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Impazienza

Creato il 09 luglio 2011 da Selena
Ti svegli con una di quelle giornatine in cui pensi che sarebbe meglio rimanertene a letto, ma non puoi, hai un bimbo che t'aspetta. Tale bimbo che la notte prima, dopo due abbondanti ore di sonno, s'è svegliato a mezzanotte e fino alle 4 ha deciso di tenerti compagnia, perché magari l'aveva capito che ti sentivi sola.
Ringrazi, ma non era il caso...Fortuna vuole che tale bimbo, anche dopo qualche lamento, se n'é stato buono a dormire fino alle 11:30, anche se ti ha fatto correre due volte per vedere che succedeva, una alle 4:30 di notte, forse un'incubo, porello, vai a capire, che urlava disperato ma poi si é tranquillizzato, e un'altra alle 9 di mattina per il ciuccio. Ma tutto sommato non é stato male, alzarsi tardi, per una volta. Che poi tale pupo dorme benissimo nel suo lettino, posizionato in salotto, non fosse per quell'ex che ancora vive sotto lo stesso tetto, sull'altra stanza da letto, tuo figlio da due mesi dormirebbe benissimo da solo, invece te lo devi portare nel lettone e a volte te lo ritrovi che gira per il letto perché chissá che sogna, e magari ti da anche una bella testata sul naso, cosí, tanto per darti il buon giorno....Cose che capitano.
Comunque ti alzi, e mentre il coinquilino fa la bella vita, che s'alza all'ora che vuole, va a lavorare, torna quando gli fa comodo, va a dormire quando ha veramente sonno, e pensa che solo con salutare suo figlio due minuti al giorno sia abbastanza, ecco, mentre tale coinquilino ancora dorme beato, tu te le prendi comoda, oggi, che hai giá fatto tutto ieri, ed esci con er pupone, prima di pranzo, tornando poi a casa giusto per vedere il coinquilino uscire e fare la sua vita, cosa che succede da ben 3 mesi ormai.
Non fosse che tale coinquilino é l'ex, padre di tuo figlio, colui che ti fa roder il fegato quasi a diario, colui che non ti rende le cose piú facili perché poi dovrebbe farlo, ecco, non fosse chi fosse, magari non sarebbe neanche male. Ma no, lui é lui, e tu hai le palle piene.
L'amica dice che oggi non puó venire al mare con te, e sinceramente non ti dispiace, non per l'amica, sia ben inteso, ma per il mare, che tanta voglia di andarci non l'avevi. T'interessava stare in compagnia, ma il luogo era superfluo. Cosí che dopo la siesta del pupone, ti prepari e te ne vai al centro commerciale, che poi diciamolo, le due opzioni di svago qui son la spiaggia e il centro commerciale, tutto l'anno, non solo d'estate. Se hai soldi vai al centro, sennó vai in spiaggia. Ovvio!
Hai la fortuna di trovare, finalmente, quel paio di scarpe che volevi da tempo, scontate pure, e qualcosa di buono sta giornata la regala, per poi sbatterti in faccia di nuovo che la realtá che vivi ormai ti ha stancato. Giá, perché prima aspettavi di far certi documenti, che ora hai fatto. Poi aspettavi di avere i soldini per il trasloco, che ora hai. Che manca? Un posto dove andare, un posto, meglio detto, dove vivere, e quello ancora non c'è, e tarda troppo, e ti fa venire tutti i dubbi del mondo, tutte le idee strampalate nascono e muoiono, pensi a dove andare, come fare, come sopravvivere con un bimbo, che chissá perché fossi sola non ci sarebbe problemi, te ne saresti andata da 3 mesi, ma con lui non é possibile, e allora tutto si complica.
Torni a casa, cena, giochi, bagnetto, tv, dormicchiata del pupo, risveglio suo, ed ora qui, pensando che la pazienza l'hai persa da un pó, che da alcuni giorni sei nervosa, che sei stanca d'aspettare, che ti dicono tranquilla, quasi ci siamo, ma vuoi solo dire basta, e mandare a quel paese alcune persone, non volgarmente, anche con educazione, ma giusto per toglierti quel nodo in gola che come diceva il personaggio di Ovosodo, non va né sú, né giú, e cosí rimani, tutto il giorno, con sta cosa dentro che non esce e non se ne va, e i giorni sembrano tutti uguali, ed hai quasi paura a pensare che domani sará uguale.
Che poi piú aspetti piú dubbi nascono, e la paura cresce, e ti chiedi se davvero é la cosa giusta, quella che vuoi fare, o se questa attesa sia l'indizio di qualcosa.
E allora pensi all'alternativa, ma non la trovi, perché hai bisogno d'aiuto con il bimbo, perché non hai un lavoro, una professione, perché devi ricominciare da zero, perché...aiii, sospiti, sospiri perché sei stanca, e ti sembra che siano passati anni, non mesi, da quel giorno in cui hai deciso che volevi mandar tutto all'aria, da quando non ce l'hai fatta piú a mentire a te stessa e ti sei detta che era ora di smetterla con questa storia assurda.
Qui, ora, estate, in un posto che conosciu ma che ti fa sentire una sconosciuta, ti trattano da turista per il tuo aspetto, ti parlano a volte come se non capissi, e non hai nessuno con cui parlare di quello che ti succede. Che poi meglio che non ne parli, tanto capiscono solo quel che vogliono loro e chissá che vanno a dire in giro.
Ed ecco quei giorni afosi, non solo fuori, ma dentro di te, che ti annebbiano i sensi e ti fanno sentire stanca, confusa, e per niente felice, perché non é la canzone di Carmen Consoli, no, assolutamente no!
Dopo lo sfogo seguono momenti in compagnia del pupone che ha deciso di farti compagnia anche stanotte fino chissá che ora, perché lo sá, forse, che ti senti sola!

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