Non ho mai capito perché alcune persone siano dipendenti dalle droghe, altre dall'alcol, altre ancora dall'oroscopo.
Potrei ricorrere agli squilibri ormonali ma è troppo di moda.
Me la caverò quindi dicendo che era destino. Cioè era scritto nelle stelle! Ed ecco un’altra conferma alla mia credulità.
Lo so, tra le mie dipendenze la più perniciosa è sicuramente quella astrologica, ma cosa posso farci se ci credo? Non credo che osereste sbeffeggiare apertamente uno che va in pellegrinaggio da Padre Pio, ma allora io che cos’ho meno di lui? (Del pellegrino, non di Padre Pio. Oddio, non so se ho qualcosa in più o in meno rispetto al defunto monaco, ma di certo se la mia è superstizione, quella che cos’è?)
Ecco, la mia superstizione va a giorni, non nel senso che io ci creda a giorni alterni – sono meteoropatica, ma non fino a questo punto – bensì nel senso che se so che tutti i pianeti sono negativi o neutri, o addirittura opposti a quelli di nascita, come adesso, io vado in crisi.
Mi ricordo che fastidio quando lessi nella biografia di John Lennon, quella all’acido muriatico by Albert Goldman, che il disgraziato cantante (nato un giorno e parecchi anni prima di me) trascorse gli ultimi anni barricato in casa a New York o quasi, in quanto preda di depressione ed eroina, ma soprattutto schiavo degli ordini della seconda moglie Yoko, che credeva contemporaneamente nella magia, nell’astrologia, nel voodoo etc., e andava spesso a trovare i suoi stregoni all’estero, pagandoli cifre folli.
Bene, Yoko si era sentita dire che John doveva starsene in casa e non incidere dischi perché aveva le stelle contrarie, e quindi cosa succedeva? Che John se ne stava in casa buono buono, allevava il secondogenito Sean, componeva svogliatamente qualche canzone e si faceva di eroina – la sua fase di ribellione tardo-adolescenziale, il lost weekend con tanto di fuga a Los Angeles e di corna benedette dalla mamma-strega-moglie, l’aveva già avuta, fino al naturale esaurimento.
Non appena ne ebbe il permesso dagli astrologi di Yoko, ricominciò a desiderare un disco nuovo, a ritrovare la vena creativa, e finito che ebbe di incidere Double fantasy, uscì di casa una sera del 1980 e incontrò quella stupefacente dimostrazione dell’idiozia umana noto alla storia come Mark Chapman.
Il che, si noti, non è una riedizione delle Idi di marzo. Secondo le stelle, John poteva uscire tranquillo; infatti finì ammazzato da uno psicopatico.
Di conseguenza, può darsi che io stia mitizzando all’eccesso la presenza di Venere in Ariete (in opposizione prima al mio Plutone, poi ai miei Sole, Urano e Mercurio, infine alla mia stessa Venere radicale; nonché quadrata alla mia Luna in Cancro) e di Urano in Ariete (che per adesso mi va a cozzare solo contro Plutone di nascita, ma prima o poi si farà tutta la via crucis pure lui).
Può darsi che si sbaglino i siti internet che mi hanno predetto un febbraio triste e un marzo noioso, promettendo al contrario un periodo fantastico da aprile a settembre datosi che allora Venere formerà un lungo trigono dai Gemelli, e soprattutto che da giugno in poi mi troverò Giove in Gemelli anch'esso.
E se da aprile a settembre non mi succedesse proprio niente, né di bello, né di romantico, né di eclatante?
Come ci rimarrò?
E se invece avessero ragione questi siti, allora non farei meglio a chiudermi in casa a guardare la tivù fino ai primi di aprile?
Non è detto. Secondo alcuni astrologi può darsi anzi, essendo il mio ascendente negli ultimi gradi dell’Ariete, che i due pianeti abbiano un effetto positivo, ad esempio il mio attuale umore superficiale e festaiolo che fa di tutto per dimenticare e confinare in un angolino il lato tragico della vita, ma non ne ho la certezza.
Così finisco per vivere nel dubbio, nell’incertezza e nella continua analisi dei transiti; non ho niente di più, in questo momento, di un aruspice etrusco che fruga nel fegato di un piccione alla ricerca di segni rivelatori del futuro.
E poi il fatto tragico è che nel mio oroscopo ci sono già parecchie quadrature e opposizioni: e quando un pianeta in transito va a formare una congiunzione a qualcosa, andrà sicuramente al quadrato o all’opposizione di qualcos’altro.
Infatti, ad esempio, Saturno di transito (che ha effetti indurenti anche quando forma una congiunzione) non solo mi batterà per tutto l'anno 2012 su Venere, ma nel suo percorso ha picchiato duro contro l'Ascendente, in quadratura alla Luna e in congiunzione a tutti i miei pianeti in Bilancia.
Perché, perché sono così sfigata?