L’industriale costruttore di yacht è Piergiorgio Scarani, titolare della Rio Yachts, industria che da anni fa onore al made in Italy. Non scrivo con l’intento di denigrare ma di analizzare, per quanto sarà possibile questo strano caso, originato da un evidente disorganizzazione delle autorizzazioni di impianti a biogas in provincia di Cremona, il territorio più biogassista d’Italia. L’industriale infatti è anche agricoltore e possiede un’azienda agricola a Pieve D’Olmi, Horti Padani, che ha ottenuto dall’amministrazione provinciale licenza di attivare tre impianti a biogas, ciascuno di 999 KW. Non un’autorizzazione da tre MW, bensì tre da 999 kg. Se la potenza arriva al MW, non a caso, occorre la Valutazione d’Impatto ambientale, che invece viene evitata appena possibile. Non si vuole in Lombardia assolutamente discutere di impatto ambientale di lunga durataò
Quindi Horti Padani può vendere l’eccesso di produzione di energia elettrica al GSE a ottimo prezzo e incassare parecchi euro, con i quali l’imprenditore agricolo Scarani intendeva, almeno così dichiarava circa due anni fa, realizzare un impianto di teleriscaldamento cedendo il calore al Comune. Non sappiamo se gratis, ipotizziamo di sì.
Il padre di Piergiorgio, Luigi, ebbe in viaggio di nozze la straordinaria idea di lanciare sul commercio un nuovo tipo di yacht: barche non enormi, di dimensioni più piccole del solito, a misura di media borghesia, che premiassero chi cercava una barca elegante e raffinata. L’idea funzionò: i nuovi modelli piacquero molto. Luigi Scarani, noto sul piano internazionale, è deceduto pochi anni fa.
Qui però siamo di bosco, non di riviera. Piergiorgio Scarani subentra al genitore e si ritrova “imprenditore agricolo”. Se consultiamo il codice civile, articolo 2135, troviamo la definizione di questa peculiare figura professionale, autorizzata a intraprendere “attività connesse” non ben chiarite. Pare che la giurisprudenza civile non ci si ritrovi più nemmeno lei in un mondo così cambiato. Una volta nessuno avrebbe immaginato che sarebbe esistita la cosiddetta “agroenergia”, di cui non esiste definizione convincente per tutti.
In provincia di Cremona lo Scarani è l’imprenditore agricolo di cui ha parlato “La vita cattolica” tempo fa, senza dirci niente della sua attività di costruttore di yacht, registrata alle Camere di commercio di Brescia e di Bergamo. Bisogna fare due visure camerali per accertarsi che sia la stessa persona, con la stessa data di nascita e lo stesso codice fiscale, poiché come campione del settore yacht non parla mai di agricoltura e viceversa, almeno sui siti internet che raccontano le sue imprese.
Horti Padani poi svolge numerose attività, anche didattiche, coltiva api, eccetera.
L’agricoltore però non coincide col biogassista: sono attività chiaramente distinte. Il biogassista è incentivato dallo Stato, l’agricoltore gode di agevolazioni fiscali e di vario genere, il costruttore di yacht no.
Che la green economy drogata dagli incentivi pubblici sia un errore grossolano lo dimostra non un caso ma una miriade di piccole centrali idroelettriche e biogas palesemente speculativi. Di cui beneficia anche un industriale della nautica. Guarda un po’.