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In Italia si muore… troppo

Creato il 03 gennaio 2012 da Trame In Divenire @trameindivenire
In Italia si muore… troppo

Danza macabra - iconografia medievale

 

Si sta come/ d’autunno/sugli alberi/le foglie.

Soldati – Bosco di Courton – 1918 – Giuseppe Ungaretti

 

In Italia si muore troppo. Si muore troppo e di morte violenta.

In Sicilia due imprenditori la fanno finita, oppressi dai debiti e impossibilitati di pagare gli stipendi. La disperazione gli ha tolto il coraggio di licenziare e affrontare la realtà: tragica, troppo.

Ancora un detenuto muore in carcere, questa volta a Trani. Dicono che simulava la malattia e lo tenevano in isolamento legato ad una sedia. Roba da manicomio! E pensare che i manicomi sono stati chiusi da anni.

Si muore ancora per i botti di capodanno, nonostante le innumerevoli ordinanze comunali.

Si muore troppo, per il lavoro che non c’è e per il lavoro che troppo spesso non ha misure di sicurezza.

Si muore, troppo, tra le mura domestiche, sempre per violenza, per mano di quei mariti che addirittura dicono di amare le mogli più della loro vita!

Si muore da anziani, prima di morire di morte naturale, magari perché Imps o Equitalia inviano cartelle pazze, da fare paura. Così qualcuno preferisce lanciarsi dal balcone di casa sapendo che per sé non c’è più speranza. E anche questa è una morte violenta.

In Italia si muore troppo, di morte violenta perché da anni non c’è più uno Stato garante dei più deboli, come poveri, affamati, diseredati, abbandonati, esclusi, reclusi e ignorati.

In Italia, di morte violenta, a causa di uno stato che non c’è, muoiono anche gli animali, i migliori amici dell’uomo, e non solo a capodanno.

In Italia si  nuore troppo, di morte violenta e, per essere solo gli inizi del nuovo anno non è proprio incoraggiante.  Il nuovo anno si apre peggio di come si è chiuso il vecchio anno. E sembra di assistere a una danza macabra.

Eppure, con quello che anche questo governo impiega per la spesa  per militare, tra missioni all’estero e caccia bombardieri si potrebbe meglio difendere la vita e la qualità della stessa.  15 milioni di euro per 131  caccia bombardieri F 35 Lockheed Martin nuovi di zecca – buoni solo a seminare morte e distruzione,  in italia per la disperazione dei nuovi poveri e all’estero per importare la democrazia – all’Italia, 15 milioni di euro servono come il pane.

Servono alla scuola, a cominciare da quella per l’infanzia fino all’università e alla ricerca scientifica. Servono alla giustizia, la più lenta d’europa. Servono a mettere in sicurezza il territorio, violentato dalla speculazione edilizia. Servono alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto e dalle alluvioni. Servono a tutela del lavoro e del salario. Servono soprattutto a soccorso di quelle famiglie, circa il 16% (dati Istat), che non riescono nemmeno a fare la spesa e a pagarsi i medicinali.

In Italia si muore troppo, eppure l’Italia spende tanto, troppo per una ipocrita guerra umanitaria, per seminare morte e distruzione, poco per la vita. E intanto noi, “si sta come d’autunno,  sugli alberi, le foglie”. E sembra di assistere a una danza macabra.

giuseppe vinci

 


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