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incipit

Da Guchippai
incipit
Chris lo capiva sempre dalla sua voce. Dal modo in cui lui rientrando le diceva: "E allora, piccoletta?". Era come se la calpestasse un elefante. Le si piegavano le ginocchia e le usciva l'aria dai polmoni. Ci risiamo. Di nuovo. Ma ogni volta era come se fosse la prima. Come se la sua vita avesse il singhiozzo: ma era meglio non pensare al singhiozzo, se no peggiorava. La maestra aveva detto che qualcuno era morto di singhiozzo. La sua maestra somigliava alla Barbie. Solo che aveva i capelli più corti. Un pomeriggio poco prima delle vacanze era venuta a parlarle, perchè era preoccupata per Chris. Così aveva detto, almeno. Ma poi era partita tranquillamente per le Canarie.Renate Dorrestein, Vizi nascostiho detto ancora di questa scrittrice e della mia intenzione di approfondire la sua conoscenza; questo secondo suo libro che ho letto non ha fatto che confermare l'impressione positiva. la Dorrestein non è una che vada per il sottile o che usi troppo glucosio; i suoi protagonisti sono esseri umani imperfetti, che suscitano sì la nostra simpatia, ma che non sono certo eroi. proprio come noi esseri umani veri, hanno lati negativi e lati positivi, e vivono cercando di fare del loro meglio, spesso sbagliando nel tentativo. qui abbiamo una bambina che ha dei problemi di vario tipo in famiglia e che a un certo punto scappa col fratellino mentre si trova in vacanza in Scozia. ad accoglierla è una sua anziana compatriota che ha a sua volta le sue gatte da pelare. la loro convivenza potrebbe diventare un idillio, se si potesse sempre restare sospesi fuori dallo spazio e dal tempo, ma la realtà incombe, con le sue imprevedibili conseguenze. un racconto che non conforta, che fa piuttosto sospirare, ed è proprio perchè la vita è così: un continuo alternarsi di arcobaleni e badilate di merda.

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