Siccome siamo matti, ma fino ad un certo punto, abbiamo deciso di saltare l'offerta aziendale di rimanere per un mese in residence e cercar casa sul luogo insieme alla relocator cortesemente assegnataci, ma di darle qualche indicazione in modo da arrivare dall'aeroporto direttamente a quella che sarebbe diventata casa nostra, almeno per il primo anno di assignment: il mese prima di partire ci ha mandato quattro proposte e abbiamo scelto quella vicina ad un luogo dal nome promettente, che si sarebbe rivelato la mia salvezza trisettimanale: il Children Museum.In teoria avevamo diritto all'appartamento ammobilitato, ma i nostri gusti sono evidentemente molto molto ma molto distanti dallo stile houstoniano corporate tipico, che si puo' riassumere in tre principi base:1) Tinte unite, queste sconosciute. Ovvero perche' un solo colore se per lo stesso prezzo ne puoi avere 5 insieme, di cui uno deve essere sempre il marrone. 2) Il legno pesante intagliato e scuro e' sinonimo di solidita', patria e prestigio. Non fatemi dire di cosa e' sinonimo il ferro lineare bianco.3) La (eco)pelle nera va con tutto: il corpocowboy non potendo sedersi su una sella di (eco)pelle quando lavora, giustamente si riposa su divani, poltrone, sgabelli e sedie di (eco)pelle quando riposa.Dopo aver visto le gallery del mobilio proposto ed immaginato le bimbe spalmare di yogurt il divano di (eco)pelle nera, noi andare a dormire nel catafalco di legno ogni sera e soprattutto far la doccia dietro tende marroneorebordo', abbiamo educatamente chiesto se si potevano avere mobili ikea chiari, semplici, adatti alle bambine.La risposta e' stata sorry, i mobili ikea sono cheap e noi lavoriamo solo con magazzini di fornitura di veri mobili pesanti finto rococo'.Percio' abbiamo chiesto che ci dessero l'appartamento vuoto, con dentro tre materassi, lenzuola e asciugamani, una tv sola anziche' due e l' attrezzatura della cucina.They don't know how good they have it, me l'immagino.Fu cosi' che arrivammo quindi dall'aeroporto alla nostra casa molto carina, senza quasi nulla dentro, e iniziammo ad industriarci nei weekends per creare il nostro nido: un rapido giro dei negozi di mobilio di prima e seconda mano ci ha dimostrato che l'ecopelle ci attendeva sempre al varco, percio' dritti all'ikea, ore e ore di pagine on line per recuperare delle sedie un po' meno pesanti di un trono intagliato e soprattutto la decisione di tenerci spartanamente semplici, perche' tanto di queste cose ci seguira' solo quello che abbiamo fatto venire con il container, finalmente giunto dopo estenuanti giorni di mammadovebarbapapa' : tutti i nostri quadri e una selezione di libri, musica e giocattoli.Ci sono voluti quattro finesettimana per mettere insieme il necessario a vivere normalmente, ma nel frattempo abbiamo sperimentato ogni forma di utilizzo dei cartoni di amazon e dei sacchetti di carta del trader's joe. Per Natale l'impresa imprevista e' stata decorare l'albero. Presi com'eravamo dal problema di trovare un tavolo che non sembrasse un plastico in legno di un Mausoleo, ci siamo ritrovati al diciannove dicembre a girare alla ricerca di palline di Natale, per scoprire che sorry, maam, sono rimaste solo palline da 15 dollari l'una, perche' le altre sono andate via tutte subito dopo Halloween. E cosi' siamo andati all'home depot, abbiamo preso le assi per fare un tavolo di sabato sera e il giorno dopo lo abbiamo battezzato non con la nostra prima cena seduti in venti giorni (le sedie sono arrivate dopo Natale, abbiamo usato per la Cena di Vigilia i tavolini lack presi per le stanze delle bimbe), bensi' come tavolo di lavoro: io a tagliare cartoncini e a far colorare alle bimbe Barbapapa', Peppa e George, la Pimpa e Rudolf la Renna, il Senator a produrre catene di striscette di carta da regalo da girare intorno all'albero, come faceva quando da piccolo c'era il comunismo e decorazioni non se ne trovavano troppe.Babbo Natale e' riuscito ad organizzarsi per portare un solo regalo a testa alle bambine, che non sono sembrate assolutamente turbate dalla cosa,
Magazine Diario personale
In via dei matti, numero zero. Ovvero, Natale a Houston.
