contorto creatosi nella sua mente, lo schiavo tenta di tornare alla realtà, dove le cose hanno un senso. Il compito è difficile in quanto l’handler controlla il tempo (pensate al tempo di 13 ore dato da Jareth a Sarah) e lo spazio (i passaggi segreti nel labirinto). Durante la ricerca, lo schiavo incontra amici che sembrano accorrere in suo aiuto, ma che sono, in realtà, mezzi che il gestore utilizza per portare lo schiavo esattamente dove vuole. Infatti, l’avventura di Sarah non è altro che una manipolazione atta all’accettazione della sua programmazione. Attraversando il Labirinto, Sarah ha attraversato tutti i traumi necessari per programmarla. Quello che sembra essere la sconfitta di Jareth è in realtà una vittoria.

CONCLUDENDO

Come il Mago di Oz e Alice nel paese delle meraviglie, Labyrinth è una favola fantasiosa la cui storia può essere utilizzata come uno script nella programmazione per il controllo mentale. A differenza dei vecchi racconti tuttavia, Labyrinth potrebbe essere stato specificamente costruito ai fini del controllo mentale. La storia, il simbolismo e la musica del film formano un coeso sovraccarico sensoriale, in cui gli spettatori sono totalmente immersi nello strano mondo del controllo mentale. C’è però un intoppo: come avviene per le vittime della programmazione, la maggior parte degli spettatori vengono ingannati dal film e dal suo messaggio. Mentre sembra descrivere il trionfo della mente e della fantasia di una ragazza sul male, in realtà si tratta dell’esatto opposto: la vittoria del male sulla mente di una giovane ragazza. Nelle parole di Bowie, Don’t tell me truth hurts, little girl, ‘Cause it hurts like hell.

Fonte



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