Tutte queste statistiche riflettono i grandi progressi che sono stati fatti in tema di sicurezza aerea: tali risultati, infatti, portano non a distinguere i voli "sicuri" dai voli "pericolosi", ma i voli "sicuri" rispetto ai voli "molto sicuri". Non è raro, infatti, di passare un mese intero senza la notizia di incidenti aerei.Anche se lo studio ha preso in considerazione i dati fino al 2007, i risultati si possono applicare benissimo anche agli anni successivi; nel 2010, fino a questo momento, si sono registrati 8 incidenti mortali su voli di linea, tutti avvenuti in paesi in via di sviluppo.
A questo punto ci si potrebbe chiedere come mai, nei paesi sviluppati del Terzo Mondo, risulti un tasso di incidenti più alto rispetto a quelli dei paesi del "Primo Mondo", data la tendenza ad avere quasi gli stessi standard in termini di aspettativa di vita e di reddito pro-capite. Secondo Barnett, questi paesi, dal punto di vista del rispetto verso l'autorità e dell'individualismo, sono molto più vicini a quelli del Terzo Mondo rispetto a quelli del Primo Mondo. Vale a dire, cioè, che il loro passaggio economico verso le nazioni più sviluppate non è stato accompagnato anche da un necessario cambiamento culturale.
fonte: Institute of Operational Research and the Management Sciences