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IN INGHILTERRA “BROOMS ARMY”- “L’ESERCITO DELLE SCOPE” – CERCANO DI RIPULIRE LE LORO CITTà DEVASTATE DALLE VIOLENZE

Creato il 12 agosto 2011 da Madyur
Si chiamano “Brooms army” l’esercito delle scope. Con un obiettivo dichiarato “ Dimostrare a noi stessi e al mondo che esiste una Londra civile” si legge nei vari messaggi su Twitter e siti locali. Hanno preso possesso dei quartieri più devastati della capitale con le loro brigate di militanti emerse dai fumi degli incendi appena spenti , forti e fieri , armati di scope e , i più organizzati, di guanti di gomma.
BROOMS ARMY
“Sono rimasta affascinata da questo guizzo morale di civiltà. Possibile che Londra , la mia città di adozione da quasi sei anni , fosse diventata una giungla di bande criminali pronte a derubare e vandalizzare? Poi ho visto l’esercito delle scope , la maggioranza silenziosa dei cittadini che non si lasciano mettere i piedi in testa. E non ho potuto fare altro che unirmi a loro “spiega Megan Hills , maestra elementare 35 enne originaria dell’Australia. China di fronte a una libreria dalla vetrate infrante si dava da fare con una scopa e un grosso sacco di plastica dove raccogliere rottami , e resti di una città devastata.
Sebbene la città danneggiata , alcuni quartieri sembrano ripuliti. Nella zona di Claphan Junction  era arrivato il sindaco Boris Johnson , che in un gesto populista , dopo essere stato criticato dai negozianti per la passività della polizia verso i criminali, si è impossessato con gesto repentino di una scopa dal lungo manico brandendolo come un trofeo e scatenando l’applauso.
“Grazie a tutti per essere scesi nelle strade con una scopa. Voi siete lo spirito più autentico della nostra comunità” ha gridato Johnson tra il  consenso generale. Panifici e pasticcerie distribuiscono dolci ai volontari , privati passano a dare bevande. Lo stesso avviene in vari quartieri londinesi.
Il volontari si sono mobilitati mediante messaggi “Twitter non c’entra nulla con i banditi. Dipenda da come viene usato” aggiunge l’australiana. I media afferma che tutto questo avviene anche in altra città. “Le nostre difese sono le nostre scope” scrivono. Non vogliono l’ingresso della politica in questi gesti di civiltà. Un barista di Liverpool ha inaugurato una pagina su Facebook titolata “La pulizia di Liverpool”. Tra i suoi associati un supermercato locale disposto a donare scope , una cooperativa che offre sacchi di plastica per la raccolta rifiuti e un bar che ha distribuito 100 tra caffè e tè.
A fianco ai volontari ci sono però anche i banditi. I testimoni raccontavano d’intere famiglie arrivate a derubare. Si sono visti genitori mandare figli piccoli nei negozi in fiamme dicendo loro cosa prendere , per lo più scarpe, vestiti e articoli da cucina. I genitori aspettavano in macchina i figli . Caricavano i bagagliai e fuggivano indisturbati.
Il problema è che l’innocente ed encomiabile spirito civico che caratterizza i soldati dell’esercito delle scope si accompagna alle organizzazioni di autodifesa violenta. E’ già avvenuto nei quartieri di maggioranza sikh , turca e d’immigrati del Bangladesh , dove nelle notti scorse gruppi di autodifesa hanno aggredito potenziali saccheggiatori. Ora entrano in campo anche gli estremisti della English defence league , organizzazione xenofoba di estrema destra che da anni lotta contro l’immigrazione. Vigilantes stavano linciando tre giovani di colore su un bus di Eltham. Per questo è intervenuto il sindaco Johnson cercando di calmare i negozianti e ottenere in giustizia in modo ragionevole, senza vigilantes.

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