Magazine Diario personale

Immondizie

Da Safil
Ieri sera vedevo il programma "Annozero" di Rai3. Finalmente non parlavano di Sara Scazzi. Parlavano di Napoli e delle sue immondizie. Essendo Trentina ma di origine ed educazione Altoatesina, sono rimasta inorridita. Montagne e montagne di rifiuti! Gente che gridava, giustamente incazzata. Ma poi riflettendo su quello che veniva detto in trasmissione mi saliva una rabbia! Il primo pensiero che ho avuto è stato "ma possibile che non siano capaci di gestirsi una cosa importante come l'immondizia? Daltronde lo fanno bene o male tutte le regioni" . Ma poi mi sono ricreduta... partiamo dall'inizio della produzione quotidiana di questa patata bollente. Da noi, in Trentino, facciamo la raccolta differenziata dal 1987. E' stato duro all'inizio ricordarsi di separare la carta (era in fase sperimentale e riguardava solo la carta) dal resto. Veniva spontaneo aprire il bidone e gettarla dentro. Chi mi ha aiutata nell'educazione è stata mia figlia che allora aveva 1 anno. Aveva visto che separavo la carta in uno scatolone fuori in terrazza, e da allora guai a chi buttava anche un fazzoletto di carta nel bidone di casa. Partivano gli strilli ed era capace di andare a riaprire il bidone per recuperare la carta. A un anno! Comunque in concomitanza a questa richiesta di riciclo da parte della città, sono comparsi vicino ai canonici cassonetti della strane campane per la raccolta. Ed ecco lo strumento per poter effettuare il riciclo. A Napoli e dintorni sembra non esista. Con l'andare del tempo e in pochi anni sono comparsi anche i contenitori per il vetro e lattine, carta, plastica, pile esaurite, abiti e scarpe, la raccolta dei medicinali scaduti vicino alle farmacie e in più, se hai elettrodomestici, mobili, sterpaglie o comunque roba voluminosa basta chiamare il servizio ecologico (adesso si chiama così) e previo appuntamento vengono a casa a prenderli, il tutto senza pagare oltre la normale tariffa che si paga ogni anno. Se invece ti organizzi le puoi portare direttamente al centro raccolta che è aperto comodamente anche il sabato mattina. E lì è una festa ogni sabato: gente che porta, ma anche gente che prende. Ti serve uno specchio da rompere per fare un mosaico? Lo trovi lì. Come lì trovi il vecchio comodino, un po' sgangherato, da riattare e da trattare a shabbychic o decoupage. Il tutto gratuito. Abbiamo risolto il problema immondizie? No! Abbiamo una discarica a pochissimi  kilometri da casa, che ormai è satura e presto le famose montagne napoletane si faranno anche da noi. Perchè? Perchè siamo degli asini: da anni la Provincia di Trento vuole fare un inceneritore, commissionando studi costosissimi a scadenza praticamente annuale ma poi non se ne fà nulla, i cosiddetti "VERDI" si oppongono. Ma Santa Polenta di Storo! Sarà meglio un inceneritore che il sotterramento di tonnellate di rifiuti! Le loro ragioni si riducono a un "non siamo sicuri che l'inceneritore sia la scelta migliore" e intanto scaviamo fosse e sotterriamo così com'è. Abbiamo due inceneritori abbastanza vicini: Brescia e Bolzano. Sono tutti e due il fiore all'occhiello dell'Italia, non possiamo fare tesoro di ciò che fanno?
Comunque tornando alla trasmissione, c'è stato un scaricabarile incredibile. Non ho ancora capito se i politici lo sanno fare così bene di natura e per questo il loro destino è la politica o se da qualche parte d'Italia esiste una scuola che li specializza! Non ho mai sentito dire da nessuno di loro, qualsiasi sia stato il tema trattato, "scusate abbiamo sbagliato, vediamo di rimediare" e men che meno svelare i segreti interessi che hanno le varie Società in questo mega-affare. E in tanto i poveri Napoletani vivono dentro ad una discarica non controllata. Sono convinta che siamo anche noi colpevoli, in un certo senso. Siamo attirati dalle confezioni più colorate, più strane, alle volte senza poi porre attenzione veramente al prodotto che stà dentro. Ogni volta che faccio la spesa ed ogni volta che mi arriva la merce in laboratorio, passo tutto il giorno a smistare carta, plastica, vetro. Per poi caricare il mio SUV di tutte gli scarti e portarli all'isola ecologica. TEOREMA: la quantità di immondizia prodotta da una spesa è doppiamente proporzionale alla spesa stessa!
Ho cercato i detersivi a litro, quelli dove vai lì con la tua bottiglia e la riempi... stranamente sono molto più cari dei normali detersivi e lavano uguale. Ho provato a fare la spesa senza voler comprare le buste di nylon, ma al supermercato non ti mettono a disposizione i cartoni per contenerla (che sarebbero meno inquinanti). Non capisco perchè le uova devono essere contenute nella plastica invece che nel cartone riciclato come facevano una volta. Non capisco perchè una normale crema per il viso da supermercato debba avere scatola di cartoncino con finestrella in foglio di plastica, bugiardino tipo medicinale contenente la pubblicità di tutti gli altri prodotti della casa che si trovano a fianco della crema quando la compri e sopprattutto perchè il contenitore di plastica è quasi il doppio rispetto il contenuto. Senza contare i colori di stampa che non sono propriamente ecologici! Certamente tutto insensato e costoso, sia a livello monetario immediato, quando paghiamo il packaging invece che il prodotto, sia a livello monetario di lungo termine, smaltire il tutto ci costa un occhio!
Una proposta ai Napoletani: invece che scaricarvi le vostre immondizie davanti a casa, portatele direttamente davanti ai lindi palazzi del Comune e della Provincia! Vedrete che in un baleno verranno portate via e così avrete Napoli pulita!

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