Creato il 24 gennaio 2015 da Valeskywalker @valeskywalkerSiccome siamo matti, ma fino ad un certo punto, abbiamo deciso di saltare l'offerta aziendale di rimanere per un mese in residence e cercar casa sul luogo insieme alla relocator cortesemente assegnataci, ma di darle qualche indicazione in modo da arrivare dall'aeroporto direttamente a quella che sarebbe diventata casa nostra, almeno per il primo anno di assignment: il mese prima di partire ci ha mandato quattro proposte e abbiamo scelto quella vicina ad un luogo dal nome promettente, che si sarebbe rivelato la mia salvezza trisettimanale: il Children Museum.In teoria avevamo diritto all'appartamento ammobilitato, ma i nostri gusti sono evidentemente molto molto ma molto distanti dallo stile houstoniano corporate tipico, che si puo' riassumere in tre principi base:1) Tinte unite, queste sconosciute. Ovvero perche' un solo colore se per lo stesso prezzo ne puoi avere 5 insieme, di cui uno deve essere sempre il marrone. 2) Il legno pesante intagliato e scuro e' sinonimo di solidita', patria e prestigio. Non fatemi dire di cosa e' sinonimo il ferro lineare bianco.3) La (eco)pelle nera va con tutto: il corpocowboy non potendo sedersi su una sella di (eco)pelle quando lavora, giustamente si riposa su divani, poltrone, sgabelli e sedie di (eco)pelle quando riposa.Dopo aver visto le gallery del mobilio proposto ed immaginato le bimbe spalmare di yogurt il divano di (eco)pelle nera, noi andare a dormire nel catafalco di legno ogni sera e soprattutto far la doccia dietro tende marroneorebordo', abbiamo educatamente chiesto se si potevano avere mobili ikea chiari, semplici, adatti alle bambine.La risposta e' stata sorry, i mobili ikea sono cheap e noi lavoriamo solo con magazzini di fornitura di veri mobili pesanti finto rococo'.Percio' abbiamo chiesto che ci dessero l'appartamento vuoto, con dentro tre materassi, lenzuola e asciugamani, una tv sola anziche' due e l' attrezzatura della cucina.They don't know how good they have it, me l'immagino.Fu cosi' che arrivammo quindi dall'aeroporto alla nostra casa molto carina, senza quasi nulla dentro, e iniziammo ad industriarci nei weekends per creare il nostro nido: un rapido giro dei negozi di mobilio di prima e seconda mano ci ha dimostrato che l'ecopelle ci attendeva sempre al varco, percio' dritti all'ikea, ore e ore di pagine on line per recuperare delle sedie un po' meno pesanti di un trono intagliato e soprattutto la decisione di tenerci spartanamente semplici, perche' tanto di queste cose ci seguira' solo quello che abbiamo fatto venire con il container, finalmente giunto dopo estenuanti giorni di mammadovebarbapapa' : tutti i nostri quadri e una selezione di libri, musica e giocattoli.Ci sono voluti quattro finesettimana per mettere insieme il necessario a vivere normalmente, ma nel frattempo abbiamo sperimentato ogni forma di utilizzo dei cartoni di amazon e dei sacchetti di carta del trader's joe. Per Natale l'impresa imprevista e' stata decorare l'albero. Presi com'eravamo dal problema di trovare un tavolo che non sembrasse un plastico in legno di un Mausoleo, ci siamo ritrovati al diciannove dicembre a girare alla ricerca di palline di Natale, per scoprire che sorry, maam, sono rimaste solo palline da 15 dollari l'una, perche' le altre sono andate via tutte subito dopo Halloween. E cosi' siamo andati all'home depot, abbiamo preso le assi per fare un tavolo di sabato sera e il giorno dopo lo abbiamo battezzato non con la nostra prima cena seduti in venti giorni (le sedie sono arrivate dopo Natale, abbiamo usato per la Cena di Vigilia i tavolini lack presi per le stanze delle bimbe), bensi' come tavolo di lavoro: io a tagliare cartoncini e a far colorare alle bimbe Barbapapa', Peppa e George, la Pimpa e Rudolf la Renna, il Senator a produrre catene di striscette di carta da regalo da girare intorno all'albero, come faceva quando da piccolo c'era il comunismo e decorazioni non se ne trovavano troppe.Babbo Natale e' riuscito ad organizzarsi per portare un solo regalo a testa alle bambine, che non sono sembrate assolutamente turbate dalla cosa,
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